Oliver Solberg quest’anno è entrato nella squadra di Hyundai Motorsport, firmando un contratto per correre con la i20 R5 nella formazione schierata nel WRC2, assieme al confermato Ole Christian Veiby e alla promozione di Jari Huttunen, campione WRC3 2020 sempre con la vettura coreana. Tuttavia, in occasione del secondo round del campionato di scena lo scorso fine settimana all‘Arctic Rally Finland, al giovane pilota nato negli anni Duemila è stata concessa l’opportuntità di gareggiare per la prima volta in carriera con la i20 WRC Plus preparata dal team 2C-Competition.
Solberg impressiona nel debutto con la Hyundai i20 WRC
Una chance concessagli dal team principal Andrea Adamo, per scuotere una squadra reduce da un Monte Carlo non esaltante e per far sì che il ragazzo si divertisse ed acquisisse esperienza. Solberg, dal canto suo, ha ripagato la fiducia in lui riposta, chiudendo con un buon settimo posto finale ad un minuto e quaranta secondi dal vincitore Ott Tanak e registrando in diverse occasioni tempi di assoluto livello, senza sfigurare davanti a colleghi più di esperienza. Il campione ERC1 Junior 2020, insomma, dove lo metti convince, potendo contare su una discreta esperienza nel motorsport nonostante la sua giovane età, tra rallycross e rally, e rendendo attuale il detto “buon sangue non mente”. Il figlio del campione WRC 2003 Petter non è comunque un essere sovrannaturale né un fuoriclasse, ovvio, inutile mettere pressioni dannose, ma per la sua età sta dimostrando grandi cose, un bel talento mischiato a un carattere solare, utile a non fargli sentire il peso delle aspettative su di lui. Lo stesso copilota in occasione dell’Arctic, l’esperto Seb Marshall, si è detto stupito dalla velocità di apprendimento di Solberg e dal suo spirito di adattamento alla i20 WRC.
“Sarebbe stupido lasciarci sfuggire Solberg”
Insomma, Hyundai ha tra le mani un potenziale investimento per il futuro, un capitale da non dissipare: motivo per cui Adamo non intende lasciarsi sfuggire il ragazzo. «Ero felice ma non sorpreso», ha commentato il team principal su DirtFish riguardo le prestazioni di Solberg in Lapponia, già nei primi giri delle prove speciali. «Credetemi, quando l’ho visto nel test, il suo approccio nelle sessioni e al Rallye di Monte Carlo, ho davvero pensato che fosse pronto per questo salto [con una WRC, ndr] senza pressioni. Ci sono state molte cose che ho intravisto in lui l’anno scorso, ma è stato in occasione della Power Stage del Monte Carlo che abbiamo deciso di metterlo a bordo di una World Rally Car. Abbiamo visto tutti quello che ha fatto e sarebbe stupido, da parte nostra, lasciarlo andare da qualche altra parte».
Solberg tornerà quest’anno sulla i20 WRC
Insomma, c’è già aria di rinnovo per la prossima stagione? È esagerato e prematuro parlarne ora, vedremo: intanto Adamo ha aperto ad altre uscite di Solberg sulla i20 WRC quest’anno, pur non sbilanciandosi in quali appuntamenti, come è suo stile. E risponde con un «Chissà» alla domanda di David Evans su una eventuale promozione nel team ufficiale, sulla WRC (pardon, Rally1, ammesso che Hyundai decida di proseguire nel campionato che dal 2022 introdurrà l’ibrido), per un programma completo. Nulla può essere escluso, giacché il team principal piemontese ci ha ormai abituato ai colpi di scena, ha dimostrato il suo apprezzamento per le giovani leve nel Mondiale Rally e, infine, non si può dimenticare che i piloti presenti in squadra sono in scadenza di contratto e si potrebbero liberare dei sedili…
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport