Sébastien Loeb al Safari Rally tornerà per la terza volta quest’anno a fare il jolly nella formazione di M-Sport nel WRC, ma il team britannico ovviamente non prescinde dai suoi tre capitani fissi.
L’esordio di Breen al Safari Rally
Se la squadra resta per ora terza forza del campionato del mondo con una distanza di 80 punti dalla vetta occupata da Toyota Gazoo Racing, nella classifica Piloti il miglior piazzato è Craig Breen, quarto con una differenza di oltre la metà dei punti dal primo posto. Ma l’irlandese è tornato ad occupare il podio in occasione del precedente Rally Italia Sardegna, conquistando il secondo posto e dimostrando sprazzi di qualità in termini prestazionali della Ford Puma Rally1 su terra (si risolvesse qualche inghippo di affidabilità, si raggiungerebbe quasi la perfezione). E al Safari le condizioni sono più o meno simili a quelle sarde, il che conforta il pilota che fa il suo esordio assoluto al Safari Rally.
In merito alla gara in Kenya, Breen ha commentato: «Non vedo l’ora di affrontare questo evento e toccare con mano quella che sembra prospettare essere una bella avventura. Scoprirò un nuovo continente, non sono mai stato in Africa prima […]. Il Safari Rally è un evento storico incredibilmente prestigioso che ho visto molte volte in tv da bambino, quindi non vedo l’ora di vedere cosa riserverà. Sarà una grande sfida per tutti gli equipaggi, ma ci siamo ben preparati, la Sardegna è andata bene e noi vogliamo provare a proseguire con quel ritmo. Cercheremo quindi di portare a casa un altro bel risultato questo fine settimana».
Fourmaux risolleverà la propria stagione al Safari?
Gus Greensmith ed Adrien Fourmaux hanno invece affrontato il Safari nella passata stagione, che segnò il ritorno di questo iconico appuntamento nel WRC a diciannove anni dall’ultima apparizione mondiale. Fu un evento molto produttivo per M-Sport, visto che il britannico ha ottenuto il suo miglior risultato (ad oggi) nel WRC con un quarto posto finale, seguito dal compagno di squadra francese, quinto. Fourmaux inoltre ha ottenuto la sua prima vittoria in una prova speciale del campionato del mondo.
Un anno dopo, quest’ultimo sta affrontando una stagione al limite del disastro, con quattro ritiri su cinque appuntamenti mondiali disputati. Un ruolino di marcia che pare stia mettendo in pericolo la permanenza fissa di Fourmaux in M-Sport, visto che quest’ultimo sta anche indirettamente subendo il fiato sul collo del connazionale Pierre-Louis Loubet, che gode di un programma a tempo parziale con la Puma Rally1, andando però molto bene, ottenendo buoni risultati e soprattutto una certa costanza di rendimento.
Intanto, il giovane francese pensa alla gara che dovrà fare questa settimana, puntando ad arrivare sino in fondo e conquistare almeno un’altra top ten dopo quella ottenuta a maggio al Rally di Portogallo, unico exploit nel WRC 2022. «L’anno scorso è stato un grande risultato per la squadra, soprattutto per me – sono le parole di Fourmaux – , sono stato davvero contento di quello che abbiamo fatto. Il Kenya è un rally davvero diverso dagli altri, non è solo questione di ritmo ed è più facile danneggiare la vettura. Ma è davvero bella come esperienza, è una cultura completamente diversa e sarò molto felice di vedere i tifosi locali. L’anno scorso c’erano molti spettatori, ricordo che a Nairobi c’erano un milione di persone che guardavano le auto che attraversano la capitale. Ci sono molte cose da dire su questo rally: è spiazzante trovare la la fauna selvatica nelle prove quando guidi, cosa che rende l’esperienza molto speciale. Devi buttare un occhio sul lato della strada per assicurarti che non ci sia nulla in arrivo!».
Greensmith: “Il Safari Rally è probabilmente la migliore esperienza del WRC, ma non bisogna andare a tutta”
Greensmith ha aggiunto, inserendo qualche altra chiave di lettura sul Safari Rally: «Non vedo l’ora, è una delle migliori esperienze, probabilmente la migliore dell’anno. È un posto assolutamente bellissimo, ma le prove possono essere incredibilmente spietate per le auto. È la sfida più grande dell’anno e probabilmente l’unico rally in cui non possiamo guidare a tutto gas in ogni prova. Dobbiamo gestire l’usura delle vetture e avere una sorta di empatia meccanica. Sarà una sfida enorme: siamo stati molto forti qui l’anno scorso, quindi speriamo di ottenere un buon risultato insieme come squadra anche questa volta».
M-Sport, oltre agli equipaggi ufficiali, per la prima volta nell’era ibrida del WRC avrà in gara una Puma Rally1 concessa ad un privato, ovvero Jourdan Serderidis, il primo pilota non ufficiale a competere su queste vetture. Anche il team principal Richard Millener vivrà una prima volta, ovvero il suo debutto al Safari (lo scorso anno non era presente per decisioni logistiche): «Sono molto entusiasta e sto scoprendo un Paese di cui ho sentito tanto parlare da quando ho visto il Safari Rally da bambino in TV. Ci siamo goduti una buona performance l’anno scorso come squadra e ho imparato che questo appuntamento può essere un po’ una lotteria, ma abbiamo comunque dalla nostra una buona esperienza. […] Non vedo l’ora di condividere questo meraviglioso sport con i tanti appassionati tifosi e spero che venga messo in evidenza quanto il WRC significhi per il Kenya».