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WRC | “Le Rally1 saranno riviste dopo tre anni, ma non sappiamo quale sarà la prossima evoluzione tecnologica”

Il ciclo di omologazione per le vetture World Rally Car si aprirà nel 2022, stagione in cui inizierà l’era dei nuovi regolamenti tecnici che ridefiniranno le vetture che si chiameranno Rally1 ed introdurrà l’ibrido, per durare tre anni. Dopodiché, mistero. Nel senso che ancora non si sa quale sia il futuro tecnologico delle auto rally che parteciperanno al Mondiale, e come verranno alimentate.

“Ci aspettiamo una evoluzione delle Rally1, ma è importante la stabilità”

Yves Matton, responsabile FIA per il settore Rally, ha ammesso su AutoSport che sono possibili ulteriori evoluzioni dal 2024, ma senza indicare quali di preciso. «Le Rally1 sono progettate per essere riviste dopo tre anni, come tutti i regolamenti del WRC. Ci aspettiamo che si evolveranno, ma la stabilità è di vitale importanza. Al momento, sembra che non ci sia una posizione chiara per il futuro: veicoli elettici a batteria in tutto e per tutto, celle combustibili a idrogeno [energia che si sta facendo largo nel motorsport, anche nei rally raid come la Dakar, ndr] ed e-fuel [combustibili sintetici come il metanolo] sembrano tutti avere un posto nell’era successiva. Quello che sappiamo è che il motorsport continuerà a fare ciò che sa fare meglio: adattarsi e abbracciare le tendenze del mercato, le esigenze dei consumatori e il cambiamento della società».

La filosofia delle Rally1: ibrido e sicurezza

Perciò, conclude Matton, «la proposta è di rivedere i regolamenti dopo tre anni e cercare di implementare tutte le nuove tecnologie disponibili in quel momento. Guardando al futuro, la chiave del successo sono gli elementi della filosofia Rally1: anzitutto, tecnologia ibrida e sostenibile; in secondo luogo, miglioramento della sicurezza. Queste regole sono ancora più importanti adesso rispetto a quando abbiamo iniziato con questi regolamenti due anni fa».

Di recente Matton ha previsto l’arrivo di un nuovo costruttore nel WRC grazie a questa svolta ibrida, ma non nel 2022 bensì più avanti: se nel frattempo Toyota ed M-Sport sono della partita, con quest’ultima che ha già iniziato i primi test con la nuova Rally1 dotata dell’unità ibrida fornita da Compact Dynamics, Hyundai deve ancora sciogliere la riserva. Il mercato automotive sta andando sempre di più verso le zero emissioni, ma complice anche la crisi scatenata dalla pandemia le case costruttrici devono anche far fronte ad esigenze di budget. Motivo per cui la FIA si sta adoperando per rendere sempre più attrattivo investire nel motorsport ed anche nel WRC con vetture sostenibili, non costosissime e pur sempre prestanti, mantenendo le caratteristiche prestazionali delle vetture attuali.

Luca Santoro:
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