La situazione nella seconda parte del campionato WRC 2020 sembrava più o meno assestata, ma il fatto che a bordo campo ci fossero altri due appuntamenti in attesa di poter entrare nel calendario faceva capire che ci potevano essere altri cambiamenti in corsa (poi ci sarebbe sempre da fare i conti con una pandemia che ormai procede come una scheggia impazzita, e fa navigare a vista anche il mondo dello sport).
Anticipa il Rally di Turchia, ma manca ancora il programma ed il percorso 2020
L’Ypres Rally in Belgio e una ancora poco chiara gara in Croazia sono le scelte che si è riservato il WRC Promoter per un eventuale ingresso nel Mondiale di quest’anno, ma la voce che ultimamente ha preso più vigore è lo slittamento di una settimana prima del Rally di Turchia, che sembrava tra gli eventi più incerti di quest’anno. Oggi è arrivata la conferma definitiva: l’appuntamento che si svilupperà intorno alla ridente cittadina costiera di Marmaris non si disputerà più dal 24 al 27 settembre, ma dal 18 al 20, quindi una settimana prima come ipotizzato. Stabilito ciò, si attende solo la pubblicazione della Rally Guide 1, la bibbia di un evento WRC che solitamente deve essere resa disponibile dagli organizzatori quattro mesi prima della gara, ma nel caso del Turchia sul sito ufficiale si può trovare solo quella dell’anno scorso, per il momento. «Siamo lieti di dare il benvenuto al FIA WRC in Turchia per la terza volta e faremo tutto il necessario per organizzare un evento sicuro e di successo nelle condizioni richieste», prova a rassicurare Eren Üçlertopragi, presidente della Federazione Motorsportiva Turca.
Salgono le chance per l’Ypres Rally in Belgio
Questo spostamento non fa altro che fortificare le chance dell’ingresso di Ypres nel WRC 2020, tornando al discorso di apertura. L’evento in Belgio è previsto dal 2 al 4 ottobre, dopo essere anch’esso slittato rispetto alle date originarie di fine giugno causa Covid, e il suo inserimento determinerebbe due mesi molto affollati per gli equipaggi e i team del Mondiale, che alternerebbero così una settimana di gara ad una riposo, affrontando nell’ordine Estonia, Turchia, Belgio e Germania e Italia, per poi tirare un po’ il fiato in vista dell’impegno conclusivo in Giappone (vedere il nuovo calendario qui sotto per capire). Inoltre ci sono dei team che hanno fatto capire di potersi trovare in difficoltà nel mese di settembre ed ottobre, per via del trittico infernale dal punto di vista logistico Estonia-Turchia-Belgio, mentre altri ritengono che i nuovi ingressi possano favorire determinati equipaggi e squadre rispetto ad altri.
Jona Siebel, Managing Director del WRC Promoter e che prende il posto dell’amministratore delegato Oliver Cielsa, il cui contratto si è concluso questa settimana dopo anni di onorato servizio, ha commentato così i cambiamenti apportati nella seconda parte di stagione, lasciando intendere implicitamente il subentro del Belgio: «Il cambio di data ci offre delle opzioni qualora desiderassimo introdurre ulteriori eventi nel calendario 2020; siamo estremamente grati alla Federazione Motorsportiva Turca per la flessibilità dimostrata in quelli che sono tempi difficili per lo sport in tutto il mondo. Marmaris, una rinomata località di villeggiatura in Turchia, è aperta agli affari e accoglie i turisti. I concorrenti e i fan possono sentirsi sicuri di recarsi lì di nuovo dopo il lockdown. L’evento, ovviamente, si svolgerà con i protocolli Covid-19 in atto – conclude Siebel -. Le linee guida dei promotori FIA e WRC saranno applicate alle leggi sanitarie della Turchia per creare un ambiente sicuro per tutti i soggetti coinvolti e per i fan».
WRC 2020: il calendario modificato (attendendo il Belgio)
1. Monte-Carlo: 23 – 26 Gennaio
2. Svezia: 13 – 16 Febbraio
3. Messico: 12 – 15 Marzo
4. Estonia: 4 – 6 Settembre
5. Turchia: 18 – 20 Settembre
6. Germania: 15 – 18 Ottobre
7. Italia: 29 Ottobre – 1 Novembre
8. Giappone: 19 – 22 Novembre