Sfuggito alla mannaia del coronavirus (che intanto abbiamo scoperto girare sottotraccia in Europa già da gennaio), il Rally di Svezia corso come secondo appuntamento del WRC lo scorso febbraio ha dovuto comunque fare i conti con l’imprevisto di un clima sin troppo mite per l’unico evento su neve del Mondiale, tanto da dover dimezzare il proprio percorso.
Dalla FIA avevano fatto intendere, pur esprimendo solidarietà con gli organizzatori, che una situazione del genere non dovrà più ripetersi, visto che la gara da invernale è diventata una prova autunnale su sterrato, un po’ Finlandia e un po’ Galles, considerate le temperature più alte del solito e le condizioni delle strade. Serve un evento su neve nel calendario WRC e per scongiurare il rischio di vedersi soffiare l’appuntamento (si era pure vociferato di disputare la gara invernale iridata in Canada o in Russia, ma il capo del Promoter WRC Oliver Ciesla ha dichiarato che non si tratta di uno spostamento che si può organizzare in dodici mesi) gli organizzatori potrebbero decidere di far correre gli equipaggi più a nord rispetto alla contea centro-occidentale del Värmland.
Si vagliano diverse nuove location per il Rally Svezia
Il direttore generale del Rally di Svezia Glenn Olsson ha parlato ai giornalisti di DirtFish della necessità di trovare una zona che assicuri una gara sempre innevata, come l’area di Östersund, data nei giorni scorsi come candidata naturale per l’evento del 2021 e situata più a nord. Olsson tuttavia sostiene che ancora non si è deciso quale sarà la location che fungerà anche da nuovo partner, anche economico, del rally.
«Al momento stiamo discutendo con altre regioni per vedere quale interesse ci possa essere nell’evento e quale sia stata la quantità di neve in quella zona durante l’inverno. Prima di pensare a qualsiasi altra cosa, a qualsiasi aspetto sportivo o commerciale, cerchiamo anzitutto l’inverno, le condizioni giuste e la neve», pontifica Olsson.
Si tratta di un lavoro complesso, che non si esaurisce nella ricerca della location adatta. «Dobbiamo valutare il numero di spettatori che possiamo aspettarci in questi luoghi – prosegue il massimo esponente dell’organizzazione del Rally di Svezia – perché più ci spostiamo a nord, più diventa lontano e complicato per la maggior parte di essi viaggiare. Dobbiamo fare questo calcolo e considerarlo con gli investimenti di società private nell’evento. Quindi dobbiamo guardare agli hotel e alle possibilità di alloggio e quanto tutto ciò si trovi vicino al parco assistenza. […] E, naturalmente, abbiamo l’aspetto sportivo. Dobbiamo sapere che possiamo avere un parco assistenza che vada bene con il percorso, ci siano buone strade e abbastanza club automobilistici. E abbiamo davvero bisogno dei 3500 commissari di percorso, perché senza di loro non possiamo organizzare l’evento, quindi dobbiamo sapere che tutti questi aspetti possano essere fattibili», conclude questo compendio sull’organizzazione di una manifestazione sportiva Olsson.
L’incognita del coronavirus sul WRC
Quest’ultimo riflette anche sulle conseguenze della pandemia da coronavirus che ha già fatto rinviare tre eventi di fila del WRC 2020, ma che a suo dire potrà avere conseguenze a medio e lungo termine su tutto lo sport. «Questa crisi attuale colpirà gli eventi, sarà davvero una grande lotta per la sopravvivenza. Qui in Svezia non abbiamo il grande budget statale da milioni di euro come alcuni altri eventi. Dobbiamo riflettere molto attentamente sulla situazione economica della gara e dobbiamo pianificare di conseguenza».
Nel 2021 il Rally Svezia potrebbe rimanere a Torsby
Motivo per cui è plausibile che il prossimo anno il Rally di Svezia non si sposterà dal suo fulcro, ovvero Torsby e quindi la contea del Värmland. Questione di pragmatismo: Olsson ritiene che la situazione attuale inibisca gli investimenti a lungo raggio considerata la troppa incertezza scaturita dal diffondersi del virus; prima di attuare un trasferimento, quindi, bisogna essere certi di avere le spalle coperte da investitori e sponsor, e siccome salvo colpi di scena non si intravede qualcuno con un assegnone milionario -è il succo del ragionamento di Olsson – bisognerà avere pazienza per un altro anno e sperare che il clima, quello meteorologico, possa graziare il Rally di Svezia con abbondanti nevicate. L’organizzazione dell’evento perciò potrebbe adoperarsi per spostare un po’ più a nord le prove speciali per il 2021, e nel frattempo pianificare uno spostamento per il 2022.