Kalle Rovanpera si aggiudica il Rally di Svezia e pure la leadership del WRC 2022, virtualmente già sua prima di questa gara visto che ai piani superiori della classifica stazionavano due piloti part-time, cioè Sébastien Loeb e Sébastien Ogier, assenti in questo appuntamento.
Toyota Gazoo Racing è stata grande protagonista del primo ed unico round invernale del campionato, arrivando ad un certo punto persino a monopolizzare il podio della gara con i suoi tre equipaggi ufficiali; Rovanpera è stato a sua volta la costante di un rally incerto sino a domenica, visto che nelle prime giornate erano ben sei i piloti in lotta per il primo posto con distacchi molto contenuti, per poi essere scremati a quattro ma sempre con una certa presenza dei Toyota. Per il giovane pilota si tratta della terza vittoria in carriera nel WRC, a 21 anni di distanza dal successo in questa gara del padre Harri. Inoltre ha dedicato un pensiero all’Ucraina, dimostrando molta più maturità rispetto all’intero circo del WRC che in questo fine settimana non si è espresso ufficialmente in solidarietà ad un popolo costretto ad una guerra insensata (e mentre un pilota russo che preferiamo non citare ha fatto il guascone come se niente fosse).
Neuville regala il primo podio alla Hyundai i20 N Rally1
Sul podio sale anche Thierry Neuville con 22 secondi di ritardo, che dona un po’ di respiro a Hyundai Motorsport dopo il disastroso Rallye di Monte Carlo, conquistando un insperato podio mentre i suoi compagni di squadra Ott Tanak ed Oliver Solberg pagavano ancora problemi di affidabilità alla i20 N Rally1: tuttavia bisogna dire che entrambi hanno avuto la loro occasione per lottare per i primi posti, in particolare il giovane pilota di casa Solberg, andato molto bene nelle prime fasi.
Lappi terzo, disastro Evans
Terzo posto per Esapekka Lappi con 30,6 secondi di gap dal compagno di squadra Rovanpera. Al suo ritorno in Toyota e con un’auto ufficiale di alto livello, il finlandese è riuscito ad adempiere nel suo obiettivo di conquistare il podio, pur soffrendo a tratti il ritmo degli avversari. Sempre sul fronte TGR, per Elfyn Evans la situazione si è capovolta durante il procedere della gara, passando dalla lotta per la vittoria alla disfatta totale. Il gallese arriva a posizionarsi alle spalle di Rovanpera nella penultima giornata, ma proprio alla fine della stessa inizia il disastro, con il pilota che ha spinto un po’ troppo nell’ultima curva della PS conclusiva, andando fuori strada e fuori dal tracciato di gara, oltre a scontrarsi con uno dei fari del percorso. Pur essendo riuscito comunque a tagliare il traguardo, l’errore di valutazione del gallese (probabilmente dettato dalla foga di recuperare i 5,7 secondi che lo separavano dalla vetta occupata dal compagno di squadra Rovanpera) è costato al pilota 10 secondi di penalità, dovuti al fatto di non aver seguito il tracciato definito di gara. Un cavillo contro il quale l’equipaggio completato da Scott Martin ed il direttore sportivo di Toyota Kaj Lindström hanno espresso le proprie rimostranze, spiegando il fatto che non fosse possibile andare in retromarcia e rimettersi sul tracciato: nulla da fare, i commissari di gara hanno comunque ravvisato la violazione dell’articolo 19.2 del regolamento sportivo del WRC, ritenendo che quell’entrata ad alta velocità in curva avesse comportato anche un vantaggio di tempo.
Evans perciò è passato da un gap di 8,3 secondi alla fine della giornata di ieri a 18,3, ma le sue rogne non sono finite qui: il gallese di Toyota si è ritirato nella PS16 di Vindeln 1 (14,19 km) che ha aperto l’ultima tappa di domenica, dopo aver colpito in pieno un cumulo di neve a seguito di un eccesso di sovrasterzo in un tratto ad alta velocità. Risultato: cofano divelto, anteriore distrutto e tanti saluti ai sogni di gloria – o meglio, di podio, visto l’andazzo – di Evans.
La giornata conclusiva del Rally di Svezia 2022
Rovanpera intanto ha vinto la PS16 con 2,2 secondi su Neuville, balzato quindi al secondo posto della generale dopo il forfait di Evans con un ritardo di 23,9 secondi; terzo Lappi, a 28,8 secondi. Nella PS17 di Sarsjöliden 1 da 14,23 km è arrivata la vittoria di Tanak, altro pilota sventurato in questo Rally di Svezia, costretto al ritiro tra la PS5 e la PS6 per un malfunzionamento all’ibrido della sua Hyundai i20 N Rally1, tanto da ricevere le scuse dal fornitore ufficiale dell’unità Compact Dynamics. Qualche assestamento sul podio della generale, con Lappi che seppur frustrato per non essere riuscito a spingere come voleva durante tutto il fine settimana, rosicchia qualche secondo a Neuville e a Rovanpera.
Nella PS18, penultima del Rally e che ripete la Vindeln, è quindi tornato al successo Neuville (seconda vittoria in questo fine settimana), in una prova guardinga per tutti in attesa di dare fuoco alle polveri alla Power Stage finale. La lotta, principalmente, si è concentrata per il secondo posto, con Neuville avvantaggiato da Lappi di 3,7 secondi, mentre il quarto posto di Takamoto Katsuta distava quasi due minuti. E questo nonostante il belga sia arrivato con l’affanno di una trazione posteriore praticamente azzerata da un grip quasi inesistente; ma Lappi è sembrato aver voluto gettare la spugna, capendo di non riuscire a tenere il passo del rivale Hyundai.
Infine, nella Power Stage di Sarsjöliden 2 miglior tempo e 5 punti bonus per Tanak, ma Rovanpera ha rafforzato la sua leadership con il secondo posto e 4 punti in saccoccia più quelli della vittoria (e ne beneficiano anche Hyundai e Toyota). Craig Breen (ne riparleremo) non va oltre il quinto posto, con un solo punto extra guadagnato per la sua classifica piloti dove prima dello Svezia era dietro Rovanpera.
Rally di Svezia negativo per M-Sport
Tornando quindi alla classifica finale del Rally di Svezia, quarto posto per Katsuta con oltre due minuti di ritardo, a coronare un buon fine settimana per Toyota; quinto Gus Greensmith, che salva per M-Sport una top 5 difficilmente preventivabile visto che il team in Svezia è sembrato una brutta copia di quello che era andato benissimo al Monte Carlo del mese scorso: il britannico ha stazionato quasi sempre nelle retrovie della top ten, lottando pure con un problema al cambio il venerdì, con la sostituzione del differenziale che ha reso però la Ford Puma Rally1 difficilmente gestibile da parte di Greensmith.
Problemi tecnici anche per gli altri piloti ufficiali di M-Sport, come Craig Breen, che in questo rally si è ritirato due volte: prima per un errore che gli è costato l’impatto con un cumulo di neve (con il navigatore Paul Nagle che ha azionato per errore il pulsante di SOS e non quello di OK, determinando la bandiera rossa che ha fermato la prova), e successivamente sabato per problemi tecnici alla Ford Puma Rally1: nell’ultima tappa ha quindi puntato il tutto per tutto sui punti extra della Power Stage, essendo lui nelle prime posizioni della classifica del WRC prima dello Svezia (addirittura non ha portato con sé ruote di scorta, pur di risparmiare peso ed andare più veloce): ma sappiamo come è andata a finire.
Malissimo Adrien Fourmaux, che si è ritirato oggi durante il tratto di trasferimento verso la prima prova speciale odierna, a causa dei problemi tecnici che lo hanno tormentato ieri sera: per il francese è il secondo zero in classifica di fila quest’anno dopo l’uscita di strada al precedente Rallye di Monte Carlo.
Mikkelsen vince nel WRC2
Il resto della top ten del Rally di Svezia vede Oliver Solberg al sesto posto, mentre al settimo troviamo il vincitore del WRC2 Andreas Mikkelsen, che ha avuto la meglio nel duello molto acceso e ravvicinato contro Ole Christian Veiby (frustrato nella penultima prova speciale, incapace di superare il rivale, tanto dal dare un colpo al volante per la stizza, dopo essere andato pure in testacoda). Tuttavia il pilota su Volkswagen Polo GTI R5, tornato nel Mondiale dopo il bando dell’anno scorso per non aver rispettato i protocolli anti-Covid, ha dimostrato spesso un passo vincente, issandosi in vetta al WRC2 con alle spalle il rivale su Skoda Fabia Rally2 Evo. Terzo posto nel Mondiale di categoria per Jari Huttunen, che ha inaugurato la stagione di M-Sport nel WRC2.
Nello Junior WRC, infine, vittoria per Jon Armstrong, con soli 2,7 secondi di vantaggio su Lauri Joona, che vince nel WRC3. Terzo posto per William Creighton, al suo primo podio mondiale.
Nella classifica costruttori del WRC, Toyota prende il comando spodestando M-Sport, quasi raddoppiando inoltre il vantaggio su Hyundai, terza; tra i piloti, svetta ovviamente Rovanpera, seguito da Neuville e Loeb. Breen scivola al settimo posto, solo undicesimo Tanak.
Rally di Svezia 2022, classifica finale
POS. | PILOTA | VETTURA | TEMPO / DISTACCO | |||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | ||||||||
2 | +22.0 | |||||||
3 | +30.6 | |||||||
4 | +2:19.4 | |||||||
5 | +3:20.4 | |||||||
6 | +5:39.4 | |||||||
7 | +7:11.1 | |||||||
8 | +7:34.3 | |||||||
9 | +8:14.2 | |||||||
10 | +8:24.8 |
WRC 2022, classifiche aggiornate
-Costruttori
POS. | TEAM | PUNTI | |
1. | Toyota Gazoo Racing World Rally Team | 83 | |
2. | M-Sport Ford World Rally Team | 59 | |
3. | Hyundai Shell Mobis World Rally Team | 47 | |
4. | Toyota Gazoo Racing Next Generation | 22 |
-Piloti
POS. | PILOTA | PUNTI | |
1. | Rovanperä | 46 | |
2. | Neuville | 32 | |
3. | Loeb | 27 | |
4. | Greensmith | 20 | |
5. | Ogier | 19 | |
6. | Katsuta | 18 |
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing