Con lo shakedown di Coll de la Teixeta da 4,21 km si è aperto il programma del Rally di Spagna, ultimo appuntamento dell’ERC europeo e e penultimo del WRC. Sugli asfalti catalani si è consumato un dominio quasi totale da parte di Toyota Gazoo Racing, che ha monopolizzato le posizioni di testa grazie ad una intelligente ed accorta strategia in termini di pneumatici.
Ecco perché Toyota ha monopolizzato lo shakedown
Le strade erano infatti umide, rese tali dalla pioggia che nel corso delle sessioni si è abbattuta sullo shakedown. La cosa ha giocato a favore agli equipaggi sulle GR Yaris Rally1, che avevano montato i Pirelli P Zero soft, a differenza delle hard utilizzate dagli avversari: e così il miglior tempo è stato messo a segno da Sébastien Ogier, con 9 decimi di vantaggio su Takamoto Katsuta, secondo.
Ma Loubet di M-Sport si è insinuato
Abbiamo parlato di quasi dominio Toyota giacché al terzo posto si è piazzato Pierre-Louis Loubet di M-Sport, a 1,2 secondi dalla vetta. Il francese è stato l’unico ad impiegare ben sei giri prima di trovare la quadra con i tempi, considerando il fatto che nel primo languiva fuori dai migliori venti. Ma passaggio dopo passaggio ha migliorato la sua posizione, sino a portarsi sul podio nei giri facoltativi, approfittando anche del miglioramento del clima meteorologico e del diradarsi della pioggia.
Non fosse stato per questo risultato di Loubet sul filo di lana i Toyota avrebbero occupato i primi quattro piazzamenti dello shakedown: al quarto troviamo il fresco campione WRC 2022 Kalle Rovanpera, con un ritardo di 1,4 secondi e un decimo più veloce di Elfyn Evans.
Fourmaux regala spettacolo
Nel resto della top ten troviamo al sesto posto e con 2,5 secondi di distacco Gus Greensmith (M-Sport), seguito dal compagno di squadra Adrien Fourmaux, di ritorno nel campionato dopo aver saltato il precedente Rally di Nuova Zelanda ed ancora prima anche l’Acropolis Rally. Una curiosità: dal momento che nel primo giro le condizioni erano molto difficili a causa della pioggia, il francese – conscio del fatto di aver esaurito il credito di errori fatali per la sua Ford Puma Rally1 – ha deciso molto intelligentemente di divertire gli spettatori, realizzando un po’ sgommate drifting e ciambelle (non a caso nel primo passaggio ha realizzato tempi molto alti, finendo 46esimo): «Invece di disputare una brutta prova, ho preferito divertire gli spettatori», ha poi dichiarato Fourmaux. Ottavo Pepe Lopez su Hyundai i20 N Rally2, in corsa nel WRC2, nono l’altro M-Sport Craig Breen, decimo Alejandro Cachón su Citroen C3 Rally2, già detentore di una serie di successi di fila nel SuperCampionato spagnolo.
La decisione di Hyundai
E gli Hyundai Motorsport? I tre equipaggi hanno svolto solo i primi tre giri, con la squadra che ha preferito limitarsi all’essenziale senza correre ulteriori rischi (ricordiamo che negli ultimi due appuntamenti della stagione ci si gioca ancora il titolo costruttori, con Toyota salda in testa ma che può essere ancora insidiata e spodestata: meglio avere insomma le vetture belle integre). I tre alfieri si sono posizionati uno dietro l’altro, con Ott Tanak undicesimo a 12,8 secondi da Ogier, seguito da Dani Sordo (che ha commentato: «Mi sento stupido a correre questa prova con gomme dure. Non è bello iniziare così: ho fatto degli errori ma è impossibile guidare in questo modo. Dobbiamo essere un po’ più concentrati con le gomme») e da Thierry Neuville.
ERC, incidente per Nil Solans: niente Rally di Spagna per il pilota di casa
Spigolatura finale: dalla lista iscritti sul fronte ERC va tolta la presenza di Nil Solans. Lo sfortunato pilota spagnolo, già alle prese con una stagione condizionata da problemi di budget tali da avergli fatto saltare qualche gara e perdere ogni possibilità di titolo europeo (a portata di mano, tra l’altro), durante i test pre gara ha subito un incidente con la Hyundai i20 N Rally2 tale da compromettere la partecipazione sua e del copilota Axel Jimenez. Dopo l’uscita di strada Solans ed il navigatore sono stati condotti in ospedale, con il primo che ha poi avuto come diagnosi «diverse vertebre rotte», come ha scritto sul suo profilo Instagram (rassicurando però tutti), ed il secondo che se l’è cavata con un collare e qualche acciacco. Ora lo spagnolo cercherà di voltare pagina e lavorare per mettere su un piano per la prossima stagione, e che ci auguriamo possa avere qualche certezza in più dal punto di vista economico.