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WRC | Il Rally Safari ad un passo dalla cancellazione? Ecco cosa potremmo perderci [VIDEO]

Inutile girarci attorno: anche il Rally Safari, settimo appuntamento del campionato WRC 2020, è a serio rischio. La pandemia del coronavirus non sta risparmiando neppure l’Africa, continente dove a luglio il Mondiale dovrebbe ritornare dopo una assenza di alcuni anni.

Salgono i contagi da coronavirus in Africa

Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare una decisione definitiva che coinvolgerà la FIA, il WRC Promoter, gli organizzatori e il Governo kenyano, alle prese con quella che sembra la fase iniziale dello sviluppo dei contagi da COVID-19 e con l’escalation di un caos che impedisce di mantenere l’ordine pubblico in alcune zone del Kenya. Già adombrato dalle minacce terroristiche e da una invasione di locuste nel Corno d’Africa, il Rally Safari potrebbe ricevere il colpo di grazia dal virus che sta piegando il pianeta. Diventerebbe il quarto appuntamento di fila del Mondiale Rally 2020 ad essere cancellato/rinviato dopo il Rally Argentina, Portogallo ed Italia Sardegna.

Il percorso previsto del Rally Safari 2020

E sarebbe un peccato perché parliamo di un evento assente nel WRC dal 2002 (ultimo vincitore fu Colin McRae sulla Ford Focus WRC) e che inevitabilmente è circondato da un alone di fascino: la gara del prossimo 15-19 luglio presenta delle prove speciali su sterrato inserite in paesaggi da Mal d’Africa, come dimostrano le clip dei percorsi divulgate da RallyeSport (noi ve ne forniamo una selezione).

In tutto avremo 18 prove speciali per 315,12 km di gara: vi mostriamo la Chui Lodge, novità del programma valida come PS2 e PS5, da 13,34 km e che si sviluppa a sud-ovest del lago Naivasha, la Kedong (PS3-6) che è la più lunga con i suoi 33,43 km e che si inoltra nelle vaste aree sconfinate del Kenya sudoccidentale, la Elmenteita (PS8-11), la Sleeping Warrior (PS10-13) e la Hell’s Gate (PS15-18), valida nel secondo giro come Power Stage e che, nonostante il nome sinistro, presenta anch’essa scenari da cartolina. Prove speciali con strade poco battute, che alternano una folta vegetazione a spazi sconfinati a rappresentare il miglior biglietto da visita per l’Africa: davvero un peccato se quest’anno tutto ciò venisse perduto (ovviamente la salute viene prima di tutto, comunque).

Crediti Video: skunnercampbell1

Luca Santoro:
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