WRC | Rally Nuova Zelanda, Rovanpera scrive la storia laureandosi campione del mondo 2022

Trionfa Rovanpera con Halttunen

Kalle Rovanpera vince il Rally Nuova Zelanda e grazie a questo risultato conquista il titolo nel WRC 2022 con il navigatore Jonne Halttunen. Il pilota è il più giovane campione della storia del mondiale rally
WRC | Rally Nuova Zelanda, Rovanpera scrive la storia laureandosi campione del mondo 2022

Kalle Rovanpera è entrato nella storia del motorsport e in particolare dei rally, diventando il più giovane campione negli annali del WRC.

Il finlandese classe 2000 era predestinato al titolo mondiale in questa stagione, dove ha inanellato una serie di successi di fila ed anche per il modo con cui il pilota di Toyota Gazoo Racing era riuscito ad ottenere le vittorie negli appuntamenti della prima parte della stagione; nella seconda si era un po’ perso per strada, ma ha sempre mantenuto il proprio vantaggio sino a laurearsi campione assieme al navigatore Jonne Halttunen al Rally di Nuova Zelanda, terzultimo round del WRC 2022.

La scalata di Rovanpera e la resa di Tanak

Analizzeremo nel dettaglio la portata di questo evento storico per il WRC e per i rally; intanto, avevamo lasciato Rovanpera issarsi sulla vetta della classifica di gara nella penultima giornata, sopravvivendo al fatto di aver aperto le strade nel primo giorno, alla pioggia (condizione in cui notoriamente eccelle) e alla raffica dei colpi di scena, incidenti e penalità che hanno colpito gli avversari. Soprattutto Ott Tanak, unico rivale rimasto in competizione per il titolo, in vetta dopo la tappa di venerdì per poi perdere il vantaggio a causa di una penalità di 5 secondi per uso non corretto della spinta ibrida nella PS1; penalità poi ulteriormente ribadita, salendo a 10 secondi, successivamente per un’altra infrazione con il boost nella PS7, dovuta ad una svista degli ingegneri di Hyundai Motorsport.

Sul podio sale anche Ogier

Ergo, Rovanpera ha avuto davanti a sé un’autostrada lastricata d’oro nell’ultima giornata del Rally di Nuova Zelanda, andando a chiudere la pratica nelle conclusive quattro prove speciali (le Whitford Forest – Te Maraunga Waiho da 8,82 km e la Jack’s Ridge da 6,77 km, da ripetere ciascuna una seconda volta). La tappa è iniziata con il 22enne in vantaggio di 29 secondi sul diretto inseguitore e compagno di squadra Sébastien Ogier, al suo primo podio stagionale dopo il Rallye di Monte Carlo: distacco poi via via salito, sino ad attestarsi a 34,6 secondi. Terzo Tanak, con un ritardo di 48,5 secondi (Ogier in pratica ha svolto il ruolo di stopper, anche se l’estone è rimasto inguaiato da problemi alla trasmissione della propria i20 N Rally1). Già con il titolo praticamente in tasca, Rovanpera ha esagerato andando pure a prendersi i cinque punti bonus della Power Stage finale, prova dove spesso in questa stagione ha primeggiato: gli bastava anche un quarto posto con 2 punti in più per laurearsi campione.

«È un grande sollievo dopo una stagione molto positiva, e finalmente siamo qui», ha dichiarato un raggiante Rovanpera, che al traguardo ha festeggiato con il proprio copilota ed ha abbracciato il padre Harri. «Il più grande ringraziamento va ovviamente al team, che quest’anno ha realizzato questo missile: un’auto affidabile e veloce. Anche dopo i rally difficili hanno sempre creduto in noi, dandoci il supporto». Unico neo per la giornata felice di Toyota il ritiro di Elfyn Evans, giunto in testa alla fine della prima tappa dopo la penalizzazione di Tanak, ma in seguito costretto al ritiro dopo un incidente nella PS9 (la GR Yaris Rally1 ha sovrasterzato in una curva a destra impattando contro un terrapieno, ribaltandosi e danneggiando il roll-bar).

I piazzamenti di Hyundai

Nel resto della top ten, Hyundai si posiziona anche al quarto e quinto posto, rispettivamente con Thierry Neuville ed Oliver Solberg. Non è stata esattamente una passeggiata, perché al di là delle penalità che hanno colpito anche questi due piloti nella compagine, il belga ha dovuto far fronte a due testacoda nella giornata di venerdì e al rischio di finire definitivamente fuori strada nella penultima PS, salvandosi per il rotto della cuffia. Solberg invece si è ritrovato con la propria i20 N Rally1 che procedeva con tre cilindri nella giornata di sabato.

Paddon trionfa nel WRC2

Sesto posto per un ottimo Hayden Paddon, che finalmente ha potuto correre in casa con la validità del WRC. Il neozelandese ha fatto valere la propria esperienza da pluricampione nazionale, portando la i20 N Rally2 ad un ottimo risultato e prendendosi la vittoria nel WRC2. Paddon nella categoria ottiene il successo con due minuti e mezzo su Kajetan Kajetanowicz, con il pilota su Skoda Fabia Rally2 Evo che grazie a questo risultato sale al secondo posto della classifica WRC2, imprimendo una certa pressione al leader Andreas Mikkelsen (assente in Nuova Zelanda). Terzo posto di categoria per un’altra gloria locale, al debutto nel Mondiale Rally, ovvero Shane van Gisbergen.

Bene Bertelli, ma ancora una disfatta per M-Sport

Tornando alla classifica assoluta del Rally di Nuova Zelanda, al settimo posto troviamo Lorenzo Bertelli e Lorenzo Granai, equipaggio al debutto sulla Ford Puma Rally1, ma in veste di privati. Bertelli, in particolare, doveva correre con la vettura già al Rally di Svezia dello scorso febbraio, ma a causa di impegni con l’azienda di famiglia ha dovuto rinunciare. Sia come sia, ha ottenuto il suo miglior risultato in carriera nel WRC.

A proposito di M-Sport, nessun pilota ufficiale ha ottenuto un piazzamento in top ten. Craig Breen era persino salito sulla vetta della corsa nella mattinata di venerdì, ma in seguito un errore in una curva a destra, nello stesso punto dove vent’anni prima Colin McRae uscì di strada, è costato l’ennesimo ritiro (per danno alla frizione) in questa stagione per lo sfortunato irlandese, tornato poi in gara il giorno dopo per cercare di ottenere qualcosa per l’onore (chiuderà 19esimo, con tanto di foratura nella prova finale). Rimaneva come punta Gus Greensmith, che si era tolto anche la soddisfazione di vincere la sua prima prova del WRC su sterrato (la PS2); ma poi pure il britannico ha dovuto gettare la spugna nella PS10 dopo essersi ribaltato con la propria Puma a causa di una sottosterzata verso un affossamento a bordo strada. Ancora una volta stava lottando per la top 5.

Rally Nuova Zelanda 2022, la classifica finale

 

 

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