Ott Tanak si è avvicinato, ci ha provato, ma forse la sua reazione e la sua rinascita nel WRC sono arrivate troppo tardi. L’estone di Hyundai Motorsport nella seconda metà della stagione ha iniziato ad imprimere una seria pressione su Kalle Rovanpera, laureatosi al Rally di Nuova Zelanda campione del mondo di rally, il più giovane della storia: questo nonostante Tanak abbia vinto tre degli ultimi sei appuntamenti disputati, mentre il finlandese di Toyota – mattatore a sua volta della prima parte della stagione – perdeva un po’ del suo tocco magico pur conservando la leadership della classifica del WRC.
Il piazzamento di Hyundai al Rally Nuova Zelanda
Ma poi nel terzultimo appuntamento del Mondiale il 22enne ha sbancato vincendo gara, Power Stage finale e titolo. Il rivale di Hyundai ora dovrà cercare di confermare il suo piazzamento da vicecampione del mondo, in una classifica che lo vede secondo a 173 punti, seguito al terzo dal compagno di squadra e rivale in casa Thierry Neuville, a quota 144. Intanto, in Nuova Zelanda per Hyundai è arrivato un altro podio (il quindicesimo nello storico del team), con Tanak per la quinta volta in questo 2022 tra i primi tre (ha chiuso terzo), seguito a ruota da Neuville, quarto, e da Oliver Solberg, quinto.
Sterrati veloci ma bagnati hanno contraddistinto la gara, segnata per la scuderia di Alzenau anche da una raffica di penalizzazioni: la prima da 5 secondi per Tanak e Neuville è stata inflitta venerdì a causa di un errore degli ingegneri nell’interpretare la spinta massima dell’ibrido da sfruttare nella PS1 di giovedì (questo ha determinato la perdita della leadership che aveva proprio l’estone, e che poi non ha più riconquistato); la seconda, salita a 10 secondi per tutti i piloti Hyundai, per aver reiterato l’errore nella PS7, sempre a causa di un ingegnere che non aveva avuto modo di aggiornare i parametri del boost ibrido per quella determinata prova per mancanza di tempo, come hanno poi spiegato dal team.
Le parole di Tanak, Neuville e Solberg
Tanak ha commentato: «Complessivamente, il Rally di Nuova Zelanda è stato un weekend difficile per noi, ma è stato un posto fantastico dove correre, su strade meravigliose e divertente da guidare. Non siamo stati all’altezza di lottare per la vittoria, ma abbiamo ottenuto un altro podio con un buon piazzamento per aggiungere punti in classifica. Dall’inizio dell’anno non siamo stati nella lotta per il campionato piloti, anche se qualcosa stava cambiando a metà stagione. Complimenti a Toyota, e soprattutto a Kalle, che ha battuto tutti in modo leale e preciso. Congratulazioni a loro».
Neuville ha aggiunto: «Il quarto posto era il massimo a cui potevamo ambire questo fine settimana con tutte le penalità di tempo e i due testacoda che abbiamo subito venerdì. L’inizio dell’evento è stato un po’ duro, quindi non potevamo fare molto di più. Oggi eravamo solo in una posizione di attesa, con la nostra unica possibilità di guadagnare posizioni ma in virtù delle mosse dei rivali di fronte a noi. Bisogna lavorare sull’auto in queste condizioni, perché non mi sono sentito a mio agio ed è stata un po’ una lotta guidare e andare veloce. Ci stiamo arrivando lentamente ma continueremo a lavorarci. È stato bello tornare in questo rally, che è un evento molto speciale, lontano da casa, anche se non è andato come avremmo voluto».
Infine Solberg, che sta migliorando i proprio risultati con un nuovo piazzamento in top 5: «Non è stato sicuramente un weekend perfetto, quindi ottenere un quinto posto è davvero positivo. Ci sono state molte piccole cose che ci hanno impedito di acquisire un buon ritmo. Ho provato a spingere un po’ nella Power Stage ma, ancora una volta, la cosa non è andata. Almeno ci abbiamo provato. Abbiamo acquisito un sacco di esperienza e di apprendimento, sia per noi che per l’auto per il futuro. Grazie al team per tutti i preparativi per questo evento a lungo raggio e ai meccanici per aver sistemato l’auto dopo tutti i problemi di questo fine settimana».
“È stato un rally frustrante”
Parola quindi al vicedirettore di Hyundai Motorsport Julien Moncet, che anzitutto ha commentato le prestazioni della squadra: «Un rally piuttosto frustrante per noi e sicuramente non il risultato per cui siamo venuti qui. Abbiamo avuto troppi problemi e una generale mancanza di ritmo. Dovremo analizzare a fondo tutto ciò che è andato storto e trovare soluzioni per i prossimi eventi. Tuttavia, non ci siamo arresi e tutte e tre le vetture sono arrivate al traguardo. Ott ha dimostrato ancora una volta quanto sia competitivo, mantenendo la pressione sui piloti davanti e lottando fino alla fine per assicurarsi un altro podio. Per Thierry non c’era niente da guadagnare oggi e nonostante un grande rischio nella SS16 [dove per un attimo stava per finire malamente fuori strada, per poi rimettersi in carreggiata, ndr], ha concluso questo rally al quarto posto segnando punti preziosi per Hyundai. Oliver ha fatto un altro ottimo rally finendo quinto assoluto, evitando errori e mostrando tempi promettenti nonostante le condizioni difficili e i problemi che abbiamo affrontato per tutto il fine settimana».
“Il successo di Toyota deve ispirarci e motivarci”
Infine, Moncet ha tributato un omaggio agli avversari: «Hyundai desidera esprimere le sue più sincere congratulazioni a Kalle Rovanpera e a Toyota Gazoo Racing per essersi assicurata il titolo piloti del FIA World Rally Championship 2022. […] I risultati dimostrati da Kalle e Toyota fungono da motivazione ed ispirazione per tutti noi. Le loro prestazioni in questa stagione offrono un punto di riferimento impressionante. Non smetteremo di spingere per migliorare la nostra competitività e non vediamo l’ora di lottare nei restanti rally di questa stagione. Complimenti anche a Hayden Paddon che ha ottenuto una brillante vittoria nel WRC2, dimostrando ancora una volta la competitività della nostra Hyundai i20 N Rally2. Il prossimo rally è la Spagna, che speriamo si adatti meglio alla nostra vettura. Il campionato costruttori è ancora matematicamente raggiungibile e lotteremo fino alla fine». Toyota è ancora in testa, con un vantaggio di 81 punti su Hyundai: nelle due restanti gare bisognerà dare il massimo per un difficile ma non impossibile ribaltone.