X

WRC | Rally Messico 2020: la vittoria amara di Ogier

Sébastien Ogier è tornato per ribadire il fatto che quella che sarà la sua ultima stagione nel WRC prima del ritiro non rappresenterà una sorta di prepensionamento, tutt’altro: con il dominio pressoché incontrastato del Rally del Messico, terzo round del Mondiale, il francese ha dato prova del fatto che anch’egli è in piena corsa per il titolo.

Ogier: “Non dovevamo gareggiare in Messico”

Per il pilota Toyota Gazoo Racing si tratta del sesto successo in carriera nella gara centroamericana, eguagliando così il monte di vittorie di Sébastien Loeb. Un trionfo, perché Ogier ha conservato il primato nel rally a partire dalla PS4 sino alla fine, mantenendo costanza di ritmi e quella capacità di spadroneggiare una gara con il suo sangue freddo da campione. Grazie a questo successo nel primo appuntamento dell’anno su sterrato il francese vola al primo posto della classifica piloti con 62 punti, spodestando il compagno di squadra Elfyn Evans che rimane indietro di otto punti, mentre si ferma al terzo posto Thierry Neuville, con un gap già di venti lunghezze da Ogier.

Eppure quest’ultimo, con una certa sensibilità, non ha gioito più di tanto per la vittoria. Il motivo è da ricondurre al momento storico che stiamo vivendo, con il pianeta nel pieno di una pandemia e con il coronavirus che sta bloccando tutto, dagli eventi alle frontiere. Anche il Rally del Messico, partito come se nulla fosse, ha poi in corso d’opera pagato pegno, rinunciando all’ultima giornata con le tre prove speciali finali per consentire a tutti il ritorno a casa, prima di venire bloccati dalle restrizioni di ogni Paese per arginare il contagio (decisione arrivata ieri, nella notte italiana).

«È stato un buon fine settimana – ha dichiarato Ogier alla fine, conclusa la PS21 che valeva come ultima prova speciale del programma – Abbiamo avuto un buon feeling sin dall’inizio e abbiamo colto l’occasione per prendere il comando della gara venerdì mattina. Sabato avevamo una posizione di partenza migliore e abbiamo immediatamente spinto per aumentare il gap, quindi abbiamo cercato di controllare sino alla fine. La Toyota Yaris WRC è stata impeccabile per tutto il fine settimana»

Poi però si adombra, pensando all’emergenza coronavirus, e spara il siluro con la sua schietta verve un po’ polemica ma tutto sommato sacrosanta: «Siamo stati veloci e affidabili e questi punti sono ottimi per il campionato. Ma questa vittoria è completamente diversa dalle altre, perché questa gara non avrebbe dovuto aver luogo. La protezione della vita umana deve precedere qualsiasi altro interesse – ovviamente anche prima della gara! Se mettiamo i fan qui presenti in pericolo, allora questa vittoria non ha valore». E difatti il prossimo appuntamento in Argentina salterà, e con il WRC se ne riparlerà per ora a maggio con il Rally del Portogallo.

“Per i prossimi appuntamenti del WRC si vedrà volta per volta”

Yves Matton, direttore Rally per la FIA, ha difeso invece la scelta di gareggiare in Messico, pur con un programma al 75% (cosa che ha fatto sì che venissero preservati i sistemi di punteggio): «Ritengo che venire qui sia stata una buona idea: in questo modo siamo stati in grado di organizzare i primi tre eventi del campionato. Non sappiamo come evolverà la situazione: il Rally Argentina verrà rinviato, e poi vedremo. Prima di partire, non avevamo le informazioni di cui disponiamo oggi. Tutto sta cambiando molto rapidamente: non è giorno per giorno, ma piuttosto ora per ora. Vedremo cosa accadrà dopo il 4 aprile e quale programma potrebbe esserci».

Il podio del Rally Messico 2020

Sul podio del Rally del Messico sale poi Ott Tanak, per la seconda volta consecutiva in stagione al secondo posto di una gara iridata dopo il risultato in Svezia. Partito non al meglio, con un problema alla sospensione posteriore dopo una toccata, l’estone risale poi lentamente sino a lottare inizialmente per il terzo posto con Evans, poi grazie anche alle tattiche Hyundai Tanak mette nel mirino il secondo piazzamento, dove era presente un ottimo Teemu Suninen. Il sorpasso arriva nella PS18, la ripetizione della Derramadero, per poi chiudere il rally a 27,8 secondi da Ogier.

In generale per Hyundai Motorsport questa gara è stata un inferno: non tragga in inganno il podio di Tanak, visto che il team ha prima dovuto rinunciare a Dani Sordo, al suo debutto stagionale, costretto al ritiro per via del surriscaldamento del motore della sua i20 Coupé WRC nella prima giornata, e poi con un Neuville che ha dovuto fare i conti con un guasto elettrico alla sua vettura nella PS9, forzandolo ad abbandonare la lotta per il podio. Rientrato in gara sabato, si è messo a disposizione di Tanak per ordini di scuderia e alla fine ha conquistato la bellezza di otto scratch, seppure abbia terminato sedicesimo assoluto con un ritardo di oltre quaranta minuti dalla vetta. Ora il belga dovrà rimettersi in carreggiata assieme al team, quando riprenderà prima o poi il campionato, per ritornare ai successi ottenuti al Rallye di Monte Carlo 2020 e mai più replicati.

Al terzo posto in Messico troviamo un ottimo Teemu Suninen, che perde la lotta con Tanak per il piazzamento d’onore ma conquista il suo miglior risultato in questo avvio di stagione. Lo stesso finnico ammette alla fine che non poteva sperare di meglio da questo appuntamento, grazie alla costanza dimostrata e alla capacità di rimanere fuori da errori e problemi. Peccato che il suo team, M-Sport, abbia dovuto rinunciare ad Esapekka Lappi, fuori per via del rogo partito dalla sua Ford Fiesta WRC dopo la PS7 (tanto è vero che è stato poi annullata la prova speciale successiva): l’equipaggio sta benissimo fortunatamente, ma considerati i buoni ritmi del finnico sarebbe stato possibile vederlo nella top five finale del Messico. Il terzo pilota M-Sport, Gus Greensmith, non va invece oltre il nono posto.

Elfyn Evans sottotono in Messico

Giù dal podio messicano l’ormai ex leader di campionato Elfyn Evans. Il gallese di Toyota ha sofferto le posizioni di partenza, che lo hanno costretto ad aprire e pulire la strada, e anche le tattiche di Hyundai che lo hanno messo un po’ all’angolo. Forse ha pagato anche la pressione, cosa che quel volpone del compagno di squadra Ogier invece sa gestire al meglio. «Penso che abbiamo fatto un buon lavoro fino alla mattinata [di ieri, ndr] – ha spiegato alla fine Evans – ma dopo ho avuto dei piccoli problemi con i freni e non ho potuto fare di meglio. Il mio inizio di stagione avrebbe potuto essere peggio! Ho perso la vetta del campionato ma almeno non aprirò la strada per il prossimo evento su terra». Dietro di lui si piazza Kalle Rovanpera, altro Toyota un po’ in difficoltà e meno pimpante rispetto a quanto aveva dimostrato nelle prime due gare stagionali: comunque sia conclude il suo primo round su terra a bordo di una World Rally Car Plus con un ottimo quinto posto, senza aver commesso errori.

Il punto sulle classifiche del WRC 2020

Sesto assoluto il dominatore nella WRC2, ovvero Pontus Tidemand, che a bordo della Skoda Fabia R5 Evo mette in fila gli unici due rivali di categoria, gli Hyundai Nikolay Gryazin (secondo a quasi due minuti di ritardo) ed Ole Christian Veiby. Nel WRC3 vittoria per Marco Bulacia e il navigatore italiano Giovanni Bernacchini, a bordo della Citroen C3 R5.

Abbiamo detto della classifica piloti con il ritorno in pompa magna di Ogier: da notare che a soli due punti dal terzo posto di Neuville troviamo Rovanpera, a sua volta in vantaggio anch’egli di due lunghezze su Tanak, quinto. Nella classifica dei costruttori Toyota Gazoo Racing ribadisce la sua leadership con 110 punti, contro gli 89 di Hyundai Motorsport. Sempre terza M-Sport, a quota 65 punti.

Rally Messico 2020, la top ten finale

POS.EQUIPAGGIO / VETTURATEMPODISTACCO
1.Ogier S. – Ingrassia J.
Toyota Yaris WRC
2:47:47.6
90.0
2.Tänak Ott – Järveoja M.
Hyundai i20 Coupe WRC
2:48:15.4
+27.8

3.Suninen Teemu – Lehtinen J.
Ford Fiesta WRC
2:48:25.5
+37.9

4.Evans Elfyn – Martin Scott
Toyota Yaris WRC
2:49:01.0
+1:13.4

5.Rovanperä K. – Halttunen J.
Toyota Yaris WRC
2:50:08.1
+2:20.5

6.Tidemand Pontus – Barth P.
Škoda Fabia R5 evo
2:58:16.9
+10:29.3

7.Gryazin N. – Fedorov Y.
Hyundai i20 R5
3:00:14.6
+12:27.0

8.Bulacia Wilkinson M. – Bernacchini G.
Citroën C3 R5
3:01:25.1
+13:37.5

9.Greensmith G. – Edmondson E.
Ford Fiesta WRC
3:01:44.1
+13:56.5

10.Veiby O. – Andersson J.
Hyundai i20 R5
3:03:19.8

+15:32.2

Luca Santoro:
Articoli Correlati