Due settimane al Rally Italia Sardegna edizione autunnale (a proposito, inizia ad esserci un clima un po’ meno rigido nel nord dell’isola, quindi gli equipaggi troveranno delle condizioni, tra meteo e fondo delle strade, diverse rispetto al solito periodo della gara a giugno), e i team si preparano perciò al penultimo evento del WRC 2020 svolgendo i consueti test preparatori.
Toyota e Hyundai in Gallura per i test pre Rally Italia Sardegna
Nella parte est della Sardegna, zona Gallura e quindi nella prossimità della vecchia sede del round ad Olbia, Toyota Gazoo Racing e Hyundai Motorsport si sono ritrovate questa settimana per provare le strade che affronteranno dall’8 all’11 ottobre prossimo (M-Sport ancora una volta sembra dover rinunciare ai test per questioni di budget): per il team di Andrea Adamo sono saliti sulle i20 Coupé WRC Dani Sordo, al suo secondo e probabilmente ultimo round nel WRC 2020 e che ha effettuato dei giri sotto la pioggia, Thierry Neuville ed Ott Tanak a chiudere, mentre per la squadra del team principal in scadenza Tommi Mäkinen si sono presentati ovviamente gli alfieri Elfyn Evans (fresco dal successo ottenuto al Rally di Turchia e anch’egli sotto la pioggia), Kalle Rovanpera ed infine, nel weekend, sarà la volta di Takamoto Katsuta e Sébastien Ogier.
Scoperto il problema della Toyota Yaris WRC di Ogier accusato al Rally di Turchia
A proposito di quest’ultimo, il francese non ha recentemente bissato il successo dello scorso anno al Rally di Turchia, con l’edizione 2020 chiusa dal sei volte campione del mondo con un mesto ritiro proprio nell’ultima giornata. Il pilota è rimasto a piedi a causa di un surriscaldamento del motore della Toyota Yaris WRC, ma prima ancora ha dovuto fare i conti con le bizze del cambio: un problema che lì per lì non era chiarissimo nella sua dinamica, ma dopo una ispezione della vettura da parte dello staff tecnico nella sede di Colonia il mistero alla fine è stato più o meno svelato.
Tom Fowler, direttore tecnico di Toyota Gazoo Racing, ha illustrato sul sito WRC.com: «Il sistema che utilizziamo per il cambio è azionato da un motore elettrico. C’è un magnete in quel motore, che però ha avuto un problema, rompendosi. Riteniamo si tratti di un difetto di fabbricazione con il magnete. Lo analizzeremo e faremo test chimici su di esso per vedere esattamente perché si è rotto. Riteniamo comunque che si sia danneggiato perché la parte era parecchio nuova. Prima che Ogier usasse quel motore, aveva solo eseguito la procedura di rodaggio, a meno del 10% del suo ciclo vitale. Era ben nei limiti di funzionamento. Quel motore era destinato a guastarsi dal momento in cui ha lasciato la produzione», ipotizza Fowler. Ulteriori analisi in quel di Colonia daranno un quadro più completo e preciso.
Crediti Video: Epic Rally Tribe