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WRC | Rally Italia Sardegna, Neuville: “Ogier l’avversario più tosto”. Le parole di Adamo [INTERVISTA]

DA ALGHERO – «È una prova che amo»: ribadisce così il concetto Thierry Neuville a proposito del Rally Italia Sardegna 2019, che si appresta a correre con l’obiettivo di bissare il successo dell’anno scorso e riportarsi sulla vetta del Mondiale WRC piloti, dove attualmente è terzo. Gli abbiamo posto una serie di domande nel corso dell’incontro con i media al Parco Assistenza di Alghero nel quartier generale Hyundai Motorsport installato al porto.

Intervista Neuville: “Lotteremo sino all’ultimo evento”

Ritieni che il Rally Italia Sardegna possa diventare il punto di svolta di quest’anno nel campionato? O vedremo una lotta aperta sino alla fine, in Australia?

«Penso che sarà una battaglia incerta sino alla fine».

La Hyundai i20 Coupé WRC, a parte qualche imprevisto nel set-up, è sembrata una vettura molto affidabile e performante, basti pensare a come avete dominato gli sterrati argentini

«Sì, la vettura sicuramente è ottima, decisamente il meglio che possiamo avere per ora ma ci aspettiamo altri miglioramenti. Come ho detto in precedenza, non posso certo lamentarmi dell’auto. Mi sento a mio agio con essa, ci regala alcuni aspetti vantaggiosi anche se, d’altro lato, ci sono anche degli svantaggi. Ma per il momento possiamo contare sulla i20».

Se il team riuscisse nell’intento di ottenere il titolo nei costruttori e tu mancassi quello tra i piloti, lo vivresti come un fallimento? O le ambizioni della squadra superano di gran lunga quelle individuali?

«Sono già sei anni con Hyundai e certamente il titolo piloti è un sogno nonché un obiettivo, ma se non riuscirò ad ottenerlo quest’anno e conquisteremo quello nei costruttori saremmo comunque lo stesso tutti felici perché sarà un enorme traguardo per Hyundai Motorsport, soprattutto in una stagione come questa in cui è davvero dura vincere le gare e il livello delle vetture è livellato verso l’alto. È davvero una bella sfida sino ad ora, sin da quando abbiamo iniziato nel 2014: perciò io sarò comunque soddisfatto se vinceremo il titolo costruttori».

Chi consideri il rivale più forte al momento, Tanak oppure Ogier?

«Per me è Ogier, è uno che è sempre lì…»

Un tipo tosto.

«Esatto. Combatto da molti anni con lui e ho imparato parecchio. Se lotto gomito a gomito con Ogier, è difficile batterlo, perché è uno tenace. A volte è sesto o settimo, e poi finisce sul podio».

A proposito, le sue dichiarazioni contro Hyundai dopo il Portogallo (qui un sunto della querelle), secondo te è una tattica del tipo “dividi e conquista”, un modo per creare tensione tra di voi?

«Preferirei non entrare in questa discussione. Corro i miei rally, faccio il mio lavoro ed è tutto ciò che posso dire. Per il resto, lui dice queste cose…»

E tu ti limiti a guidare.

«Sì, esatto, il nostro team non vuole avere a che fare con queste cose. Abbiamo mostrato un grande spirito di gruppo e ci prepariamo a difendere il nostro primato tra i costruttori, perché abbiamo perso solo nove punti [dopo il Portogallo, ndr]».

Intervista Andrea Adamo: “I nostri piloti dei professionisti, nessun problema con le scelte di line-up”

Abbiamo anche incontrato il Team Principal Andrea Adamo, a cui abbiamo rivolto ugualmente alcune domande.

Il vostro obiettivo principale e dichiarato è la classifica costruttori, anche a costo di sacrificare degli equipaggi nell’ottica della massimizzazione dei punti. Mikkelsen potrebbe rimanere fuori dalla line-up nei prossimi appuntamenti, nuovamente? Pensiamo al Rally di Catalogna dell’anno scorso: vittoria di Loeb (seppure con un’altra vettura), quinto posto di Sordo, decimo di Mikkelsen…

«Non baso le mie decisioni rispetto al passato».

Quindi è tutto ancora in divenire…

«Esatto».

Al di là della classifica costruttori, credete comunque in una affermazione di Neuville a livello individuale?

«Assolutamente, altrimenti non avrei fatto ciò che ho fatto in Portogallo [in cui i compagni di squadra Loeb e Sordo si sono spesi totalmente in aiuto a Neuville, ndr]».

Come si riesce a mantenere coesa una squadra quando si prendono decisioni così complesse e potenzialmente divisive? Mikkelsen non ha mai polemizzato a viso aperto con voi, segno che la decisione è stata digerita e condivisa?

«Non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di professionisti, non piloti della domenica o di bambini. Quindi, quando si ha a che fare con professionisti e piloti intelligenti, i problemi si riducono automaticamente».

Alla presentazione della nuova realtà del Hyundai Team Rally Italia, lei ha detto che servirebbe negli eventi WRC un maggior contatto tra piloti e pubblico. Qual è a tal proposito la sua ricetta?

«Dipende da evento ed evento, sicuramente ciò che è stato fatto in Portogallo non è andato in questa direzione».

È possibile un vostro impegno anche nel Campionato Italiano Rally, dopo quello nel Tricolore Terra con Umberto Scandola?

«Lo escludo. Hyundai Motorsport si impegna nel Mondiale Rally, supportiamo BRC nel WTCR, ma questo è quanto. Hyundai Motorsport Customer Racing ha dei clienti, e i clienti supportati dalla filiali nazionali si impegnano nel campionato».

Abbiamo poi rivolto anche ad Adamo una domanda riguardo le parole di Ogier dopo il Portogallo, chiedendogli un commento. Il Team Principal si è così espresso: «Bisogna chiederlo ad Ogier. Come ho già detto, non mi abbasso a questo livello».

Luca Santoro:
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