Messa in archivio una edizione che ha riportato l’evento ad Olbia, il Rally Italia Sardegna il prossimo anno tornerà a fare base ad Alghero. Si trattava di una voce che circolava anche dopo la conclusione della tappa italiana del WRC, disputatasi in zona gallurese lo scorso 3-6 giugno, riscuotendo un ottimo successo di pubblico (primo evento rally su suolo nazionale ad ammettere ufficialmente degli spettatori, seppure contingentati, nelle prove speciali) ed anche di critica: adesso è arrivata l’ufficialità tramite le parole del general manager del RIS Antonio Turitto.
“Il Rally Italia Sardegna appartiene a tutta l’isola”
Su DirtFish il responsabile dell’organizzazione dell’appuntamento del Mondiale Rally ha puntualizzato un aspetto che sembrerebbe scontato ma in realtà non lo è: «Abbiamo deciso di tornare ad Olbia quest’anno perché l’evento appartiene a tutta la Sardegna, e non solo ad una parte. E’ molto importante per noi dare l’opportunità a tutte le località di avere il rally». Quando arrivò la notizia del ritorno ad Olbia, città che ospitò l’evento nel frattempo trasferitosi nel 2004 dalla Liguria alla Sardegna, ad Alghero (base dal 2014, cosa che fece mugugnare l’altra sede sulla costa nord-est) si levarono critiche e polemiche un po’ pretestuose e demagogiche soprattutto da parte di chi, a digiuno di WRC e dei suoi meccanismi, non capiva che questo tipo di eventi ammettono anche una sorta di rotazione dei luoghi ospitanti, non solo all’interno di una singola regione o Stato. Basti pensare, solo per fare esempi recentissimi, al Rally GB in Gran Bretagna, la cui base in Galles stava per cedere il testimone all’Irlanda del Nord se non ci fosse stata la pandemia, o al fatto che alcune gare abbandonano momentaneamente il calendario per dar spazio ad altre, come abbiamo visto di recente con il Rally di Spagna, di ritorno nel 2021 dopo aver saltato il 2020.
Allo studio un Rally Italia Sardegna nella zona di Cagliari?
Tornando al Rally Italia Sardegna, Turitto ha poi spiegato: «L’anno prossimo torniamo ad Alghero, ma è importante includere nuovamente Olbia. La domanda è sempre quella di come garantire all’isola la migliore opportunità. Probabilmente potremmo andare a sud. Non l’anno prossimo, ma perché non verso Cagliari [già vista in occasione delle prove spettacolo di apertura del 2014 e 2015, ndr]? Ci sono delle prove speciali laggiù e potrebbe funzionare. […] Non dimentichiamo che Cagliari ha 500.000 abitanti e abbiamo visto tanti spettatori. Questa è solo un’idea e ne abbiamo molte. Al momento giusto decideremo». E ancora: «Nel 2020 avevamo in programma di organizzare una superspeciale per le strade di Olbia, forse la faremo nel centro della città nel 2022».
Se quindi nel 2022 Alghero riaccoglierà l’evento (e non sarà una stagione come un’altra, visto che si tratterà dell’anno uno della nuova era ibrida per le World Rally Car nel campionato), in futuro si potrebbe provare la carta del sud dell’isola. Tra le conditio sine qua non per un’eventuale nuova sede, la vicinanza al mare almeno per la cerimonia conclusiva: come spiega Turitto, bisogna preservare la tradizione del tuffo in mare dei vincitori dopo il podio finale, inaugurata ad Alghero nell’edizione 2014 (all’epoca a fare il bagno nelle acque del porto fu Sébastien Ogier e il team Volkswagen).
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing