Toyota Gazoo Racing entra nell’agone del Rally Italia Sardegna da leader del WRC, sia tra i costruttori che tra i piloti. Sébastien Ogier, tre volte vincitore di questo appuntamento (meglio di lui solo Sébastien Loeb) è leader della classifica con due punti di vantaggio sul compagno di squadra Elfyn Evans, reduce dalla vittoria al precedente Rally di Portogallo, mentre la squadra sta provando la fuga in vetta tra i Costruttori, con 37 punti su una Hyundai Motorsport che ha vinto le ultime tre edizioni del Rally Italia Sardegna.
Ogier: “Mi va bene correre in Sardegna da leader della classifica, anche se devo aprire le strade”
Ogier in particolare aprirà ancora una volta le strade come avvenuto in Portogallo, con tutte le difficoltà annesse quando si parla di sterrati da pulire quando si è apripista. Sulle strade lusitane in effetti ha fatto non poca fatica, cosa che poi gli ha impedito di non ottenere un risultato finale migliore di quel terzo posto a quasi un minuto e mezzo da Evans: ma, pur conscio del fatto che anche in Sardegna ci sarà da faticare, Ogier non lascia spazio a tatticismi per evitare di trovarsi in testa alla classifica e quindi aprire le strade i primi giorni, in virtù del suo status di leader. Come ha dichiarato su DirtFish di recente, il campionissimo ha un po’ cambiato l’atteggiamento un tempo critico contro questa regola del WRC che impone a chi è in vetta tra i piloti di dover fare da battistrada all’evento successivo. «Sinceramente sono contento di essere in testa al campionato: cerco sempre di prendere più punti possibili, e questo sarà l’obiettivo anche in Sardegna», ha spiegato il transalpino. «Il risultato in Portogallo è stato positivo, anche se non ero molto soddisfatto del nostro passo. Ma era la prima volta che guidavo con le nuove gomme su sterrato e, si spera, mentre continuiamo a capirle un po’ di più, vediamo anche di ottenere qualche prestazione più solida in questo prossimo evento».
Evans: “In Portogallo abbiamo fatto progressi con il set-up della Toyota Yaris WRC”
Fresco dal successo in Portogallo, Evans ha spiegato di aver fatto «buoni progressi con l’assetto della vettura e nella nostra comprensione delle gomme» durante il fine settimana lusitano. «Non sarà un weekend facile data la nostra posizione di partenza, e questo potrebbe essere più uno svantaggio rispetto a ottobre dello scorso anno se avremo condizioni calde e asciutte come previsto, ma daremo il nostro meglio in quanto sempre». Il gallese si riferisce alla scorsa edizione del Rally Italia Sardegna, svoltasi eccezionalmente in periodo autunnale e con condizioni e climi un po’ meno stressanti per le vetture e per le gomme (che allora erano ancora le Michelin: le Pirelli restano ancora un territorio da esplorare, e bisogna vedere se la fornitura in larga parte di Scorpion KX hard sarà la più adatta rispetto a quella in misura minore delle soft).
Rovanpera in cerca di riscatto
Kalle Rovanpera, invece, dovrà cercare di dare slancio ad una stagione in cui tra Rally di Croazia (ritiro nella prima PS) e Rally di Portogallo (piegato da prestazioni non all’altezza e da noie meccaniche alla Toyota Yaris WRC) sembra soffrire la pressione, dopo aver vissuto brevemente l’ebbrezza di essere leader della classifica in seguito all’Arctic Rally Finland. E tra l’altro, lo scorso anno, alla sua prima volta con la vettura al Rally Italia Sardegna, il risultato fu piuttosto deludente, tra problemi tecnici, fuori strada e un ritiro definitivo nella PS8. «Dopo il Portogallo spero davvero che possa essere un rally migliore in Sardegna. Le prove sono piuttosto impegnative e non sono sicuro che si adattino così bene al mio stile, anche se lì ho vinto nel WRC2 nel 2019. L’anno scorso è stato un evento piuttosto complicato per noi, ma voglio davvero migliorare e mostrare un po’ di ritmo migliore, e ho già studiato parecchio le prove nella mia preparazione. In Portogallo ho faticato molto al primo passaggio quando il grip era più basso, ma abbiamo sfruttato la domenica per testare alcuni assetti diversi per la Sardegna e speriamo di poter utilizzare quello che abbiamo imparato in quel frangente», ha spiegato Rovanpera. Non dimentichiamo poi un Takamoto Katsuta su una quarta Yaris WRC, e che sta crescendo molto in termini di costanza e di prestazioni, ottenendo uno splendido quarto posto assoluto in Portogallo.
“Punteremo ad ottenere più punti possibili”
«Abbiamo ottenuto un risultato fantastico in Portogallo – conclude il team principal Jari-Matti Latvala – e questo ci dà un buon feeling per un altro rally su terra, come quello in Sardegna. Dobbiamo anche essere realistici: Seb ed Elfyn saranno i primi due piloti sulla strada durante il primo giorno, e questo è di solito uno dei rally più difficili in termini di pulizia della strada, soprattutto ora che lo riaffrontiamo in estate. Ma abbiamo reagito bene da un inizio difficile in Portogallo e ancora una volta cercheremo di prendere più punti possibile in Sardegna. Sappiamo che sarà una grande sfida, ma questo è il senso dei rally». C’è da dire che in termini prestazionali le Hyundai i20 Coupé WRC sembrano un passo avanti rispetto alle Yaris WRC, ma ricordiamo che i rally si giocano anche con la scelta delle gomme, con l’affidabilità e con la freddezza dei piloti: e in linea molto generale Toyota Gazoo Racing sta dando prova di giocarsi meglio le proprie carte sotto questi aspetti.
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing