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WRC | Rally Italia Sardegna 2020, svelato il percorso (tra conferme e qualche ritocco)

Un Rally Italia Sardegna 2020 all’insegna dei punti fermi, dei ritorni e delle novità, senza però stravolgimenti: la diciassettesima edizione della prova valida anzitutto per il WRC come unica tappa in Italia è stata svelata all’inizio di questa settimana, dopo le anticipazioni degli scorsi mesi sulla doppia sede.

Già, perché dopo una serie di indiscrezioni e di tira e molla su quale città e quale lato della costa della Sardegna avrebbe ospitato il RIS 2020, alla fine si è optato per dividere l’evento tra Alghero, sede della gara dal 2014, ed Olbia, che ha accolto equipaggi e team iridati negli anni precedenti. In pratica viene ripresa una soluzione utilizzata una sola volta nel 2017, quando le due città – una sulla costa ovest, l’altra sulla costa est dell’isola – si spartirono il programma dell’evento, che comunque continuerà a dipanarsi negli sterrati della zona settentrionale della regione.

Rally Italia Sardegna 2020: la partenza da Olbia

Tra pochi mesi, ovvero dal 4 al 7 giugno, il Rally Italia Sardegna partirà quindi da Olbia, non prima però di aver espletato il consueto shakedown da Olmedo, in provincia di Alghero: 3,86 km con lo start dalla miniera di bauxite, da percorrere giovedì 4 dalle ore 9:01. Nello stesso giorno la carovana del RIS si dirigerà ad est, dove dalle 18:08 si disputerà la prima prova speciale dell’edizione 2020. Parliamo della Olbia-Cabu Abbas da 3,79 km, una superspeciale con tratti in asfalto (ovvero i 500 metri iniziali e finali) con partenza dal lungomare della città gallurese e un salto per esaltare il pubblico. Chiusura della prova al molo Brin, dove si troverà la Media Zone ed anche il Parco Chiuso notturno tra la casa municipale ed il Museo Archeologico.

Rally Italia Sardegna 2020: il weekend di gara

Venerdì 5 si comincia con la prima tappa, che da Olbia porterà gli equipaggi a percorrere quattro prove speciali da ripetere nel pomeriggio, per un totale di 121,78 km al netto dei trasferimenti. Si parte con la Tempio Pausania da 10,92 km che torna nel Rally Italia Sardegna a quindici anni dalla sua ultima apparizione, poi si prosegue con la Erula-Tula da 22,41 km, la Castelsardo da 14,72 km ed infine la Monte Baranta che presenta poco meno di tre chilometri in più rispetto allo scorso anno, arrivando a quota 12,84.

Nella seconda tappa sarà la volta di altre sette prove speciali: parliamo del giorno più lungo con ben 141,16 km di gara ed alcuni classici del RIS, come la Coiluna-Loelle da 15 km tondi, la Monti di Alà da 26,85 km e l’intramontabile prova monstre di Monte Lerno, 28,03 km. Queste PS verranno ripetute nel pomeriggio, che si chiuderà con il catino della Ittiri Arena da 1,40 km (nelle ultime edizioni speciale di apertura).

Infine, il programma si chiude domenica 7 con le ultime quattro prove per 41,90 km di competizione. Anche qui le conferme della Cala Flumini (14,06 km) e della panoramica Sassari-Argentiera (6,89 km), entrambe da ripetere due volte e con l’ultima che rappresenterà nel suo secondo giro la Power Stage in diretta tv, a partire dalle ore 12:18. In totale avremo quindi venti prove speciali per 308,63 km di gara.

Rally Italia Sardegna 2020: la logistica e la validità

Al di là del trasferimento (o meglio, ritorno) ad Olbia, la logistica non cambia molto nel RIS 2020: Alghero ospiterà nel complesso de Lu Qualté, in pieno centro, gli uffici del rally, la direzione di gara e la sala stampa, mentre a pochi metri sarà ancora una volta allestito al porto, sulle caratteristiche ramblas, il parco assistenza. Nella stessa area si terranno le premiazioni finali, preservando l’ormai tradizionale tuffo dei vincitori nelle acque del porto.

Il Rally Italia Sardegna 2020 avrà validità per il campionato WRC e i format cadetti del WRC2 (per team ufficiali) e WRC3 (dei privati). Quest’anno inoltre la gara avrà valenza anche per il Junior WRC, mentre per il secondo anno dal loro ritorno nell’evento è stata confermata la validità per il Campionato Italiano Rally, compreso il Terra, il CIR Junior e l’ingresso da quest’anno anche del Due Ruote Motrici, sempre per il Tricolore. Ricordiamo che per la prima competizione il format sarà quello di Gara 1 e 2 (con coefficiente di 0,75 per ciascuna), mentre i terraioli disputeranno solo la prima manche. Novità del 2020 la possibilità per i Tricolori (ma non quelli in gara nel CIRT) di iscriversi nel WRC3, evitando di partire in coda a tutte le altre categorie in gara come è invece avvenuto nella scorsa stagione.

Luca Santoro:
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