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WRC | Rally di Germania 2020 ormai cancellato. Ancora una volta, che ne sarà di questa stagione?

Ne avevamo parlato qualche giorno fa, tra le prime testate a riportare l’indiscrezione giunta da fonti estere, e sembra proprio l’ufficialità sarà imminente: parliamo della cancellazione del Rally di Germania 2020.

Un altro evento WRC 2020 cancellato

L’evento previsto il prossimo 15-18 ottobre non s’ha da fare per quest’anno: nonostante le ipotizzate, anzi quasi certe, modifiche al programma di gara da svolgersi esclusivamente sui tracciati della base militare di Baumholder in un weekend molto concentrato, il round tedesco del WRC per quest’anno salta, diventando così l’ottavo appuntamento del 2020 a gettare la spugna dopo Argentina, Portogallo, Kenya, Finlandia, Nuova Zelanda, Galles e recentemente Giappone, sostituito quest’ultimo dal Belgio. E tra l’altro nella bozza del calendario del 2021 manca proprio la Germania. Così, dopo aver saltato solo l’edizione del 2009, la gara teutonica per la prima volta dal 2002 (da quando è entrata nel WRC) rischia di non avere più quella continuità di presenze nel Mondiale Rally.

I motivi della cancellazione del Rally di Germania 2020

Così ha dichiarato il massimo responsabile di ADAC Motorsport, organizzatori dell’evento, Thomas Voss: «Nelle ultime settimane abbiamo lavorato bene e in modo costruttivo con il Ministero dell’Interno del Saarland [Land dove si disputa la gara, ndr], le autorità locali e la Bundeswehr [forze armate tedesche] di stanza a Baumholder. Purtroppo però i requisiti ufficiali non ci consentono di effettuare il rally». Spiega infatti Voss: «Sempre secondo le normative della Renania-Palatinato, è consentito l’ingresso nell’area del rally a un massimo di 350 persone a determinate condizioni. Questo numero di persone è coraggioso, e poiché i partecipanti sono già inclusi nel calcolo, non è possibile svolgere un round di campionato del mondo. Inoltre, l’area di Baumholder ha un perimetro di circa 80 km. Come organizzatore, non è possibile garantire che il sito sia protetto in modo tale che le persone non accedano in maniera non autorizzata e quindi violino le normative ufficiali».

Che ne sarà del WRC 2020?

Dal momento che la notizia è praticamente ufficiale, bisogna vedere adesso quale sarà la sorte della seconda metà di stagione del WRC, nel senso: con un evento in meno resterebbero Estonia, in partenza il 4-6 settembre, Turchia, Italia e Belgio. Considerato che non sembra sicurissimo un nuovo ingresso come la Croazia, evento di riserva assieme al Belgio ma pure lei alle prese con una riaccensione dei contagi del Covid (per non parlare delle restrizioni di viaggio), che succederà? Qualche gara verrà anticipata, come si vociferava del Rally Italia Sardegna per cui è spuntata la voce di uno spostamento all’indietro di due settimane, magari al posto della Germania? E soprattutto, con sette appuntamenti totali per il 2020, dobbiamo considerare ancora degni di validità i titoli WRC? Nei prossimi giorni ne sapremo di più, a partire da domani, con la presentazione a mezzogiorno proprio del Rally Italia Sardegna 2020 dove – pare – ci potrà essere l’eventuale ufficializzazione della nuova data.

Luca Santoro:
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