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WRC | Rally Estonia, la soddisfazione di Tanak e i dubbi di Makinen

La conferma del Rally Estonia nel WRC 2020 – e probabilmente anche nell’attuale Junior WRC – segna l’ingresso del Paese baltico nel campionato mondiale, cosa che rende giustizia alla popolarità in ascesa della disciplina nella nazione che ha dato i natali ad Ott Tanak. Ed è proprio il campione iridato nel 2019 ad aver contribuito ulteriormente alla popolarità dei rally presso il suo popolo.

Rally Estonia 2020, il commento di Ott Tanak

«Per alcuni anni, con tutti i fan estoni che sono venuti ad assistere a gare come la Finlandia, ci si è sentiti sicuramente vicini a casa laggiù, considerando il tempo per arrivarci, ma in realtà non c’è posto come casa», ha commentato su DirtFish il pilota Hyundai Motorsport, che considera il poter correre un round WRC in Estonia «qualcosa di speciale». «Sono sicuro che il supporto dei fan in casa mi darà un po’ di spinta in più – ha poi proseguito Tanak analizzando ciò che lo aspetta nell’evento del prossimo 3-6 settembre –  ma a quel livello nulla viene facile e in realtà ci sono molti piloti che hanno corso qui, quindi dobbiamo comunque fare del nostro meglio. Allo stesso tempo, sappiamo che sarà un rally veloce e sappiamo anche che abbiamo un po’ di lavoro da fare nel team per questo tipo di evento. Ogni membro della squadra ha lavorato duramente per darci gli strumenti migliori per lottare e credo che abbiano fatto un buon lavoro». Ricordiamo che l’estone riprenderà la sua stagione 2020 con l’allenamento al Viru Rally, altra gara di casa che si disputa questo weekend e nella quale il pilota Hyundai non partecipava da ben sette anni.

Rivelato il budget totale del Rally Estonia 2020

Intanto, arriva qualche retroscena sull’accordo che ha portato l’Estonia ad entrare nel WRC. Da quanto riporta il sito Delfi, con sede proprio nel Paese baltico, il Governo nazionale ha messo sul tavolo 2,5 milioni di euro (il primo ministro Jüri Ratas è un sostenitore convinto del rally). Urmo Aava, a capo degli organizzatori dell’evento, ha confermato un extra contributo sempre dallo Stato di 1,5 milioni di euro in più rispetto ai finanziamenti precedenti, portando così il neoround del WRC ad avere un budget totale di 3,5 milioni di  euro. Sempre Aava ha anche rivelato che sono in fase di negoziazione le trattative per avere un title sponsor per l’evento. 

Ma Makinen avrebbe preferito la Lettonia

Un dispiegamento di risorse notevole per la gara nelle zone di Tartu ed Otepää, che dimostra quanto il Paese baltico creda non solo nella presenza nel calendario del WRC di quest’anno, ma anche nell’ingresso in pianta stabile nel Mondiale. Se per il 2021 i margini sono stretti – ma tutto dipenderà anche dal successo della gara di quest’anno – è possibile che nel futuro gli sterrati dell’Estonia possano diventare un appuntamento fisso del campionato. C’è però qualcuno che ha un po’ storto il naso riguardo l’ingresso dell’Estonia nel WRC, come Tommi Mäkinen. Il team principal di Toyota Gazoo Racing infatti avrebbe preferito l’introduzione del Rally Liepāja, evento ERC in Lettonia. Poi le trattative si sono arenate, spalancando ulteriormente la strada all’Estonia.

Per l’ex pilota finnico si tratta di una questione di equità: «Speravamo che la gara lettone sarebbe entrata nel Mondiale», ha dichiarato ai microfoni di Rallit.fi. «Si sarebbe trattata di una nuova zona per tutti gli equipaggi», spiega. Per dire, Tanak ha vinto al Rally Estonia nelle due edizioni precedenti, guidando proprio la Toyota Yaris WRC quando era ancora parte della squadra di Mäkinen. Sempre per una ragione di bilanciamento competitivo, quest’ultimo tifa per l’ingresso della Croazia nel WRC 2020, Paese che assieme al Belgio (con l’Ypres Rally) è in predicato per un eventuale inserimento nel calendario di quest’anno qualora ci fossero le condizioni adatte (legate perlopiù al Rally di Turchia: se venisse anticipato o cancellato, subentrerebbe uno di questi due round di riserva). 

«Se dovessi scegliere tra il rally della Croazia e quello di Ypres, preferirei vedere la Croazia nel WRC», ha commentato il team principal, spiegando: «Sarebbe un nuovo Paese interessante e ritengo che possa essere anche una buona competizione». Ma soprattutto, si eviterebbe l’evento di casa del belga Thierry Neuville: «Estonia e Belgio sono i rally di casa degli equipaggi Hyundai», sintetizza alla fine Mäkinen.

Luca Santoro:
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