“Ovviamente sono molto dispiaciuto, ma queste cose possono succedere e dobbiamo andare avanti. Il team ha già fatto tanto per me, quindi non sono arrabbiato con i ragazzi. E’ solo un peccato”.
Appare tranquillo Mikko Hirvonen all’indomani della squalifica della sua Citroen DS3 WRC al termine del Rally del Portogallo da lui stesso vinto. La vettura del pilota finlandese presentava una frizione non omologata e una girante del turbo sovradimensionata: quanto basta per convincere la direzione di gara a squalificarlo e a consegnare il successo a Mads Ostberg.
Balzato in vetta alla classifica del Mondiale al termine della corsa, la decisione gli ha tolto i punti guadagnati e, di conseguenza, ha restituito la leadership del campionato a Sebastian Loeb.
“Avevamo completato un ottimo weekend, portando a casa dei punti pesanti. Come ho già detto, però, queste cose possono capitare – ha proseguito Hirvonen – e ora è toccato a noi. Ci servirà ad essere più attenti in futuro e cominciare a guardare avanti”.
La Citroen, che aveva deciso di fare ricorso contro la squalifica, alla fine ha deciso di non presentare appello alla FIA.
“Per quanto riguarda la frizione, il nostro fornitore ci ha inviato una lettera di scuse riconoscendo l’esistenza di pezzi diversi da quelli presenti nella documentazione di omologazione. Questa lettera dimostra che non abbiamo agito con l’imbroglio – ha dichiarato il team manager della Casa francese, Yves Matton -. Oltre alla frizione, è stata rilevata un’anomalia riguardante la turbina, ma l’unico fornitore di turbine per i costruttori impegnati nel Mondiale Rally ci ha assicurato che il problema dipendeva dall’usura. Accettiamo la sanzione e siamo pronti a garantire che in futuro non si ripeteranno eventi del genere”, ha concluso.