Kalle Rovanpera ha conquistato una meritata e sudatissima vittoria al Rally di Croazia, terzo appuntamento del WRC 2022 e primo dell’anno su asfalto. Il finlandese di Toyota Gazoo Racing ha ottenuto il suo secondo successo di fila in questa stagione dopo il trionfo del Rally di Svezia, mantenendo così la leadership del campionato e scacciando i fantasmi che esattamente un anno fa lo portarono a ritirarsi nella PS1 dello stesso rally, e dove tra l’altro si presentava anche lì da detentore della vetta della classifica.
Il duello tra Rovanpera e Tanak
Rovanpera ha dominato per la stragrande maggioranza del tempo un evento caratterizzato da asfalti di vario tipo, resi impervi dalla pioggia a raffica e da forature a iosa che hanno colpito molti suoi colleghi ed anche lui medesimo (nella tappa iniziale di venerdì). Ma l’ultima giornata di questo durissimo Rally di Croazia, forse più tosto di quanto preventivabile nella storia molto giovane di questo evento (siamo solo alla seconda volta nel WRC, per dire), ha riservato altri botti: Rovanpera arrivava con una leadership di 19,9 secondi su Ott Tanak di Hyundai Motorsport, e per quanto tosta poteva essere doveva “semplicemente” amministrare e controllare il proprio vantaggio.
Vantaggio che è salito a quota 31,2 secondi dopo la PS17 di 17 Trakošćan – Vrbno 1 da 13,15 km, la prima di oggi, per poi assestarsi a 28,4 secondi nella prova successiva, la PS18 di Zagorska Sela – Kumrovec 1 da 14,09 km; ma è nella penultima frazione, la PS19 di Trakošćan – Vrbno 2 che avviene la svolta, agevolata dall’improvvisa ed intensa pioggia che ha sorpreso gli equipaggi.
Per la prima volta da quando è iniziato il rally, Rovanpera perde infatti la testa (della classifica) scendendo al secondo posto con 1,4 secondi di distacco da Tanak, che ha avuto dalla sua parte la scelta delle gomme Pirelli Cinturato da condizione bagnate. Il tempo è stato da questo punto di vista clemente con l’estone di Hyundai, che sul finale ha raccolto i dividendi di questa opzione in termini di pneumatici che pareva azzardata. Rovanpera invece ha subito gli effetti negativi delle gomme hard, non esattamente adatte agli asfalti fradici.
Nella Power Stage di Zagorska Sela – Kumrovec 2 il giovane pilota ha invece spinto i motori a tutta forza della propria Toyota GR Yaris Rally1, conquistando il miglior tempo (e quindi cinque punti bonus per la sua classifica) e riprendendosi assieme al copilota Jonne Halttunen la vetta della corsa: «Ero certo che non avremmo potuto essere così veloci con queste gomme, ma è fantastico», ha dichiarato il finlandese a fine gara. «Abbiamo spinto molto e penso che ci meritiamo questo successo. Di sicuro, è stata la vittoria più dura della mia carriera».
Hyundai sul podio con Tanak e Neuville
Onore al merito a Tanak, sulla piazza d’onore sia della Power Stage che del Rally di Croazia con 4,3 secondi di ritardo, dopo aver accarezzato la prima vittoria dall’Arctic Rally Finland dello scorso anno. Ma un tale risultato è una medaglia da appuntare al petto per l’estone che con la i20 non ha avuto mai un grosso feeling su asfalto, ed invece questa volta Hyundai Motorsport ha dato prova che le indiscrezioni sulle migliorie all’auto per questo tipo di condizione erano fondate. Certo, come ha riconosciuto lo stesso Tanak, questo successo si basa principalmente «su decisioni intelligenti [con la vettura] e sulla scelta delle gomme», ma intanto la casa coreana festeggia il secondo podio di fila dopo la Svezia e la prima doppietta di questa stagione, grazie all’altro capitano della squadra, finito terzo a due minuti e 20 dalla vetta.
Thierry Neuville, appunto, è stato protagonista nel bene e nel male di questo Rally di Croazia. Inizialmente in lotta per la vittoria (secondo nella prima giornata dietro a Rovanpera), nel trasferimento verso il parco assistenza di metà tappa di venerdì il belga accusa un problema all’alternatore della propria Hyundai i20 N Rally1, costringendolo a spingere per ottocento metri la vettura assieme al navigatore Martijn Wydaeghe, arrivando stremati in ritardo al controllo orario e beccandosi quaranta secondi di penalità, più un altro minuto e una multa per aver infranto i limiti di velocità nelle strade pubbliche.
Sbarrata la strada per il successo, per Neuville non era rimasto altro che lottare per conquistare il podio, in particolare contro Craig Breen, sempre molto vicino a lui in classifica. La svolta nella PS18, in cui il belga di Hyundai recupera al rivale di M-Sport i 4,5 secondi di ritardo salendo così al terzo posto, e relegando l’irlandese al quarto. Posizioni confermate dopo l’ultima prova, la Power Stage che ha visto Neuville prendersi il secondo podio di fila dopo la Svezia. Il belga inoltre si conferma nella classifica piloti alle spalle di Rovanpera.
Altro rally deludente per M-Sport
Breen, quarto finale e terzo nella classifica di campionato, invece ha ottenuto il miglior risultato di una spedizione che per M-Sport è stata piuttosto deludente: Gus Greensmith, che prima della Croazia era quello meglio piazzato nella classifica del WRC, stava lottando per la top 5 nella giornata iniziale di venerdì quando una serie di forature lo ha costretto al ritiro momentaneo, ripartendo il giorno dopo per assicurarsi un posto tra i primi 15; molto peggio è andata, ancora una volta – la terza di fila su tre gare del WRC 2022 affrontate – ad Adrien Fourmaux, andato subito fuori strada nella PS3 dove è piombato nel cortile di una villetta, e quindi costretto al ritiro definitivo per i danni subiti alla Puma.
Altro nome che si è distinto nel bene e nel male è Pierre-Louis Loubet, al debutto stagionale nel WRC nelle vesti di pilota di M-Sport. La sua prima volta con la Ford Puma Rally1 è partita con il piede sbagliato nella tappa di venerdì a causa di qualche foratura di troppo, tale da costringerlo al ritiro non avendo più ruote di scorta utili a disposizione. Sembravano essere tornati i demoni del recente passato, con il disastroso biennio del francese con Hyundai Motorsport e la i20 Coupé WRC di 2C-Competition, ma il giorno dopo Loubet è tornato in gara mettendo a segno non pochi tempi interessanti, dando prova di un feeling totale con la Puma: si staglia in particolare il terzo miglior riscontro cronometrico nella PS12, mentre sul finale ha preferito saggiamente tirare i remi in barca ed evitare di assumersi rischi inutili che gli avrebbero impedito di chiudere la gara. M-Sport comunque mantiene il secondo posto nella classifica Costruttori, a 42 punti dai leader Toyota Gazoo Racing.
Evans quinto, Lappi fuori dalla top ten
Nella top ten finale, dopo il podio e il quarto posto di Breen, troviamo Elfyn Evans quinto dopo aver pagato anch’egli delle forature nel primo giorno e aver disputato un rally in quella costante medietà di risultati che rappresenta uno dei suoi marchi di fabbrica; il suo compagno di squadra in Toyota Esapekka Lappi danneggia invece la ruota anteriore destra nella primissima prova speciale, cosa che lo ha costretto al ritiro. Rientrato in gara il giorno successivo, ha capitalizzato il fatto di dover partire per primo sulla strada (il venerdì precedente toccava invece all’altro Toyota Rovanpera, in virtù del suo status di leader di classifica) portandosi a casa quattro PS compresa una la domenica, giornata dove però commette una sbavatura provocando un piccolo danno alla propria GR Yaris Rally1.
Rossel vince nel WRC2
Tornando alla top 10 finale, sesto posto per Takamoto Katsuta, ultimo rappresentante di Toyota in classifica, mentre al settimo troviamo il vincitore nel WRC2 Yohan Rossel, su Citroen C3 Rally2, con un minuto di vantaggio su Kajetan Kajetanowicz (Skoda Fabia Rally2 Evo). A proposito di WRC2, da notare l’ottimo risultato raccolto da Chris Ingram, quinto finale ed undicesimo assoluto, nella penultima prova speciale, con il pilota di Toksport WRT sulla Fabia Rally2 Evo (condivisa con il nuovo copilota Craig Drew) autore del terzo miglior tempo, a 18,5 secondi da quello ottenuto da Tanak (da mettere in conto anche il fatto che nella PS19 i piloti ufficiali sulle Rally1 hanno preferito un approccio cauto sul bagnato, per non mandare all’aria il risultato finale da giocarsi nella Power Stage conclusiva).
Rally di Croazia 2022, classifica finale
POS. | PILOTA | VETTURA | TEMPO / DISTACCO | |||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2:48:21.5 | |||||||
2 | +4.3 | |||||||
3 | +2:21.0 | |||||||
4 | +3:07.3 | |||||||
5 | +3:46.0 | |||||||
6 | +8:08.5 | |||||||
7 | +10:01.0 | |||||||
8 | +11:01.2 | |||||||
9 | +11:11.9 | |||||||
10 | +11:48.5 |
WRC 2022, classifiche aggiornate
–Costruttori
POS. | TEAM | PUNTI | |
1. | Toyota Gazoo Racing World Rally Team | 129 | |
2. | M-Sport Ford World Rally Team | 87 | |
3. | Hyundai Shell Mobis World Rally Team | 65 | |
4. | Toyota Gazoo Racing NG | 32 |
-Piloti:
POS. | PILOTA | PUNTI | |
1. | Kalle Rovanperä | 76 | |
2. | Thierry Neuville | 47 | |
3. | Craig Breen | 30 | |
4. | Sébastien Loeb | 27 | |
5. | Ott Tänak | 27 | |
6. | Takamoto Katsuta | 26 |
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing