Ancora un cambio di fronte al Rally di Australia, ultimo atto del WRC: la seconda giornata ha riportato in vetta alla classifica assoluta Ott Tanak, che non intende arrendersi e fare tutto il possibile non solo per assicurare a Toyota la leadership mondiale tra i costruttori, ma per regalarsi anche il titolo iridato tra i piloti. Ma Sébastien Ogier continua ad occupare una posizione in classifica che tiene al momento al sicuro le sue chance di ottenere il sesto sigillo mondiale. Ancora problemi invece per Thierry Neuville.
Il ritorno di Ott Tanak
Quindi, Ott Tanak tiene duro e non si lascia scoraggiare dal risultato di ieri (alla fine della giornata si trovava al quinto posto), discreto ma non sufficiente per coronare i sogni di gloria cullati nella seconda metà della stagione. L’estone comanda alla fine della seconda tappa con 21,9 secondi sul compagno di squadra Jari-Matti Latvala, secondo (anche se la giornata è iniziata con la leadership del finlandese, ma anche l’estone non è stato da meno portandosi a casa ben sei scratch) nonché dimostrazione del fatto che le Yaris WRC stanno dando il loro meglio e che Toyota sta lavorando al meglio per portarsi a casa il suo primo titolo costruttori, in appena due anni di partecipazione al Mondiale Rally. Tanak, a sua volta, deve sperare di mantenere il primo posto anche domani e conquistare il massimo dei punti nella Power Stage che chiuderà il programma del Rally d’Australia: solo così le sue possibilità di diventare campione del mondo potrebbero essere un po’ più consistenti, a patto che i suoi rivali in questa lotta peggiorino le loro posizioni nella assoluta.
Una scalata, quella dell’estone, irresistibile in questa seconda giornata, cominciata già nella PS10 della Welshs Creek invertita, salendo al secondo posto in quella successiva sempre dietro a Latvala per poi issarsi al comando nella ripetizione della Welshs Creek.
Ogier mantiene le sue chance iridate, Neuville no
Tuttavia Sébastien Ogier mantiene il punto della situazione. Il francese su Ford Fiesta WRC chiude la giornata al sesto posto, conservando un buon margine per il suo sesto titolo iridato. Il pilota di M-Sport si è limitato a controllare più che ad attaccare e correre così rischi inutili: la sua proverbiale freddezza lo sta aiutando a realizzare l’impresa di una nuova corona mondiale, mentre l’altro rivale per il titolo Thierry Neuville continua a sudare freddo.
Il belga sulla Hyundai i20 WRC risale sì di due posizioni rispetto a ieri, piazzandosi alla fine ottavo, ma non è riuscito a far meglio, anche per via del fatto che gli è toccato spazzare le strade dalla ghiaia spessa e che non garantiva certo un buon grip (e la pioggia tanto attesa e tanto annunciata, che avrebbe reso la situazione più comoda, non è ancora arrivata e chissà se arriverà). Neuville infatti è partito oggi secondo, e la cosa non lo ha certo aiutato, anzi. Continuando di questo passo le sue speranze di conquista della prima corona mondiale rischiano di naufragare, visto che da contendente principale si ritrova nel ruolo di outsider rispetto ad Ogier e Tanak. In ogni caso il belga non si perde d’animo: conscio di non poter fare meglio in questa giornata, come ha dichiarato, si è detto comunque fiducioso nonostante la situazione difficile, confidando nella tappa di domani.
Le altre posizioni e i problemi in Citroen
Terzo posto per Hayden Paddon, che porta a casa due scratch e fa un bel balzo in classifica. Il pilota Hyundai in cerca di conferme per il prossimo anno si trova attualmente a 4,4 secondi da Latvala e 20,3 dal quarto posto occupato dal povero Mads Ostberg, incapace di difendere la sua leadership ottenuta ieri dall’assalto Toyota. Il norvegese lamenta qualche problema di bilanciamento della sua Citroen C3 WRC, che rispetto a ieri pareva la carrozza trasformatasi in zucca: ne sa qualcosa il compagno di squadra Craig Breen, il quale rompe pure la sospensione nella PS 11 e perde parecchio tempo (più di 5 minuti!), nonostante la vettura sia stata riparata in tempo per rimetterlo su strada. Morale: dal secondo posto occupato ieri lo sfortunato irlandese scivola al decimo, facendo un involontario regalo a Neuville che risale così in classifica.
Quinto posto per Esapekka Lappi, sesto come abbiamo detto Ogier e settimo per lo stopper a sua disposizione, ovvero il compagno di squadra Elfyn Evans, che mantiene a distanza Neuville dal suo capitano (tra il belga e il francese corrono poco più di 50 secondi). Nono posto per Teemu Suninen.
Una nota a margine: dopo l’intrusione di un trattore che avrebbe potuto trasformare in dramma la gara di Andreas Mikkelsen, anche nella seconda giornata gli equipaggi Hyundai hanno avuto a che fare con un fatto assurdo che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia (e che getta una nuova ombra sui criteri di sicurezza al Rally d’Australia). Neuville infatti, durante la prova di Welsh Creek, ha sfiorato con la sua vettura (che procedeva ad una velocità che potete immaginare) due para-tifosi (per non chiamarli deficienti) sdraiati a bordo strada per cercare di immortalare con i loro smartphone il momento. Ora, sappiamo come la FIA abbia imposto nel corso degli anni dei rigidissimi paletti riguardo la sicurezza del pubblico durante gli eventi WRC, secondo norme applicate in maniera pedissequa dagli organizzatori, come è giusto che sia. In due giorni invece abbiamo visto come in Australia ci siano state delle falle inammissibili che avrebbero potuto mettere a rischio delle vite umane: non certo un bello spot per l’ultima prova del Mondiale.
Domani gran finale non solo del Rally Australia ma di tutta la stagione WRC 2018, con gli ultimi 83,96 km di quest’anno e i verdetti definitivi: qui la nostra guida con il programma completo e gli orari italiani.
Rally Australia 2018, seconda giornata: la top ten
POS | # | PILOTA | TEMPO | DIFF. PREC. | DIFF. PRIMO |
1. | 8 | 2:07:52.0 | |||
2. | 7 | 2:08:13.9 | +21.9 | +21.9 | |
3. | 6 | 2:08:18.3 | +4.4 | +26.3 | |
4. | 10 | 2:08:38.6 | +20.3 | +46.6 | |
5. | 9 | 2:08:42.4 | +3.8 | +50.4 | |
6. | 1 | 2:09:36.8 | +54.4 | +1:44.8 | |
7. | 2 | 2:09:56.6 | +19.8 | +2:04.6 | |
8. | 5 | 2:10:27.2 | +30.6 | +2:35.2 | |
9. | 3 | 2:10:41.0 | +13.8 | +2:49.0 | |
10. | 11 | 2:14:18.8 | +3:37.8 | +6:26.8 |