Dalla vecchia Europa il Mondiale Rally si sposta in America Latina, dove si disputerà nel weekend il quinto appuntamento stagionale del WRC 2019, il Rally Argentina (e all’incirca due settimane dopo toccherà al Cile). Dal 25 al 28 aprile gli equipaggi affronteranno il secondo round dell’anno su sterrato dopo il Messico: vediamo nel dettaglio cosa li aspetta.
Breve storia del Rally Argentina
Il Rally Argentina muove i suoi primi passi nei primissimi anni Ottanta, avendo come location inizialmente la provincia di Tucumàn, nella zona nordoccidentale del Paese (allora si chiamava Rally Codasur). Nel 1982 lo stop dovuto alla guerra che vide contrapposto il Regno Unito all’Argentina per il predominio delle isole Falkland (o Malvinas), conclusa poi con il trionfo militare e politico dell’amministrazione Thatcher.
Si riprende nel 1983 ma in una nuova location, quella fornita da Bariloche, ovvero nella regione della Patagonia: i paesaggi arcadici e mozzafiato della Svizzera argentina cedettero poi il passo l’anno successivo al dipartimento di Calamuchita, nuovo fulcro del rally, in provincia di Cordoba, che tale rimase praticamente sino ad oggi (se si esclude un fugace ritorno a Tucumàn nel 1992). Quasi sempre presente nel WRC, a parte il 2010 quando passò all’Intercontinental Rally Challenge, il Rally Argentina nella sua storia ha conosciuto anche dei divertissement come la prova speciale disputata nel 2007 nel Monumental, lo stadio del River Plate a Buenos Aires.
Le caratteristiche del Rally Argentina
Come detto il Rally Argentina si corre su sterrato, su fondi aspri e “rocciosi” (come nella zona montuosa di Traslasierra) e meno aspri se non infangati, a volte con consistenza sabbiosa, oltre a tratti da guadare nei fiumi del posto, che in caso di pioggia possono diventare più profondi ed insidiosi.
Climaticamente questa zona del Pianeta entra in una fase tardo estiva, praticamente quasi autunnale, con la possibilità di banchi di nebbia: una insidia in più assieme a quella logica portata dai secondi passaggi sulle speciali, che rendono il fondo solcato dalle gomme (che dovranno essere sia morbide che dure a seconda dell’evenienza) meno compatto ed aderente.
Rally Argentina 2019: il programma
Poche le novità che riguardano l’edizione 2019 del Rally Argentina, che si correrà ancora una volta tra le Sierras di Cordoba, in un’area ad est e a sud della cittadina. Il parco assistenza è posizionato a Villa Carlos Paz, a 30 minuti da Cordoba e distante 700 km da Buenos Aires: la stessa località farà da teatro per lo shakedown di giovedì 25 e la super speciale da 1,90 km che aprirà la competizione la sera stessa.
Venerdì 26 il programma prevede sette PS per un totale di 145,92 km di velocità (il 42% del percorso competitivo completo), composte a loro volta da tre speciali da ripetere nel pomeriggio, intervallate dalla PS5 di Parque Tematico 1 da 6,04 km che, come suggerisce il nome, è ambientata nel circuito di un parco a tema di Villa Carlos Paz, già prima prova speciale dell’Argentina nel 2011 e 2014. Siamo nella valle di Calamuchita, su percorsi prettamente sabbiosi e veloci, mentre il giorno dopo altre sette speciali con un format simile: tre PS da ripetere il pomeriggio e l’intermezzo del Parque Tematico 2. Qui entriamo nella zona di Punilla, spingendoci verso un’area a nord ovest di Cordoba, mentre il chilometraggio totale è simile a quello di venerdì, soltanto un chilometro (circa) più lungo.
Domenica 28 si chiude sui tracciati più aspri e rocciosi della zona montuosa di Traslasierra, una vallata circondata da montagne, aree boschive e molti fiumi: qui gli equipaggi affronteranno le ultime tre speciali, tra cui le iconiche Copina – El Còndor (che si inerpica su una altitudine che supera i 2.100 metri, percorsi in salita per la prima volta l’anno scorso, e il cui secondo giro rappresenterà la Power Stage di chiusura del rally) e la Mina Clavero – Giulio Cesare, in uno scenario brullo, roccioso ed aspro ma sconfinato e di sicuro effetto.
In sostanza, le poche novità di cui parlavamo poc’anzi riguardano le prove di sabato nella Cuchilla Nevada, ovvero le PS10-14 e le PS11-15 di Mataderos (allungata nel chilometraggio) e di Characato (accorciata di circa 7 km). Inoltre la Giulio Cesare quest’anno sarà da percorrere nel senso inverso rispetto alla scorsa edizione.
In totale il Rally Argentina 2019 prevederà 18 prove speciali per un percorso competitivo lungo 347,50 km. Questo il programma con gli orari italiani:
-Giovedì 25 Aprile:
15:00 – 18:30 – Shakedown (Villa Carlos Paz – Cabalango) 4,25 km
00:08 – SSS 1 Villa Carlos Paz 1,90 km
-Venerdì 26 Aprile:
11:25 – Service A (Carlos Paz)
13:08 – SS 2 Las Bajadas – Villa del Dique 1 16,65 km
13:55 – SS 3 Amboy – Yacanto 1 29,85 km
15:08 – SS 4 Santa Rosa – San Agustin 1 23,44 km
17:03 – SSS 5 Parque Tematico 1 6,04 km
17:43 – Service B (Carlos Paz)
19:51 – SS 6 Las Bajadas – Villa del Dique 2 16,65 km
20:38 – SS 7 Amboy – Yacanto 2 29,85 km
21:51 – SS 8 Santa Rosa – San Agustin 2 23,44 km
23:41 – Service C (Carlos Paz)
-Sabato 27 Aprile: 11:57 – Service D (Carlos Paz)
12:47 – SS 9 Tanti – Mataderos 1 13,92 km
13:38 – SS 10 Mataderos – Cuchilla Nevada 1 22, 67km
14:25 – SS 11 Chuchilla Nevada – Characato 1 33,65 km
16:26 – SSS 12 Parque Tematico 2 6,04 km
17:02 – Service E (Carlos Paz)
18:17 – SS 13 Tanti – Mataderos 2 13,92 km
19:08 – SS 14 Mataderos – Cuchilla Nevada 2 22,67 km
19:55 – SS 15 Chuchilla Nevada – Characato 2 33,65 km
22:05 – Service F (Carlos Paz)
-Domenica 28 Aprile: 12:45 – Service G (Carlos Paz)
14:08 – SS 16 Copina – El Cóndor 1 16,43 km
15:31 – SS 17 Mina Clavero – Giulio Cesare 20,30 km
17:18 – SS 18 Copina – El Cóndor 2 [Power Stage] 16,43 km
19:01 – Service H (Carlos Paz)
Rally Argentina 2019: come vederlo in tv e streaming
Come di consueto, anche il Rally Argentina sarà visibile con gli highlights e le speciali live (tra cui la decisiva Power Stage) su DAZN, la piattaforma streaming che detiene i diritti del WRC. Non solo: sul web il quinto round del Mondiale sarà trasmesso (sempre con highlights e dirette selezionate) su Red Bull Tv e, a pagamento (ma con molti contenuti extra ed esclusivi), sul canale ufficiale WRC + All Live.
Il punto sul campionato e gli iscritti al Rally Argentina 2019
Sussiste un sostanziale equilibrio tra le forze in lotta per il WRC, vale a dire che dopo i primi quattro appuntamenti dell’anno tre costruttori sono rinchiusi in classifica in un intervallo di 16 punti. Parliamo di Hyundai Motorsport, Citroen Total WRT e Toyota Gazoo Racing, citati in rigoroso ordine di posizioni.
In questo avvio di stagione abbiamo visto un rimpallo in vetta tra la scuderia di Alzenau e i vincitori del WRC 2018 tra i costruttori, con Citroen sempre agganciata al convoglio; più defilata la posizione di M-Sport, distante 28 punti dal podio: ma questo per via di un avvio di campionato piuttosto stentato per il team di Richard Millener, che dopo aver salutato Sébastien Ogier ha dovuto ricostruirsi una nuova identità di squadra.
Hyundai Motorsport ha rialzato la testa al precedente Tour De Corse, vincendo quasi a sorpresa con un Thierry Neuville bravo a cogliere l’opportunità giusta dopo il forfait del rivale Elfyn Evans, che stava conducendo in testa sino a quando ha dissipato il vantaggio nell’ultima speciale. Ora sia il belga che la scuderia di Alzenau sono in testa nelle classifiche, rispettivamente con 2 punti di vantaggio (su Sébastien Ogier) in quella piloti e dodici lunghezze (su Citroen) in quella costruttori.
Toyota invece, dopo gli ottimi risultati tra la Svezia e il Messico, perde un po’ di terreno scivolando al terzo posto: tra queste tre la migliore performance nella precedente (e sino ad ora unica) prova del Mondiale 2019 su sterrato è di Citroen, con la vittoria di Ogier (ma attenzione, in Argentina il francese ha conquistato podi ma mai primi posti), a cui segue Toyota con il secondo posto di Ott Tanak. Intanto, la scuderia di Alzenau e il team francese hanno spedito i propri equipaggi a fare un po’ di pratica su sterrato in Portogallo nei giorni scorsi, tra le prime ad effettuare i test subito dopo la Corsica.
La squadra di Tommi Mäkinen, dal canto suo, dopo il passo falso al Tour De Corse si è messa sotto con il lavoro, per evitare di dissipare la buona partenza stagionale. Oltre ad una possibile doppietta nel Mondiale Costruttori c’è in gioco il primo titolo nei piloti per Tanak, attualmente terzo in classifica: perciò anche Toyota ha svolto dei test in Portogallo per migliorare gli assetti delle sospensioni, in modo tale che nei prossimi due eventi latinoamericani (appunto l’Argentina e il successivo Cile), entrambi su sterrato, la Yaris WRC possa garantire la migliore prestazione nonché trazione ed aderenza. Un vero e proprio check-up, come lo ha definito lo stesso Mäkinen, con l’obiettivo di replicare la vittoria di Tanak ottenuta lo scorso anno in Argentina (e magari conquistare punti preziosi e piazzamenti con gli altri piloti, Kris Meeke e Jari-Matti Latvala, dimostratisi delle buone carte da spendere in più di una occasione).
M-Sport resta la quarta forza del campionato ma non la cenerentola che ci si possa aspettare, come prova la crescita del team e dei suoi risultati. Elfyn Evans era ad un passo dal cogliere la vittoria in Corsica, e al momento la situazione della squadra che schiera le Ford Fiesta WRC sarebbe sintetizzabile con un “vorrei ma non posso”: manca ancora la zampata definitiva, quel colpo di fioretto che va a segno e regalerebbe la prima vittoria stagionale nel nuovo corso di M-Sport. In Messico, ricordiamo, il gallese è salito sul podio, al terzo posto, mentre la vettura sta dimostrando una certa costanza nei risultati, al netto dei colpi di sfortuna.
Oltre alle quattro grandi in lotta per il WRC, al Rally Argentina troveremo in gara nel WRC2 Pro piloti quali Gus Greensmith per M-Sport, il giovanissimo Marquito Bulacia (18 anni, al via in sei prove del Mondiale con la Skoda Fabia R5), reduce dal secondo posto in WRC2 in Messico nonché settimo assoluto, e il ritorno di Mads Ostberg, su Citroen C3 R5.
Nel WRC2 saranno al via Benito Guerra sulla Skoda Fabia R5 che guiderà anche Paulo Nobre, poi Kajetan Kajetanowicz su Volkswagen Polo GTI R5 e, a bordo delle Ford Fiesta R5, Takamoto Katsuta, e i due Heller, Alberto e Pedro. Sei piloti argentini nella RC2, la maggior parte dei quali su Ford Fiesta, mentre nella stessa classe correrà anche Alejandro Galanti a bordo della Toyota Etios R5. Fabrizio Zaldivar, su Fiesta R2T, gareggerà invece nelle RC4.