Ott Tanak ce l’ha fatta: l’estone di Toyota Gazoo Racing si è laureato campione del mondo WRC 2019 con una gara d’anticipo. Al pilota, che rompe la lunga egemonia dei francesi iridati nel Mondiale Rally ed è il primo del suo Paese ad ottenere un tale riconoscimento, è stato sufficiente piazzarsi al terzo posto finale del RACC – Rally di Catalunya 2019 e conquistare il miglior tempo nella Power Stage conclusiva, che dava diritto a cinque punti bonus, per portarsi a casa il titolo di campione mondiale.
La vittoria di Neuville ed il titolo di Tanak
Il penultimo atto del WRC 2019 è stato vinto da Thierry Neuville, che torna a primeggiare in un evento del campionato dal lontanissimo Rally Argentina dello scorso aprile: troppo tardi per il belga di Hyundai Motorsport, che se non altro assieme al compagno di squadra Dani Sordo (terzo classificato, era secondo sino alla Power Stage finale: poi il tempo di Tanak lo ha scalzato dalla posizione) porta in dote al team punti preziosissimi per tenere in vita la battaglia per l’unico titolo vacante, quello del Mondiale Costruttori, una faccenda privata tra Hyundai e Toyota Gazoo Racing (con la prima che mantiene la testa grazie ad un vantaggio di 18 punti sulla seconda: in fondo all’articolo il riepilogo delle classifiche iridate dopo il Catalogna).
Il neocampione del Mondo Rally 2019 si classifica secondo dietro a Neuville con un ritardo di 17,2 secondi, svelando un curioso retroscena alla fine della gara: «[In questo weekend] non volevo assumere alcun rischio, ma mia madre mi ha detto ieri sera che se volevo qualcosa, avrei potuto far sì che accadesse. Ho dovuto fare in modo perciò che succedesse quello che è successo». In buona sostanza Tanak ha percorso una strada in salita in Catalogna prima di trovare il giusto ritmo con la Toyota Yaris WRC: nella seconda tappa,in cui si è passati dal fondo sterrato a quello asfalto, le cose hanno iniziato a girare per il verso corretto visto che il pilota guidato alle note da Martin Järveoja ha vinto quattro prove speciali consecutive; l’estone ha preferito delegare agli Hyundai il ruolo di lepre da inseguire mantenendo un ritmo costante e senza assumersi rischi.
Neuville ha fatto una gara da applausi, pur fronteggiando all’inizio qualche difficoltà di assetto con la i20, e allo stesso modo Sordo ha onorato al meglio la corsa del suo team verso il titolo costruttori: lo spagnolo è stato anche leader nella prima giornata di gara, dove si è formata in testa una tripletta di piloti Hyundai nelle prime tre posizioni assolute. Poi qualche difficoltà con le strade sterrate alla fine di venerdì a cui è seguita la risalita verso i primi posti sugli asfalti a lui più congeniali. Dopo aver corso buona parte della fase finale al secondo posto dietro Neuville, a seguito della Power Stage finale scivola al terzo con un ritardo di 17,6 secondi dal compagno di squadra belga e a solo quattro decimi da Tanak.
Quest’ultimo ha avuto la meglio anche su Sébastien Loeb, nove volte vincitore in Catalunya e autore di ottime prestazioni anche quest’anno (da notare una cosa curiosa: le vittorie nelle prove speciali, se escludiamo quelle di Tanak e una a firma di Ogier, sono state appannaggio dei piloti Hyundai). Poi il calo nelle performance nella giornata di sabato, con il rivale estone bravo nel rompere le triarchia della scuderia di Alzenau in testa alla classifica: il primo a farne le spese è proprio Loeb, scivolato fuori dal podio e con un po’ di frustrazione per le prestazioni non esaltanti della sua vettura (ieri il motore ha pure stallato) e un set-up non ottimale.
Rally Catalunya 2019: il resto della top ten ed il disastro Citroen
Quinto posto per Jari-Matti Latvala, non eccelso ed autore di un weekend opaco, forse anche condizionato dalle voci che lo vedono in uscita da Toyota Gazoo Racing, dalle pressioni dopo l’incidente al Rally del Galles e dalle ultime questioni legate alla sua vita privata. Sesto posto in Catalunya per Elfyn Evans, seguito dal compagno di squadra Teemu Suninen: per i piloti M-Sport un altro rally senza infamia e senza lode, senza esserne protagonisti assoluti.
Protagonista, ma in senso negativo, è stato invece Sébastien Ogier, ottavo e fuori dalla possibilità di ottenere quest’anno il settimo titolo consecutivo nel WRC. Dopo un guasto all’idroguida del servosterzo della sua Citroen C3 WRC avvenuto nella PS2, il francese ha salutato sia ogni possibilità di lottare sia per la testa della gara che per il Mondiale piloti. La giornata di venerdì è stata un inferno per il team francese, con il suo pilota di punta costretto a gettare la spugna per l’unico titolo a cui la squadra potesse ambire quest’anno, la polemica innescata dalla moglie di Ogier contro il team e il ritiro di Esapekka Lappi dopo un problema meccanico alla vettura. Forse il peggior rally di quest’anno per Citroen: approfondiremo nei prossimi articoli il momento delicato del team.
Completano la top ten del Rally di Catalunya Mads Ostberg, nono e primo nel WRC2 Pro (a parziale consolazione per Citroen, visto che il norvegese guida la C3 R5: ma considerando il fatto che Ogier non ha vinto il titolo piloti, Ostberg difficilmente verrà chiamato a dare man forte al francese con la C3 WRC nel prossimo Rally d’Australia); gara deludente per Kalle Rovanpera, solo terzo dopo aver faticato a lungo con la sua Skoda Fabia R5. Decimo assoluto e a sua volta primo nel WRC2 Eric Camilli, anch’egli sulla C3 R5. Sesto posto nella categoria dei privati per Fabio Andolfi, risultato che lo pone però fuori dalla lotta per il titolo in Australia, dodicesimo per “Pedro”, ritiro per Simone Tempestini a causa di un incidente di gara nella PS14 (scontro con una roccia spuntata sul percorso).
Rally Catalunya 2019: la PS14
L’ultima giornata di questo pirotecnico Rally di Catalunya 2019 parte dalla PS14 di Riudecanyes 1 da 16,35 km, una prova speciale che per la maggior parte si disputa su strade in discesa e che si apre con la rotonda del Coll de la Teixeta, che consente al pubblico la possibilità di sistemarsi in un anfiteatro naturale. Neuville riprende da dove aveva concluso ieri, ovvero con una vittoria nella PS e il mantenimento della leadership assoluta. Il belga però fatica a trovare la concentrazione giusta con le note che hanno subito una serie di correzioni tali da mandarlo un po’ nel pallone. Dietro di lui si posiziona Sordo, a 22,2 secondi di ritardo, incalzato da Tanak con un un gap di 3,5 secondi dal secondo posto.
Sono poco più di otto i secondi che invece separano Loeb, quarto, dall’estone, il quale deve stringere i denti per mantenere almeno il podio ed evitare che Hyundai sottragga preziosi punti per la sua corsa al titolo giunta quasi al traguardo. Invariata, rispetto a ieri, il resto della top ten, così come la vetta del WRC2 Pro (in mano a Mads Ostberg) e del WRC2 (sempre primo Eric Camilli; settimo Fabio Andolfi).
Rally Catalunya 2019: la PS15
Arriviamo così alla novità di oggi, o meglio al ritorno nel programma de La Mussara, 20,72 km da percorrere in senso inverso rispetto all’ultima volta che si è disputata nel 2014. Sordo conquista la vittoria nella speciale e diminuisce il ritardo da Neuville, sempre primo ma autore solo del sesto miglior tempo nella PS15. Tra i due la distanza si attesta ora a 17,5 secondi, e questo riavvicinamento si spiega soprattutto con il fatto che il belga ha avvertito qualche problema ai freni della sua Hyundai i20 Coupé WRC e perciò ha preferito controllare la prova senza spingere troppo, evitando inutili rischi che a questo punto del campionato non può assolutamente permettersi.
Tanak si porta così a 22 secondi da Neuville, mentre in linea generale i piloti hanno avuto il loro bel da fare con le nuove note (come Elfyn Evans) e alcuni tratti della prova più sporchi ed altri più veloci, il che spiega perché alcuni di loro hanno preferito andarci cauti. Continua il calvario di Ogier, alle prese con dei problemi di trazione posteriore della sua Citroen C3 WRC. Intanto nel WRC2 Pierre-Louis Loubet perde il secondo posto dietro Camilli scivolando di conseguenza al quarto.
Rally Catalunya 2019: la PS16
Dopo la sosta in assistenza si riparte con la PS16 della ripetizione della Riudecanyes, vinta anch’essa da Sordo, seguito nella lista dei migliori tempi da Tanak e Neuville. La lotta tra i due si sta accendendo, e così il belga resta primo a 15,2 secondi dal compagno di squadra spagnolo, mentre l’estone di Toyota rosicchia un altro secondo dal leader, ma soprattutto allunga rispetto a Loeb che si ritrova a ben venticinque secondi di ritardo da Tanak.
Più che la vittoria (servirebbe un miracolo) quest’ultimo punta a mantenere il proprio posto sul podio, spezzare l’egemonia Hyundai per garantire punti a Toyota Gazoo Racing per il campionato costruttori e a puntare al massimo dei punteggi extra nella successiva Power Stage: se la vincesse, l’estone si garantirebbe il titolo WRC 2019 nei piloti, altrimenti deve sperare che Neuville non ottenga due punti in più rispetto a lui, pena il rinvio della lotta per l’iride nell’appuntamento finale del Rally di Australia. Ancora fatiche per Ogier, che ammette qualche modifica di assetto nella vettura , ma queste migliorie hanno causato altri problemi con la C3 WRC.
Rally Catalunya 2019: la PS17
Nella Power Stage de La Mussara arriva così la resa dei conti finale, con Tanak che ottiene il miglior tempo e i cinque punti extra che gli servivano per laurearsi per la prima volta campione del mondo, seguito a sorpresa da Evans, mentre Neuville si ferma al terzo riscontro cronometrico. Sordo ed Ogier completano la top five della Power Stage.
Rally Catalunya 2019: la classifica finale
POS. | # | PILOTA | TEMPO | DISTACCO | |
1. | 11 | T. NEUVILLE | 3:07:39.6 | ||
2. | 8 | O. TÄNAK | 3:07:56.8 | +17.2 | |
3. | 6 | D. SORDO | 3:07:57.2 | +17.6 | |
4. | 19 | S. LOEB | 3:08:33.5 | +53.9 | |
5. | 10 | J. LATVALA | 3:08:39.8 | +1:00.2 | |
6. | 33 | E. EVANS | 3:08:53.8 | +1:14.2 | |
7. | 3 | T. SUNINEN | 3:09:27.2 | +1:47.6 | |
8. | 1 | S. OGIER | 3:12:00.1 | +4:20.5 | |
9. | 23 | M. OSTBERG | 3:16:04.2 | +8:24.6 | |
10. | 56 | E. CAMILLI | 3:16:26.8 | +8:47.2 | |
11. | 24 | J. KOPECKY | 3:16:58.9 | +9:19.3 | |
12. | 21 | K. ROVANPERÄ | 3:17:33.3 | +9:53.7 | |
13. | 53 | E. LINDHOLM | 3:18:07.5 | +10:27.9 | |
14. | 43 | K. KAJETANOWICZ | 3:18:23.3 | +10:43.7 | |
15. | 22 | G. GREENSMITH | 3:19:23.7 | +11:44.1 | |
16. | 47 | O. VEIBY | 3:19:37.1 | +11:57.5 | |
17. | 41 | P. LOUBET | 3:20:09.4 | +12:29.8 | |
18. | 46 | F. ANDOLFI | 3:20:20.1 | +12:40.5 | |
19. | 58 | J. SUAREZ | 3:20:21.5 | +12:41.9 | |
20. | 54 | G. DE MEVIUS | 3:22:50.2 | +15:10.6 |
WRC 2019: le classifiche dopo il Rally Catalunya
-Classifica Piloti:
1 OTT TANAK 263
2 T. Neuville 227
3 S. Ogier 217
4 A. Mikkelsen 102
5 E. Evans 102
6 K. Meeke 98
7 J.M Latvala 94
8 D. Sordo 89
9 T. Suninen 89
10 E. Lappi 83
11 S.Loeb 51
-Classifica Costruttori:
1 Hyundai Shell Mobis World Rally Team 380
2 Toyota Gazoo Racing World Rally Team 362
3 Citroën Total World Rally Team 284
4 M-Sport Ford World Rally Team 218