Il primo test con la Hyundai i20 Coupé WRC ha esaltato Oliver Solberg, che debutterà per la prima volta in carriera con la vettura coreana di classe World Rally Car al prossimo Arctic Rally Finland, secondo round del WRC previsto il 26-28 febbraio.
“La Hyundai i20 WRC è più facile da guidare di quanto mi aspettassi”
Una opportunità concessagli da Hyundai Motorsport, che lo ha ingaggiato quest’anno ma per gareggiare con la i20 R5 – e più avanti anche con la nuova versione Rally2 – nel WRC2 assieme all’altro pilota, il confermato Ole Christian Veiby (che a sua volta ha provato la i20 WRC all’ACI Rally Monza dello scorso dicembre, ma da privato). In attesa del debutto in gara, il giovane pilota ha potuto provare la vettura la scorsa domenica, nell’ambito delle sessioni dei test pre-evento della squadra ufficiale nella zona di Rovaniemi: gli esiti di questa prima uscita su strade innevate sono stati sorprendentemente positivi, come ha raccontato lo stesso Solberg ai microfoni di AutoSport. «Ho trovato l’auto in realtà un po’ più semplice, un po’ più facile da guidare, di quanto mi aspettassi». Ricordiamo che lo svedese figlio d’arte arriva da molteplici esperienze non solo nel mondo rally, ma anche nel rallycross, con vetture più potenti rispetto alle controparti rally.
“Voglio provare alcune curve in sesta marcia con la Hyundai i20 WRC”
Andando sullo specifico, il giovane campione ERC1 Junior 2020 ha poi spiegato: «Ciò che mi ha stupito è stata l’aderenza che reggeva nelle curve ad alta velocità. L’aerodinamica è pazzesca. E questo assieme al lavoro che svolge il differenziale centrale: questa vettura è semplicemente incredibile. Abbiamo controllato le sospensioni e il differenziale e abbiamo trovato delle cose davvero ottime. Sarebbe stato bello avere delle curve a velocità molto più alta sulle strade del test, solo per scoprire cosa è possibile fare nei tratti a tutta velocità. Voglio capire di più da questa fantastica auto. Voglio provare alcune curve in sesta marcia. Voglio divertirmi». In effetti la motivazione ufficiale di questa opportunità concessagli da Hyundai Motorsport è fargli acquisire sì esperienza, ma anche divertimento. E il ragazzo non si è lasciato pregare, dimostrando persino la volontà di alzare l’asticella delle prestazioni. Beata gioventù.
Oliver Solberg ha corso con Jarveoja ed Adamo
Facciamo notare che Solberg non ha corso con il suo consueto copilota Aaron Johnston, bloccato dalle restrizioni di viaggio causa pandemia: le note perciò gli sono state lette da Martin Järveoja, navigatore di Ott Tanak, mentre nei giri in notturna ha avuto al proprio fianco il team principal Andrea Adamo in persona. «È stato un vero onore avere Andrea in auto con me per alcuni giri di notte. È stato molto bello ed è stato un ottimo modo per concludere una giornata incredibile», ha commentato il diciannovenne. «Devo dire un grande grazie ad Andrea, e ad ogni singola persona in Hyundai Motorsport, per aver realizzato questa i20 ed aver realizzato questo sogno per me. Oltre alla guida, è stato fantastico parlare con gli ingegneri, i meccanici e tutti i membri del team – sono davvero un bel gruppo di persone», ha concluso Solberg, evidenziando le motivazioni che spingono le persone che lavorano in Hyundai Motorsport.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport