Fresco di vittoria del suo ottavo titolo in carriera nel WRC, Sébastien Ogier ha concluso definitivamente la sua carriera a tempo pieno nel Mondiale Rally. Attenzione, a tempo pieno, perché dal 2022 continuerà nel campionato del mondo ma solo per un numero ristretto di gare.
La nuova vita di Ogier, pur sempre nel motorsport
Il francese, che avrà al suo fianco come nuovo navigatore Benjamin Veillas al posto del ritirato (lui sì, a titolo definitivo) Julien Ingrassia, salirà quindi a bordo della nuovissima Toyota GR Yaris Rally1 ibrida per partecipare sicuramente al Rallye di Monte Carlo di gennaio, poi si vedrà. La priorità è la famiglia, e provare nuove inedite strade nel motorsport, magari nel WEC sulla scorta del test positivo svolto questo mese in Bahrain con Toyota Gazoo Racing e la GR010 Hybrid.
I dubbi di Ogier
Tuttavia, ai microfoni di DirtFish Ogier ha ammesso che forse, con il senno di poi, sarebbe stato ideale chiudere qui la carriera almeno nel WRC, e pazienza la curiosità di provare le nuove vetture ibride. Il francese ha infatti rivelato di essere a volte assalito dai dubbi, pur restando dell’idea di aver fatto la cosa giusta: ma il richiamo della famiglia ha la sua forza. «Voglio godermi il tempo con mio figlio più di ogni altra cosa in questo momento, anche con mia moglie», sono le parole dell’otto volte campione WRC, fresco di titolo all’ACI Rally Monza.
Poi Ogier ha proseguito: «C’è un tempo per tutto nella vita e io non sono così vecchio, quindi questo significa che a volte mi pento di non essermi fermato completamente in questo momento, visto che devo prepararmi già per Monte Carlo quasi subito e la cosa non mi rende molto felice, ad essere onesti».
Ma il transalpino ha anche riconosciuto: «Penso comunque che non ci sia un modo perfetto per porre fine a una carriera. Tutti lottiamo per trovare un modo per farlo, e il mio modo di farlo credo sia quello giusto in questo momento, perché voglio avere più tempo per me stesso e la mia famiglia, ma in qualche modo continuo a mantenermi dentro lo sport in maniera conforme alle regole attuali, poiché è bello per una squadra schierare una terza vettura condivisa dai piloti». Il pilota nel 2022 si dividerà infatti la GR Yaris Rally1 con Esapekka Lappi.
“Penso di aver bisogno di una pausa”
Quindi Ogier ha concluso: «Penso tuttavia che in qualche modo ho bisogno di una pausa. […] Quando faccio qualcosa, o la faccio dando il 100% o non la faccio. Ma il fatto è che dopo questi 15 anni che hanno richiesto così tanta energia, forse ho svuotato un po’ il mio serbatoio di motivazione e di interesse. A volte perdi un po’ dell’eccitazione. […] Quando arrivi a questo punto e ti rendi conto che stai pensando troppo agli aspetti negativi ogni volta che partecipi ad una gara, rispetto alla gioia che ti porta, quello è forse il momento di azzerare un po’, di darci un taglio. Forse questa è la fine definitiva, forse mi mancherà tutto e tornerò, non lo so. Perché probabilmente non sono ancora così vecchio per i rally. Ma in questo momento ho bisogno di questa pausa».
Ingrassia e il commiato da Ogier e dal WRC
Chi invece avrà molto tempo da passare in famiglia è Ingrassia, che si è espresso così nella conferenza stampa finale dell’ACI Rally Monza, come riporta RallyeSport: «Ci siamo avvicinati a questo rally con lo stesso spirito: lavorare duramente e con serietà. Da parte mia, ho bloccato tutto intorno a me ed ero nella mia bolla per evitare che qualcosa mi deconcentrasse, per essere sicuro di vincere il campionato. L’avete visto durante l’ultima prova speciale, una volta passato il traguardo non ho potuto trattenere le lacrime. Ero così felice di stare con Seb, dopo aver trascorso insieme questi 15 anni: è semplicemente pazzesco. È pura gioia e volevo concludere la mia carriera con quella gioia e quelle emozioni. Abbiamo fatto un ottimo lavoro in 15 anni dal primo passo con Seb quando ci siamo incontrati, e abbiamo ottenuto i nostri primi punti insieme, il nostro primo podio e la nostra prima vittoria sempre assieme. Alcuni momenti non sono stati facili. Abbiamo sempre lavorato molto duramente e non abbiamo mai dimenticato che il nostro obiettivo era arrivare in alto. Una volta arrivati in cima era ancora più difficile e complicato rimanerci. Ma ce l’abbiamo fatta».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing