Che farà Sébastien Ogier una volta conclusa la sua carriera nel WRC, ovvero dopo quest’anno? Il francese è sempre stato alquanto vago, anche perché il suo impegno principale resta ancora il Mondiale Rally (attualmente si sta preparando per il secondo round stagionale, l’Arctic Rally Finland) e tutta la sua concentrazione è focalizzata sul vincere l’ottavo titolo iridato e chiudere così in bellezza la sua carriera nel WRC. Ma dopo?
Il futuro di Ogier dopo il WRC
Qualche indizio il diretto interessato lo ha disseminato, dal non chiudere definitivamente la porta ai rally, pur dismettendo l’impegno a tempo pieno e in via ufficiale, al dirottare il suo talento nel mondo della pista. Dopo aver rinnovato per questa stagione con Toyota Gazoo Racing (in teoria doveva già ritirarsi una volta terminato il campionato 2020, poi ci si è messa la pandemia e il francese ha preferito rinviare di un anno il suo ritiro), Ogier ha affrontato in altre occasioni il discorso sul suo futuro, affermando di essere pronto ad esplorare nuove vie, pista inclusa: ricordiamo che la scorsa estate, mentre il campionato WRC era fermo a causa della pandemia, il transalpino ne ha approfittato per provare la TS050 Hybrid LMP1-H al simulatore presente nella sede tedesca di Toyota Gazoo Racing Europe.
La nuova frontiera dell’Extreme E
Ora avanza una nuova ipotesi, ovvero l’Extreme E, la competizione mondiale di veicoli off road completamente elettrici che sta conquistando, ancora prima di iniziare la sua prima stagione in assoluto, piloti come Lewis Hamilton (che gareggerà con il suo team X44, schierando due pezzi da novanta come Sébastien Loeb e Cristina Gutierrez), Jenson Button, anch’egli con un suo team alla pari di Nico Rosberg, ed una start list di altri grandi protagonisti del motorsport come Laia Sanz, Carlos Sainz, Johan Kristoffersson, Timmy Hansen, Mattias Ekstrom e lo stesso Button (e c’è anche una italiana, ovvero Christine Giampaoli Zonca). Una serie che partirà il prossimo 3-4 aprile dall’Arabia Saudita e che si dipanerà tra i luoghi simbolo del cambiamento climatico, dai deserti alle zone artiche passando per la foresta amazzonica, e con protagonisti gli ODYSSEY 21 E-Suv, dei 4×4 da oltre 500 cv completamente elettrici il cui paddock – altra particolarità – sarà la nave ricerca RMS St Helena, che per l’occasione si chiamerà Electric Odyssey.
Ogier nell’Extreme E dal 2022?
Ogier, da sempre molto sensibile ai temi della sensibilità ambientale, potrebbe essere molto interessato a questo campionato di cui è già ambasciatore, e sfidare inoltre l’altra colonna del WRC Loeb (che al momento ha due titoli mondiali in più in bacheca rispetto al francese). In una serie di dichiarazioni rilasciate a L’Automobile Magazine, il campione francese ha svelato che già nel primo anno dell’Extreme E sarebbe potuto essere della partita: «Non è stato possibile combinare WRC ed Extreme E per il 2021. Sarei stato lontano dalla famiglia per troppo tempo e non è quello che voglio. Dal 2022 potrei farlo, le cose cambieranno». E cambieranno nel senso che Ogier sarà proprietario di un team in gara, e al tempo stesso pilota alla stregua di quanto farà quest’anno Button. Il tutto senza stare troppo lontano dalla sua famiglia, giacché l’Extreme E ha decisamente meno appuntamenti e più spalmati rispetto al WRC. Ciò permetterebbe al pilota di Gap la possibilità inoltre di ritagliarsi incursioni estemporanee in altri ambiti del motorsport, come spiega lui stesso: «Avrei l’opportunità di fare rally e affrontare altre sfide come la 24 Ore di Le Mans. Ho molta voglia e poca esperienza nei circuiti. Infatti, ho disputato giusto due gare nella Porsche SuperCup [nel biennio 2013-2014, ndr] e un weekend nel DTM».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing