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WRC | Ogier conquista il podio al Rally Portogallo ma apre un fronte polemico con Hyundai

Citroen Racing tocca quota sette podi stagionali su altrettante gare, confermando un piazzamento nei primi tre posti per l’equipaggio formato da Sébastien Ogier e Julien Ingrassia al Rally del Portogallo 2019.

La conquista del podio da parte di Ogier al Rally Portogallo

Tutto bene quindi? Insomma. La settima prova stagionale del WRC, quarta su sterrato, ha fatto penare tutte le squadre, compreso il team di Pierre Budar. Ogier, nonostante il terzo posto finale (a 57,1 secondi dal vincitore Ott Tanak e 41,2 dal secondo classificato Thierry Neuville), non ha brillato come al suo solito e se ha ottenuto il risultato che ha ottenuto è grazie soprattutto alla sua proverbiale tenacia. Stazionato nella posizioni basse della top ten dopo le prime quattro speciali, il francese risale in seguito la china verso il quinto posto e poi nella seconda giornata si infiamma la battaglia per il quarto contro Neuville.

Alla fine della seconda tappa Ogier è a 11,8 secondi dal terzo posto occupato dal rivale belga di Hyundai, patendo qualche difficoltà nella scelta delle gomme (due medium e quattro dure) sulle strade estremamente polverose del Portogallo nella seconda giornata. Conscio di dover puntare tutto sui punti extra della Power Stage di Fafe nell’ultima giornata, il sei volte campione del mondo non poteva preventivare il forfait di Kris Meeke (Toyota Gazoo Racing), stabilmente sul podio sino alla terzultima speciale, gli avrebbe aperto la porta verso il terzo posto.

Rispetto ad alcuni avversari, Ogier difficilmente commette errori quando è sotto pressione, perciò nonostante la prima giornata vissuta da battistrada e le performance non esaltanti della Citroen C3 WRC (il transalpino aveva spinto il team a lavorare sulle prestazioni in termini di bassa aderenza prima del Portogallo) il suo sangue freddo lo ha condotto a vincere la Power Stage finale, ottenendo cinque punti extra a fortificare assieme al sesto podio della stagione la propria leadership nella classifica piloti.

«Non pensavo di poter segnare venti punti questo weekend – ammette alla fine Ogier – Anche se non abbiamo mai avuto la possibilità di vincere la gara vista la nostra posizione di partenza, abbiamo dato assolutamente tutto, indipendentemente dalla situazione. Quindi, fino a questo punto, questo risultato è solo una ricompensa. In verità, speravo di non essere il primo ad aprire la strada al prossimo Rally Italia Sardegna, ma ogni punto conta alla fine della stagione». Tra due settimane infatti il francese sarà nuovamente il battistrada, questa volta sui non meno insidiosi sterrati italiani. «Sono contento di appurare la nostra competitività nella Power Stage, che era più o meno l’unica prova del weekend in cui avevamo le stesse condizioni di grip dei nostri rivali. Ciò significa che abbiamo anche progredito in termini di prestazioni, anche se è stato difficile dimostrarlo, date le circostanze», conclude.

I retroscena tecnici della prima giornata in Portogallo

L’ingegnere di gara dell’equipaggio Thomas Breton svela il retroscena della prima giornata dal punto di vista tecnico, in cui Ogier ed Ingrassia erano chiamati al difficile compito di aprire le strade agli avversari. Breton rivela che nei test preliminari al Portogallo lo staff ha lavorato sulla massimizzazione del bilanciamento della vettura «in condizioni di scarsa aderenza», come auspicato tra l’altro dal francese. Inoltre l’ingegnere ammette che nella prima giornata Ogier era passato accidentalmente alla modalità strada «e quando se n’è reso conto, aveva perso probabilmente un paio di secondi». E prosegue: «Il giro pomeridiano è andato particolarmente bene, dato che erano solo due decimi al chilometro dai tempi vincenti. Anche la scelta delle gomme ha avuto un ruolo importante nelle loro prestazioni. Dovendo correre per primi sulla strada, e dato che Seb è un pilota che sta molto attento alle gomme, abbiamo optato per una strategia diversa rispetto agli altri piloti nel pomeriggio. Abbiamo mantenuto due Michelin medie, nonostante le alte temperature, laddove tutti gli altri equipaggi hanno corso con cinque gomme dure. Avere la giusta strategia è una cosa, ovviamente, ma poi devi attualizzarla! E questo è esattamente ciò che Sébastien ha fatto. I dati mostrano che Seb non ha esagerato quando non ce n’è stato bisogno e il suo approccio ha pagato i risultati visti nei tempi», ovvero il quinto posto alla fine della prima giornata.

La polemica di Ogier nei confronti di Hyundai

Intanto però si apre un nuovo fronte polemico dopo quello che ha infiammato il post gara in Argentina, e sempre con Citroen in prima linea. I fatti: Sébastien Loeb e Dani Sordo, di Hyundai, hanno avuto problemi con le loro i20 Coupé WRC nella prima giornata, cosa che li ha fatti sprofondare sotto i primi cinquanta piloti della assoluta. La squadra, nella persona del Team Principal Andrea Adamo, ha quindi deciso di supportare l’equipaggio superstite nella zona punti (Neuville e Gilsoul) facendo partire Loeb e Sordo prima del belga (e dopo Ogier) in modo tale da pulirgli la strada. Tattica permessa dai regolamenti, anche perché Adamo mica è uno sprovveduto nonostante sia al primo anno da condottiero di Hyundai Motorsport.

In conferenza stampa, però, il sei volte campione del mondo rally lancia il siluro: a suo dire, e tramite informazioni da parte di sue non meglio precisate fonti, la scuderia di Alzenau avrebbe chiesto a Sordo di interrompere la corsa durante una prova, in modo tale che non venisse sollevato un polverone che avrebbe messo in difficoltà il compagno di squadra Neuville. Lo spagnolo, una volta ripartito, avrebbe però nel caso alzato un banco di polvere che avrebbe potuto compromettere la gara di Meeke, scattato successivamente.

Nulla di tutto ciò è successo, quindi siamo sul piano delle mere congetture senza alcun riscontro concreto, e che vi riportiamo così come sono state proferite; inoltre da Hyundai non ci sono stati, al momento, commenti di sorta. Queste le parole esatte di Ogier nella conferenza stampa: «[…] Ma oggi possiamo dirci fortunati, o ringraziare un uomo quale è Dani Sordo, perché ci sarebbero state un po’ troppe tattiche scorrette che avrebbero potuto avere luogo. Ma fortunatamente [Sordo] si è rifiutato. Ho una indiscrezione, non da qualche pilota. Ho le mie fonti, per cui un gran gentiluomo quale è Andrea Adamo gli ha chiesto [a Sordo, ndr] di fermarsi durante la prova e partire davanti a Kris [Meeke]. Cosa che sarebbe stata davvero scorretta».

Il Rally del Portogallo di Lappi

Veniamo ora all’equipaggio formato da Esapekka Lappi e Janne Ferm, più croce che delizia per il team Citroen. I risultati non esaltanti delle ultime gare hanno messo un po’ di pressione ai due, che hanno trasformato in una serie di prestazioni molto interessanti, in particolare nel finale. I due finiscono ottavi nella prima giornata dopo un problema ad un pneumatico, allentato dopo un salto nella PS3, ma suonano la carica nella giornata successiva salendo sino al quinto posto con tanto di tre migliori tempi: il tutto partendo dal secondo posto nell’ordine di marcia.

La performance di Lappi però diventa una controprestazione nella PS16 e 17: una curva destrorsa presa troppo bruscamente ha mandato in testacoda la C3 WRC che si cappotta un paio di volte, e nella successiva i due colpiscono un bordo esterno della strada danneggiando la sospensione posteriore sinistra. L’equipaggio perciò è stato costretto al ritiro, il secondo di stagione dopo il Rally Argentina.

«Dopo il nostro cappottamento, l’auto non è stata danneggiata troppo, al limite mancava solo lo spoiler posteriore. Ho pensato di avere un buon ritmo nella fase successiva, ma ero leggermente troppo ottimista su una curva a destra sopra un dosso e ho colpito il bordo della strada, che ha causato una foratura e poi danneggiato la sospensione. C’erano ancora troppi chilometri da coprire con le nostre riparazioni improvvisate. Sono davvero molto dispiaciuto per l’intera squadra, che meritava di meglio», sono le parole pregne di rammarico di un pilota che vede sempre più a rischio la permanenza futura nel team.

Il commento di Pierre Budar

Pierre Budar però tiene ancora aperta la linea di credito nei confronti di Lappi e Ferm: «Siamo ovviamente delusi dal fatto che non siano arrivati ​​alla fine della gara dopo due errori, soprattutto dopo una giornata così bella ieri. Dopo gli ottimi test pre-evento, durante i quali abbiamo identificato l’assetto differenziale più adatto a loro, erano davvero sulla buona strada per mettere insieme una prestazione dignitosa, quindi spero che possano da questo punto in Sardegna. Ora lavoreremo insieme e li sosterremo in modo che possano gestire meglio questo tipo di situazione in futuro».

Ovviamente il Team Principal riserva altro tenore di parole nei confronti di Ogier ed Ingrassia: «Considerata la loro posizione di partenza durante il primo giorno, ma anche durante il fine settimana, hanno chiaramente fatto un ottimo lavoro su queste strade, dove è un fattore molto importante trovare il tracciato pulito. Nonostante non fossero in grado di combattere a pari condizioni, sono riusciti a mantenere la pressione e rimanere pronti a cogliere ogni opportunità che si presentava. La loro determinazione e resistenza sono state premiate con un altro podio e un bel bottino di punti per il campionato. Hanno avuto un buon feeling con la C3 WRC, che conferma anche che abbiamo fatto progressi significativi con la macchina e stiamo andando nella giusta direzione. Continueremo a lavorare ancora più duramente perché dovremo affrontare lo svantaggio della pulizia della strada di nuovo in Sardegna».

Crediti Immagine di Copertina: © Citroën Racing

Luca Santoro:
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