È cosa risaputa la scarso entusiasmo (eufemismo) di Thierry Neuville nei confronti dell’era ibrida che si aprirà nel WRC dal 2022. Il belga di Hyundai Motorsport sin dai tempi non sospetti ha esposto una serie di critiche nei riguardi delle nuove Rally1 dal punto di vista prestazionale, di sicurezza e dei costi, menando come un fabbro negli ultimi mesi sino a dichiarare «nessuno [dei miei colleghi o dei team] ha il coraggio di andare contro la FIA».
Ma ad onor del vero sono stati fatti progressi molto decisi rispetto alle ipotesi preliminari di vedere in gara delle R5 potenziate, o vetture che sarebbero state un passo indietro rispetto alle attuali World Rally Car Plus. E persino lo stesso Neuville ha riconosciuto i miglioramenti apportati al progetto Rally1, come ha dichiarato lo stesso pilota ai microfoni di Colin Clark di DirtFish in occasione delle giornate di simulazione di gara organizzate da Hyundai Motorsport in Italia, con protagonista la i20 N Rally1.
“In caso di incidente con le Rally1 potremmo ritenerci abbastanza sicuri”
Il cinque volte vicecampione del WRC ha infatti ammesso che ci sono state delle migliorie sul fronte della sicurezza, uno degli aspetti da lui più criticati nel recente passato. «Nel caso di incidente o quello che è credo che possiamo ritenerci comunque abbastanza sicuri con queste vetture, anche con l’e-kit [l’unità ibrida con la batteria, ndr] e tutte le altre funzionalità che abbiamo con le luci verdi e rosse, e possiamo così capire quando l’auto può essere pericolosa o meno. Sappiamo che le attuali World Rally Car sono molto veloci, e le nuove Rally1 lo saranno altrettanto con la potenza aggiuntiva [135 cv circa garantiti dai 100 kW dell’elettrico, ndr], avremo oltre 500 cv ed è qualcosa di impressionante da provare dentro la vettura, ma dall’altro lato stiamo riducendo sostanzialmente la guidabilità», torna a punzecchiare Neuville.
Le critiche di Neuville
Infatti il belga ha ulteriormente spiegato: «C’è meno aerodinamica, non ci sono i differenziali centrali, il cambio è ridotto e sono scomparse molte altre funzioni che stavano fondamentalmente aiutando noi piloti a mantenere un migliore controllo sull’auto». La guidabilità è un aspetto fondamentale della sicurezza: secondo Neuville le attuali WRC Plus sono veloci ma comunque gli incidenti sono diminuiti grazie alla stabilità dei mezzi e la loro adattabilità allo stile di guida del pilota, ma «con le nuove vetture sarà diverso perché non avremo alcuna scelta per il differenziale, quindi ci sarà solo una rampa differenziale per l’anteriore, una per il posteriore, per tutta la stagione su tutte le superfici per tre diversi piloti».
“Non sono contrario all’unità ibrida”
Resta insomma qualche elemento di scetticismo sul fronte delle guidabilità e, di conseguenza, sulla sicurezza, nonostante i passi avanti compiuti dalla FIA. Ma in ogni caso Neuville ha assicurato di non essere contrario a priori all’ibrido: «Ovviamente mi piacciono le nuove sfide e non sono affatto contrario a questa integrazione dell’e-kit ibrido che sicuramente renderà la prossima stagione impegnativa ma anche interessante da seguire». Ciò che lo infastidisce, se così vogliamo dire, sono le semplificazioni (per interpretare le sue parole, compromessi al ribasso) dal punto di vista tecnico rispetto alle attuali World Rally Car Plus. Il belga perciò ripone la sua fiducia nel lavoro di Hyundai Motorsport: «Sono anche convinto che con il team alle mie spalle che lavora sodo ogni giorno e per tutta la prossima stagione miglioreremo la guidabilità della vettura, così come le prestazioni, andremo a rendere tutto un po’ migliore e la cosa ci darà di nuovo una sensazione simile a quella delle auto attuali». Sarà molto interessante vedere se le speranze di Neuville potranno trovare fondamento nel 2022.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport