Domani inizia il Rallye di Monte Carlo e dopo un anno di congetture, di ipotesi, di dubbi e di tanto lavoro di sviluppo e test vedremo finalmente in azione in un contesto da gara queste benedette Rally1 ibride. Un avvio del WRC 2022 tutto da seguire per vedere se i rapporti di forza saranno cambiati nel Mondiale: avevamo lasciato Toyota Gazoo Racing fare il tutto esaurito vincendo nel 2021 il titolo piloti e costruttori, lasciando dietro di sé colei che aveva conquistato nel biennio precedente il campionato tra i team, ovvero Hyundai Motorsport.
Hyundai e il ritardo nel lavoro con la Rally1
Quest’ultima pare non godere sulla carta di molti favori del pronostico alla vigilia della stagione 2022, superata da Toyota e soprattutto da una ambiziosissima M-Sport decisa a prendersi la rivincita: la squadra britannica è stata la prima a lavorare sulla vettura Rally1 e la prima a presentarla, mentre Hyundai ha dovuto attendere il via libera all’adesione dei nuovi regolamenti ibridi da parte della casa madre in Sud Corea, cosa che ha fatto ritardare il lavoro sulla i20 N Rally1 rispetto alla concorrenza.
Neuville: “Dovremo scoprire e capire la nuova Rally1”
Questa è una delle incognite che pesano sulla realtà che nel 2019 e nel 2020 vinse il titolo costruttori nel WRC grazie anche alla guida di Andrea Adamo, che da quest’anno però non sarà più il team principal. E qui veniamo ad un altro vulnus che colpisce Hyundai Motorsport all’alba di un nuovo Mondiale. Cose di cui è conscio il pilota simbolo della squadra, ovvero Thierry Neuville, che a DirtFish ha dichiarato: «Non posso dire che siamo pronti al 100%, ma nell’ultimo test mi sono sentito abbastanza a mio agio in auto e ho guidato con un buon ritmo. Non credo che siamo ancora pronti per spingere al massimo sin dall’inizio, ma l’obiettivo è migliorare gli assetti ed acquisire più feeling con la i20. Ci sono tante situazioni che non abbiamo mai scoperto con la vettura. Non conosciamo il suo comportamento, dobbiamo prendere più confidenza».
“Non sappiamo quanto sono pronti i rivali: alla fine potremmo esserlo noi”
Neuville lo scorso mese subì pure un notevole incidente con la i20 N Rally1 durante i test in Francia, dal quale però sia lui che il copilota Martijn Wydaeghe uscirono fortunatamente sulle proprie gambe. Queste vetture non sono proprio una materia oscura, ma non sono ancora del tutto comprese dai piloti, almeno sino a quando non accumuleranno chilometri su chilometri competitivi. «Siamo pronti per iniziare la stagione – ha proseguito il belga, vincitore del Rallye di Monte Carlo nel 2020 -, ma non sappiamo quanto siamo pronti a lottare immediatamente per le vittorie di prove speciali dall’inizio del rally. Ma al tempo stesso non sappiamo quanto siano pronti gli altri. Potremmo essere i più pronti, come lo eravamo cinque anni fa», riferendosi alla stagione 2017 in cui debuttarono le World Rally Car Plus e Hyundai partì subito al meglio, sebbene i titoli li abbia vinti poi alla fine M-Sport.
La preoccupazione di Neuville per l’affidabilità delle Rally1
Infine Neuville ha concluso, allacciandosi al discorso sull’assenza della sosta di metà giornata al parco assistenza nelle prime giornate del Rallye di Monte Carlo: «C’è sicuramente una grande preoccupazione per l’affidabilità delle auto, questo è lo stesso per tutti i costruttori, ne sono sicuro. Nessuno ha mai provato un’intera giornata di guida senza alcun service, quindi questa è la preoccupazione più grande per tutti. […] È importante questo fine settimana fare molto chilometraggio sui tratti stradali e sulle PS per ottenere maggiori informazioni e dati preziosi dalla vettura, per prepararsi al meglio per il futuro». Alla fine, da domani sarà la strada a dirci chi davvero al momento è il team più pronto e preparato per la nuova era ibrida nel WRC.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport