Meglio di ogni più rosea aspettativa: Hyundai Motorsport sta vivendo un momento speciale nel WRC, grazie ad una serie di doppiette vincenti. Secondo trionfo consecutivo negli appuntamenti del Mondiale 2019 e due piloti in cima al podio del Rally Argentina, quinto round del campionato disputatosi nel weekend.
I piazzamenti degli equipaggi Hyundai in Argentina
E così, dopo il primo posto di Thierry Neuville al precedente Tour De Corse, la Hyundai i20 Coupé WRC bissa le ottime prestazioni su asfalto anche sugli sterrati della prova latinoamericana. Ora, a dirla tutta, in Corsica il belga ha condotto un’ottima gara, ma ha anche avuto la strada spianata dal ritiro di Elfyn Evans di M-Sport, allora leader, nell’ultima speciale. Ma in Argentina il successo è stato totale, perché se è vero che avversari come Ott Tanak per Toyota e Sébastien Ogier per Citroen hanno patito sfortune e prestazioni non all’altezza, è anche vero che la i20 si è dimostrata la vettura più affidabile, e Neuville il più costante.
Così come altrettanto costante è stato Andreas Mikkelsen, autore di un ottimo secondo posto finale dopo un weekend molto positivo per il norvegese, e che riscatta un avvio di stagione dove il miglior risultato sino all’Argentina è stato il quarto posto in Svezia, a fronte di due ritiri al Monte Carlo e in Messico (più il forfait forzato in Corsica, ma questa è un’altra storia).
Quindi primo Neuville, secondo Mikkelsen a 48,4 secondi, e sesto Dani Sordo, che è stato un po’ l’anello debole nonostante all’inizio di domenica pareva fosse a sua portata di mano la terza posizione: sarebbe stato un clamoroso hat trick per Hyundai, con tutti i suoi equipaggi in cima alla classifica finale, ma va bene così comunque. Infatti i risultati ottenuti in Argentina consentono un pieno di punti utili per la classifica costruttori, obiettivo fondamentale come dichiarato dal Team Principal Andrea Adamo alla vigilia della stagione.
I piloti commentano il loro Rally Argentina
Il pomeriggio della giornata di venerdì è stato cruciale, perché è da lì che comincia il dominio di Neuville e del copilota Nicolas Gilsoul, che spodestano i Toyota Kris Meeke ed Ott Tanak dalle vette della classifica assoluta, mantenendo il primato ed allargandolo sino al vantaggio finale. Il belga, al culmine della felicità, elogerà poi la vettura che si lascia alle spalle le fatiche e le sfortune patite nel precedente – e fino all’Argentina, unico – round su sterrato in Messico, ed omaggia il lavoro di tutto il team, sia quello presente al rally che quello che ad Alzenau si è messo all’opera per consentire questo successo. «Sono davvero fiero di quanto abbiamo conquistato», afferma l’ancora leader della classifica piloti, primo con 110 punti (Ogier è secondo con 100, Tanak terzo con 82). Ricordiamo inoltre che Neuville ottiene tre punti extra con il terzo posto nella Power Stage di El Condor.
Andreas Mikkelsen e il navigatore Anders Jaeger compiono a loro volta un bel balzo nella classifica, passando dall’undicesimo posto al sesto con 30 punti. Inoltre conquistano il loro primo podio da un anno a questa parte, con l’ultima piazza d’onore agguantata nel Rally di Svezia 2018. «È come se fosse una vittoria», afferma radioso il norvegese, che spiega: «Abbiamo trovato un buon passo con l’auto e finalmente siamo stati in grado di mostrare ciò di cui siamo capaci. Non potrei essere più felice».
E poi c’è Dani Sordo con Carlos Del Barrio, che non hanno potuto far altro se non piazzarsi nella top ten dopo aver mancato l’assalto per il terzo posto. Impresa mancata, ma come spiega poi lo spagnolo, alla fine «mi è mancato il giusto passo che era necessario». Il weekend argentino non è stato comunque facile, tra i primi giorni piovosi e con le strade piene di fango, le difficoltà per Neuville nell’aprire i tracciati (onore ed onere concesso a chi è leader in classifica: sarà così anche nel successivo Rally del Cile) ed i rischi connessi come hanno dimostrato i vari incidenti capitati agli altri equipaggi.
Adamo: “Il fine settimana più emozionante”
In ogni caso, la vittoria in Argentina rappresenta la terza doppietta in cima al podio nella storia delle partecipazioni di Hyundai nel WRC, che fa seguito ai risultati del Rally di Germania 2014 (primo Neuville, secondo Sordo) e Polonia 2017 (sempre Neuville, poi Hayden Paddon). Inoltre è l’undicesimo doppio piazzamento su un podio mondiale e la dodicesima vittoria in assoluto.
Andrea Adamo si dice «commosso» per questo successo, «perché so il lavoro che stiamo svolgendo e quello che stiamo dando ai nostri equipaggi per competere». Spiega il Team Principal: «Questo è il fine settimana più emozionante da quando ho assunto questo ruolo perché – forse per una sorta di allineamento planetario – abbiamo visto un enorme successo per Hyundai nelle serie motorsportive di tutto il mondo», riferendosi alla tripletta in Gara 1 nel primo appuntamento del TCR Europe e alla vittoria di Gabriele Tarquini sulla i30 N TCR di BRC Squadra Corse in Gara 3 della Race of Hungary del WTCR, coronata dal secondo posto del compagno di squadra Norbert Michelisz.
Conclude Adamo: «So di aver richiesto molto da tutti in Hyundai Motorsport, chiedendo loro di lavorare sodo per ottenere progressi. Spero che questi risultati ripaghino ognuno degli sforzi fatti». Sforzi che ora saldano ancora di più il primato del team tra i costruttori, con 157 punti, 37 in più dei diretti inseguitori Toyota.