Poteva andare peggio, ma si può sempre migliorare: questo stato d’animo accompagna ultimamente Hyundai Motorsport nella sue ultime uscite nel Mondiale WRC 2019. Anche il Rally di Turchia ha lasciato al team una sensazione agrodolce, dove la frustrazione resta un rumore di fondo che disturba un buon risultato finale, su cui aleggia la sensazione di un’altra occasione mancata.
Un altro podio per Mikkelsen. Sordo nella top 5
Già perché il team conquista un altro podio con Andreas Mikkelsen, che bissa il terzo posto ottenuto al Rally Italia Sardegna con un medesimo piazzamento sugli sterrati turchi, dimostrando ancora una volta una crescita delle sue prestazioni (per carità, non è mai stato un pilota di livello infimo, ma dopo i grandi risultati con Volkswagen si era un po’ perso per strada) ed il fatto di meritarsi una conferma sul sedile della Hyundai i20 Coupé WRC.
Partito già alla grande con il miglior tempo nella prova speciale di apertura, Mikkelsen supera poi piccole sbavature (tipo una stallata nella PS8) ed il rebus nella gestione delle gomme sugli usuranti sterrati turchi, pur avendo qualche problema nei secondi passaggi delle prove rispetto ai primi giri. Sta di fatto che l’equipaggio formato da Mikkelsen ed Anders Jaeger controlla la situazione e si assicura il terzo posto, difendendolo dagli assalti di un determinato Teemu Suninen.
«È stata una buona gara per noi e sono felice di essere tornato sul podio. Ci siamo concentrati nel restare lontani dai problemi, a debita distanza dai guai e mantenere un buon ritmo, ed in tutto ciò ci siamo riusciti al meglio», chiosa Mikkelsen. Il suo risultato fa il paio con un’altra discreta prestazione a firma di Dani Sordo, sebbene sporcata dalla foratura nella prima giornata già nella PS2: crollato al nono posto, il vincitore del Rally Italia Sardegna tenta la risalita dopo una prima tappa davvero difficoltosa (sul finale pure un problema al turbo della sua i20) ed una seconda all’insegna della migliore gestione delle gomme. «Senza la foratura di venerdì mattina – ha dichiarato alla fine Sordo – avremmo potuto ingaggiare una battaglia ancora più incisiva. Le strade in Turchia possono essere davvero insidiose, perciò chiudere alla fine al quinto posto non è male».
Le prestazioni dei due piloti consentono di allargare nella classifica costruttori il solco che separa Hyundai Motorsport da Toyota Gazoo Racing: il divario tra le due sale a 19 punti dagli 8 prima del Rally di Turchia. La squadra guida con un saldo di 314 punti a fronte dei 295 di Toyota e i 259 di Citroen, trionfatrice nel weekend sul Mar Egeo. In tutto sono stati 25 i punti conquistati dalla squadra, mentre tutti e tre gli equipaggi hanno conquistato almeno una vittoria nelle prove speciali (sei in tutto quelle dominate dagli Hyundai). Ma veniamo ora alle dolenti note.
Ancora una delusione per Neuville
Sul banco degli imputati sempre lui, il povero Thierry Neuville, che ultimamente fatica ad azzeccare una gara del WRC. Dopo la delusione in Germania, con la lotta per il primo posto svanita nella seconda giornata per via di una foratura, anche in Turchia il belga spreca l’occasione. Assieme al navigatore Nicolas Gilsoul era terzo alla fine della prima giornata grazie anche ad una accorta gestione delle gomme. Poi, la svolta in negativo: nella PS8 Neuville sbaglia una curva sinistrorsa lenta ed impatta su una roccia non vista per via della polvere sollevatisi. La i20 fa un volo, fortunatamente non una carambola spaventosa come quella vista quest’anno in Cile e sempre con a bordo il belga, e si adagia su un fianco. L’equipaggio perde così quattro minuti e quaranta secondi per rimettersi in gara, scivolando al nono posto.
La situazione alla fine non migliora di tanto, perché Neuville chiude ottavo, addirittura confidando in un errore altrui per risalire in classifica (un atteggiamento che il team principal Andrea Adamo voleva evitare alla vigilia) e sperando, per l’ennesima volta, nell’ancora di salvezza della Power Stage e i punti extra in palio. È dal secondo posto al Rally del Portogallo che il belga non sale più su un podio quest’anno, e questa situazione si riverbera nella sua classifica: Neuville perde il secondo posto scivolando al terzo con 180 punti, 13 in meno rispetto ad Ogier e a 30 lunghezze dal leader Tanak.
Nulla è perduto, come riconosce lo stesso pilota: «È stato sicuramente un weekend deludente e difficile per noi. Ho dato tutto quello che potevo e nulla più. Ecco la situazione. Ci restano tre round nella stagione, quindi passiamo al prossimo e vediamo cosa succede». Ma questa beata speranza del “domani andrà meglio” non è proprio l’ideale per salvaguardare le sue ambizioni per il titolo, nonostante ci siano circa nova punti in palio nei prossimi tre appuntamenti finali.
Laconico Andrea Adamo, a cui non resta che guardare il bicchiere mezzo pieno. «Non si sottolinea abbastanza il fatto che questa è stata una gara dura. Il fatto che abbiamo aumentato il nostro vantaggio nel campionato è l’unica cosa positiva che ci portiamo dalla Turchia». Domani è un’altra gara, si vedrà.