Dopo il rinnovo fino al 2019, avvenuto alla vigilia del Rally di Catalogna, al termine di quest’ultimo è arrivata anche la 300^ vittoria nel Mondiale Rally con la Volkswagen di Sèbastien Ogier, il quale ha conquistato il suo quarto titolo mondiale consecutivo.
L’avventura nel WRC per l’azienda di pneumatici francese iniziò nel 1973 al Rally di Monte Carlo, con la vittoria della Alpine-Renault A110 di Jean-Claude Andruet, contribuendo alla conquista del titolo costruttori da parte della squadra connazionale. In quell’anno debuttò lo pneumatico slick a struttura radiale, il primo a comparire nel panorama rallystico.
Nel 1984, Michelin entra nel Gruppo B, caratterizzato da vetture estremamente performanti e aerodinamicamente sofisticate, vincendo il titolo costruttori e piloti per tre stagioni di fila con Audi e Peugeot, e i piloti Stig Blomqvist, Timo Salonen e Juha Kankkunen. Con l’entrata in vigore del Gruppo A (1987), arriva il dominio con la Lancia.
Nel 1987 viene lanciato il sistema ATS (Appui Temporaire Souple) che consente la guida a velocità elevate con la perdita di pressione di gonfiaggio di uno o più pneumatici. Nello stesso anno Didier Auriol, con quattro pneumatici forati, riesce a terminare una prova speciale in Grecia. Nel 1993 presenta la mousse ATS antiforatura che contribuirà alla vittoria del titolo costruttori da parte della Toyota, il primo per la casa giapponese.
Nel 1995 vennero lanciati i pneumatici da asfalto scolpito, voluti dal regolamento il quale vietò l’uso di quelli slick. Nel 1998, al Rally di Sanremo, debuttarono i Fort Potential, la nuova generazione di pneumatici che migliorò la rigidità guadagnando in termini prestazionali. Nel 1999, i GA & GE, adatti per superfici ghiacciate e innevate con 384 chiodi incollati manualmente. Nel 2005 i BTO, dotati di una maggiore rigidità e prestazioni migliorate del 20% in più con un’ottima tenuta laterale e in frenata.
Al termine della stagione 2005 l’azienda francese si ritira dal Mondiale per poi fare ritorno nel 2011. In totale ha vinto 25 titoli costruttori (con il 26° quasi in tasca) e 24 titoli piloti, con Sèbastien Loeb (9), Sèbastien Ogier (4) e Tommi Makinen (4) in cima alla lista.