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WRC | Matton: “L’elettrico nel Mondiale? Non lo escludo, ma non si può stravolgere la natura dei rally”

Qualche giorno fa su DirtFish l’ex pilota Manfred Stohl ha ritenuto possibile un futuro totalmente elettrico anche per il WRC. Ora, non parliamo di un parvenu qualsiasi, ma di colui che ha fondato la Stohl Advanced Research and Development e dato il proprio contributo affinché il Mondiale Rallycross si avvi verso una strada a zero emissioni con il Projekt E. La sua S.T.A.R.D ha inoltre progettato la Ford Fiesta ELECTRX, prestante vettura rallycross totalmente elettrica.

“Bisogna mantenere il DNA dei rally”

Un parere autorevole quindi, al quale risponde – sempre dalle colonne di DirtFish – la FIA attraverso il suo responsabile per il settore rally Yves Matton, il quale ritiene fondamentale dal suo punto di vista «mantenere il DNA dei rally», echeggiando in un certo senso il punto di vista dei puristi del genere. Perché l’introduzione dell’elettrico nella disciplina non significa soltanto un salto quantico dal punto di vista tecnico, ma anche dal punto di vista dei format della gara, che dovranno adattarsi a vetture con un certo tipo di autonomia e che richiedono periodiche ricariche.

«Se riuscissimo ancora a parlare di gare di durata tra 300 e 350 chilometri di prove speciali, riterrei che il campionato debba mantenere questo livello di chilometraggio per dare prova di cos’è il rally», puntualizza Matton. «Ciò non significa che non siamo in grado di fare eventi forse con un altro approccio. Ma la parte principale del campionato, ai miei occhi, deve rimanere con il format vicino a quello che abbiamo. Non vuol dire che non siamo in grado di creare alcuni eventi in cui ci potrebbero essere alcune prove speciali differenti – ribadisce –  dove forse possiamo avere qualcosa di diverso, ma sono comunque convinto che il rally sia una sorta di format che richiede delle prove lunghe».

“Dopo l’ibrido vedremo cosa fare per implementare l’elettrico”

Intanto però il WRC si prepara all’era ibrida dal 2022, con le unità elettriche che dovrebbero entrare in azione nei tratti in trasferimento. «Stiamo osservando lo sviluppo di questa tecnologia e direi che quando verrà implementato l’ibrido dovremo vedere cosa potremo fare con l’elettrico nei rally». Matton insomma apre uno spiraglio, fatte salve le premesse espresse poc’anzi. «Personalmente penso che dobbiamo ancora aspettare, l’evoluzione della tecnologia sta andando abbastanza veloce: vedi ad esempio la batteria, l’evoluzione di quest’ultima negli ultimi cinque anni ritengo che nei prossimi cinque giungerà ad un livello simile di miglioramento, e cambierà radicalmente. Potremmo comunque dover implementare auto elettriche al 100% nei rally. Forse il principale vincolo che resta ancora per i rally è il peso delle batterie».

Luca Santoro:
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