«Gli ultimi mesi sono stati complicati, senza mai sapere cosa sarebbe potuto succedere. […] Un mese fa ci aspettavamo che il resto della stagione sarebbe stato annullato e abbiamo visto il titolo e tutto quanto svanire. E poi, poche settimane dopo, abbiamo saputo che ci sarebbe stato l’ACI Rally Monza»: così si è espresso in conferenza stampa post evento Mads Ostberg, neocampione WRC2, al suo primo titolo mondiale, conquistato proprio a Monza sulla Citroen C3 R5 preparata da PH Sport.
Il 2020 di Mads Ostberg: “Ora mi sento benissimo”
Il norvegese ha avuto una stagione particolare, vincendo nella categoria al Rallye di Monte Carlo, in Svezia e in Estonia; poi lui e il fidato navigatore Torstein Eriksen hanno avuto un Rally Italia Sardegna da incubo per via degli imprevisti tecnici e di un ritmo mai più ritrovato, chiudendo quarti. È stato il momento più complicato per Ostberg in questo 2020: in rotta di collisione con l’interpretazione a suo dire disinvolta da parte dei team avversari dei regolamenti WRC2 di quest’anno, relativi al numero di eventi a cui ci si poteva iscrivere per i punteggi, scivolato in classifica dietro ad un lanciatissimo Pontus Tidemand e con lo spauracchio che la stagione si sarebbe potuta chiudere anticipatamente, con il forfait dell’Ypres Rally e le incertezze su Monza. Ma quest’ultimo, provvidenziale round ha ridato forza e serenità all’equipaggio, capace di vincere il titolo in una gara insidiosissima e parecchio dura. Cautela ed esperienza hanno fatto il resto. «Adesso finalmente mi sento benissimo», ha detto Ostberg, nelle dichiarazioni riportata da RallyeSport.
«Eravamo davvero felici e molto emozionati, e penso che quando siamo arrivati a Monza sapevamo che non sarebbe stato facile contro Pontus, che aveva già i suoi cinque risultati in tasca e puntava solo a migliorarsi». Tidemand, leader di classifica, era in una posizione favorevole per questo motivo, con la possibilità di scartare eventualmente un pessimo risultato a Monza mentre il norvegese era al suo quinto round e doveva come minimo vincere per assicurarsi il titolo. «Per noi, dover fare la nostra quinta gara qui è stato molto, molto complicato […]. Penso che abbiamo gestito il rally molto bene, avevamo un ritmo molto alto quando dovevamo imprimerlo e forse ho rallentato un po’ troppo quando dovevamo gestire. Ma alla fine, guardando ora indietro, penso che abbiamo preso le decisioni giuste durante il rally».
“Mai stato così nervoso prima d’ora”
La vittoria è costata però molta pressione, come ha ammesso Ostberg: «Ad essere onesto, non sono mai stato così nervoso prima d’ora. Ho sentito davvero la pressione e sapevo che il rally sarebbe stato molto difficile. Di solito quando mi sono ritrovato in situazioni del genere, dove cerco di mettere al sicuro qualcosa e ho quasi tutto il controllo della situazione, se sto facendo del mio meglio dovrebbe comunque essere sufficiente per raggiungere il mio obiettivo. Ma sapevo che le condizioni erano terribili nell’ultima tappa, sapevo che probabilmente non avevamo le migliori gomme per la giornata finale […]. E potevamo sprecare molto tempo, quindi sapevo che probabilmente dovevamo fare una delle nostre prove migliori e non è stata una sensazione piacevole affrontare l’ultima PS con questa consapevolezza. Ma quando ho affrontato alcune curve mi sono calmato un po’, e almeno sono riuscito a guidare bene in prova».
“Per il 2021 lavoriamo con Citroen, ma guardiamo ad altre opzioni”
Archiviato questo 2020 con un successo a tratti insperato, ora arriva il momento di programmare il 2021. Ostberg ammette che le cose, nonostante il suo titolo, non saranno facilissime da questo punto di vista. «Vorrei proprio sapere ora cosa farò il prossimo anno… Come sapete, la situazione è molto complicata per tutti. Abbiamo un ottimo rapporto con Citroen da molti anni, ma anche il supporto di Total e Michelin. La Michelin non sarà il fornitore ufficiale del campionato il prossimo anno [il suo posto lo prenderà Pirelli, ndr], quindi questo ovviamente ci rende le cose un po’ più complicate. Stiamo lavorando a una soluzione, ovviamente con Citroen, ma stiamo anche cercando altre opzioni, e ovviamente stiamo cercando di rimanere nei rally anche per il prossimo anno, sapendo che le cose cambieranno assieme al regolamento. Dobbiamo restare in gioco», confida alla fine il norvegese. Di sicuro il 2021, complici le difficoltà economiche scaturite dalla pandemia e l’attesa verso il nuovo corso del WRC che si aprirà dal 2022 con la tecnologia ibrida, sarà un anno interlocutorio e di transizione per tutti.
Crediti Immagine di Copertina: © Citroën Racing