Siamo a fine stagione e nel WRC si incomincia a parlare del mercato piloti, anche se non dovremmo vedere grossi stravolgimenti (a parte il vociferato salto della mina vagante Ott Tanak, dato per tornare in M-Sport, salvo ulteriori colpi di scena). Chi non ha alcuna certezza per il 2023, almeno ufficialmente, è Dani Sordo, terzo pilota di Hyundai Motorsport.
Sordo, tra certezze e dubbi sul suo futuro
Lo spagnolo si è alternato con Oliver Solberg, sebbene quest’ultimo – portatore sano di sponsor – abbia disputato più appuntamenti rispetto all’esperto collega. Ma le poche volte che è stato schierato (al Rally di Portogallo, al Rally Italia Sardegna e all’Acropolis in Grecia) Sordo ha ripagato la fiducia decisamente meglio rispetto al giovane compagno di squadra, trovando subito il feeling con la i20 N Rally1 ibrida e andando sempre a podio in ogni gara disputata, ognuna conclusa con un terzo posto.
Molto amato dallo zoccolo duro dei rally, più del giovane Solberg, l’iberico si appresta a correre ad ottobre al Rally di Spagna, penultimo appuntamento del WRC 2022. Poi, non ci sono certezze. Se è vero che Tanak potrebbe fare le valigie visti i rapporti molto tesi con la squadra, Hyundai Motorsport si ritroverebbe una bilanciata formazione con Thierry Neuville, capitano e simbolo del team, e il mix tra gioventù ed esperienza con Solberg e Sordo. Ma ripetiamo, non ci sono certezze, soprattutto in un team dove bisogna ancora trovare un team principal ufficiale dopo l’interim di Julien Moncet.
“Dopo il Rally di Spagna potrebbero esserci delle novità”
Intanto lo spagnolo ha parlato del suo futuro sul sito WRC.com, dando per ora una sola sicurezza. «Una cosa che so è che non disputerò una stagione completa nel WRC. Ho qualche altra idea ora, un po’ di corse nel cross country e anche questo può essere interessante. Al momento non so quale sia il piano [per la prossima stagione], ma vediamo cosa succede dopo la Spagna». Poi Sordo ha puntualizzato: «Voglio restare finché dimostro di essere un buon pilota. Sino a quando ho la sensazione di essere veloce e di guidare bene, sono felice. Non voglio presentarmi nei rally e aspettare che le altre persone si ritirino per fare punti. In questo momento, mi godo la guida e la competizione. Quando questa sensazione finirà, non correrò più».