Chiamiamola pausa di riflessione, staffetta oppure concorrenza spietata in casa: sta di fatto che Pierre-Louis Loubet, dopo un avvio di stagione a tinte horror in questo 2021, non parteciperà al Safari Rally del 24-27 giugno prossimi, cedendo la propria Hyundai i20 Coupé WRC preparata da 2C-Competition ad Oliver Solberg.
Le difficoltà di Pierre-Louis Loubet nella prima parte di stagione
Il giovane francese non ne ha azzeccata una nei primi cinque appuntamenti del WRC in cui era impegnato: premiato con una stagione completa a bordo della World Rally Car, il già campione WRC2 2019 generalmente partiva bene nelle gare in cui ha corso nel 2021, portandosi nelle zone basse della top ten, per poi dissipare tutto tra imprevisti ed errori. Sbagli che commetteva comunque anche nella scorsa stagione, con il debutto a tempo parziale sulla i20 Coupé WRC di 2C-Competition, ma allora gli veniva concesso l’alibi del giovane pilota alle prime armi con una World Rally Car Plus: quest’anno, il miglior risultato nel Mondiale è stato il 16esimo posto assoluto al Rallye di Monte Carlo, a cui poi sono seguiti piazzamenti da sprofondo e ben due ritiri di fila nei primi due round su sterrato, ovvero il Rally di Portogallo e il recente Rally Italia Sardegna. Certo, in quest’ultimo caso Loubet è stato piegato da un problema tecnico alla i20, ma sicuramente i suoi tempi prima di questo imprevisto non erano nulla di eclatante. E neppure il cambio di copilota, con Florian Haut-Labourdette subentrato al posto di Vincent Landais dal Portogallo, ha cambiato le cose.
Loubet si ferma “per tornare più forte”
Apostrofato in maniera tagliente come “campione di Super Rally” (ovvero la norma che riammette in gara gli equipaggi dopo un ritiro) dal team principal di Hyundai Motorsport Andrea Adamo, il pilota francese e il suo team hanno deciso quindi di fare una pausa di riflessione, imposta dalle circostanze e anche dai costi di una trasferta, la prima di stagione fuori dall’Europa, verso il Kenya. Loubet ha così annunciato sui suoi social: «Dopo una serie di discussioni con i miei partner all’indomani della Sardegna, abbiamo deciso di saltare il Safari Rally e prenderci del tempo per analizzare ciò che non ha funzionato da inizio stagione. Tutto ciò al solo scopo di tornare più forte», e glielo auguriamo (se non altro di non dissipare il suo potenziale talento, magari trovando una dimensione a lui più consona nei rally).
Solberg realizza il sogno di correre al Safari Rally
E qui arriviamo al cambio della guardia sulla quarta i20 Coupé WRC che vedremo in Africa assieme a quelle guidate da Thierry Neuville, Ott Tanak e Dani Sordo: quel volpone di Adamo ed Alain Penasse, team manager di Hyundai Motorsport, hanno proposto ad Oliver Solberg di correre al Safari con la vettura World Rally Car, che il diciannovenne ha già utilizzato per la prima volta all’Arctic Rally Finland dello scorso febbraio, con ottimi risultati, per poi bissare al Rally di Alba valido per il Campionato Italiano WRC. Doveva esserci anche una uscita con la i20 WRC Plus al Rally Italia Sardegna, ma per una storia di Covid e quarantena l’eventualità alla fine saltò.
Ovviamente Solberg ha accolto con entusiasmo questo nuovo impegno, anche perché uno dei suoi sogni era proprio quello di correre in quel Safari che il padre Petter affrontò diverse volte in carriera, e i cui racconti hanno ispirato il figlio. Il ragazzo non sta nella pelle per il suo debutto su terra con la vettura («La i20 Coupe WRC è un’auto straordinaria […] e ora tornerò a guidarla per tre giorni su alcune delle strade più incredibili di uno dei rally più famosi del mondo. Non vedo l’ora!», si è così espresso su DirtFish) e ha ringraziato tutto il team per l’opportunità. Adamo ha commentato: «Sono davvero felice che Oliver possa finalmente fare il suo debutto su sterrato con la Hyundai i20 Coupe WRC al Safari Rally Kenya. Abbiamo visto all’Arctic Rally Finland che può essere molto veloce con l’auto WRC e penso che abbia già mostrato cosa può fare, ma soprattutto vogliamo che si diverta al Safari e non ci sarà alcuna pressione lui», sottolinea il team principal. Di sicuro la pressione la vivrà tutta Loubet, se non altro per il confronto con un pilota che ha meno uscite con la i20 WRC rispetto a lui ma sembra già un esperto della vettura.
«Sono sicuro che ancora una volta Oliver dimostrerà di avere una bella velocità, oltre ad avere la possibilità di saperne di più sulla i20 WRC», conclude Adamo. «Non vedo l’ora di vederlo in azione, sappiamo tutti che è un pilota molto veloce, appassionato e concentrato: mi piace molto il suo approccio alle cose e sono sicuro che sarà in grado di stupire ancora».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport