Al Rally di Spagna o di Catalogna a dir si voglia non ci sarà al via Pierre-Louis Loubet, la cui stagione è finita in anticipo suo malgrado per colpa di un incidente. E non parliamo di un sinistro in gara, ma di uno sfortunato evento avvenuto fuori dalle competizioni rallistiche.
Ma su questa sventura non erano trapelati molti dettagli, a parte il fatto che si trattasse appunto di un incidente automobilistico che ha comportato per il pilota un infortunio all’anca, con conseguente periodo di riabilitazione. Loubet però ha rotto il silenzio sulle pagine di DirtFish, spiegando nel dettaglio la dinamica di quanto avvenuto.
Incidente Loubet, ecco cosa è avvenuto
«Ero con il mio amico in un ristorante e quando esco, dopo aver attraversato la strada, una strada normale a Parigi, sbuca un ragazzo alla mia sinistra che stava arrivando troppo veloce ed è stato impossibile evitarlo. In quel momento sono stato in grado di fare un piccolo salto per non rischiare seriamente. Ma sono rotolato sulla sua auto e l’impatto è stato piuttosto duro. Sono stato in grado di tornare a casa [dall’ospedale] il giorno dopo, e l’unica cosa che devo fare è stare a casa e non muovermi».
Fortunatamente, nulla di gravissimo e soprattutto il giovane francese ha salvato la propria vita. E, prendendola con filosofia e richiamandosi senza volerlo alla provvida sventura di manzoniana memoria, ha riconosciuto che alla fine dei conti è stato meglio fermarsi adesso («A volte non è la cosa peggiore»).
La stagione flop di Loubet
Sì perché la stagione 2021 di Loubet, in teoria la prima completa sulla Hyundai i20 Coupé WRC gestita da 2C-Competition, è stata un disastro. L’unico risultato positivo è stato il settimo posto assoluto al Rally Estonia, ma per il resto solo piazzamenti bassissimi, tanti, ma proprio tanti ritiri e problemi a non finire tra incidenti ed imprevisti. Cose che si erano intraviste già nella stagione precedente con tre appuntamenti all’attivo del WRC sulla World Rally Car, ma si pensava fossero solo peccati di gioventù dovuti all’ambientamento con la i20 WRC.
Ed invece il già campione WRC2 2019 ha continuato a penare, con le cose che sono andate persino peggio negli otto appuntamenti affrontati quest’anno (soprattutto in sette di questi). Solo sei punti in classifica: un bottino davvero misero.
«Se questo incidente è avvenuto, allora spero che sia per qualche motivo, quindi se posso iniziare a pensare al prossimo anno ed essere davvero concentrato sul mio futuro e iniziare a lavorare ora, questa è la cosa migliore da fare», ha commentato Loubet su DirtFish, che ammette il fatto che guarderà più il tennis, altra sua passione, che il rally in questo periodo di stop forzato.
Loubet ripercorre la sua stagione e cosa è andato storto
Secondo il transalpino le cose dal punto di vista sportivo sono iniziate ad andare male soprattutto dal Rally di Croazia, chiuso al 29esimo posto dopo un ritiro nella seconda giornata. Si è trattato della sua ultima gara con Vincent Landais alle note, poi sostituito da Florian Haut-Labourdette per dare nuovo slancio alla sua carriera (chissà perché, quando le cose vanno male, sono i navigatori a pagare subito il prezzo più salato).
«A volte ero io, a volte la vettura, ma ad ogni gara succedeva qualcosa», ha proseguito Loubet, riconoscendo in particolare gli errori commessi al Rallye di Monte Carlo, in Croazia e in Portogallo. «E nell’unico andato bene, l’Estonia, eravamo completamente fuori ritmo con l’assetto della i20».
Loubet e le critiche
Infine il 24enne si è tolto un sassolino dalla scarpa in merito ai giudizi espressi sui suoi confronti da parte dei giornalisti, che a suo dire non possono sapere la verità sul perché la sua stagione sia andata a peripatetiche. «Anzitutto non mi hanno mai chiesto nulla, si dicono su di me delle cose stupide e che non mi sono certo piaciute. Dopodiché le persone che parlano sui social è normale perché possono farlo, ed è quello che succede nella nostra società: tutti parlano di tutto. Questo me lo lascio scivolare. Ma quando i professionisti parlano quando non sanno, allora non mi piace. Ma questo è lo sport, non posso farci niente. […] In un certo momento è stato più difficile per la mia famiglia e le persone a me vicine che per me stesso, perché sinceramente non guardo i social, non mi interessa. La cosa più brutta è il fatto che combatti tutta la vita per essere nel WRC e quando sei lì non sei in grado di mostrare il tuo potenziale».
Loubet tornerà nel WRC?
Loubet comunque tornerà il prossimo anno, ma sarà ancora sulla stessa vettura (o sull’evoluzione ibrida) e nel WRC? Il diretto interessato ha fatto capire che qualcosa bolle in pentola e che nei prossimi mesi ne sapremo di più, «ma di sicuro ci sarò l’anno prossimo, quindi questa è la cosa che conta di più». E noi gli auguriamo di uscire finalmente dalla spirale negativa in cui è precipitato, e di potersi ritagliare uno spazio importante nel mondo dei rally.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport