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WRC | La quota di vetture Rally1 nel campionato potrebbe salire nel 2022

Tutto è pronto e predisposto per la nuova era ibrida che si aprirà dal WRC del prossimo anno, con i team al lavoro nei test per le nuove vetture Rally1 che vedremo in azione dal 2022. M-Sport, la prima a farsi trovare preparata con la propria Puma, Toyota Gazoo Racing con la GR Yaris e Hyundai Motorsport saranno le tre squadre protagoniste di questo capitolo che segnerà un salto in avanti (anche se nulla di estremamente rivoluzionario come si pensava, e da qualcuno si temeva, all’inizio) per il Mondiale Rally. 

Dodici auto Rally1 in gara nel WRC 2022?

Facendo un po’ i conti, se ogni team schiererà tre vetture Rally1 dal prossimo anno (sì, anche M-Sport) ne avremo nove in gara, anche dieci per una eventuale quarta come sta facendo attualmente Toyota con le World Rally Car nel campionato. I regolamenti prevedono 10 vetture del più alto livello presentabili nella competizione, ma è possibile però che con la nuova era questa quota possa salire a dodici, se non oltre.

Ne è convinta una voce autorevole come quella di Yves Matton, responsabile del settore Rally per la FIA, che ad AutoSport ha illustrato: «Credo fermamente che, stando alle informazioni in mio possesso, non per il primo round di Monte Carlo ma durante l’anno potremmo avere dodici auto». E ha quindi spiegato che questa sua certezza deriva dal feedback arrivato dai costruttori, oltre che dall’interesse dei piloti verso la nuova generazione di auto (che incuriosiscono anche uno come Sébastien Loeb). «Credo che inizieremo con circa dieci auto, ma potremmo arrivare a dodici e forse anche di più in alcuni degli ultimi eventi dell’anno».

L’ipotesi di una quarta auto schierabile da ogni team

Non a caso tempo fa Matton aveva aperto all’ipotesi di una quarta vettura schierabile dai team ufficiali, eventualmente per un pilota Junior, pur trattandosi di una ipotesi al momento solo vagheggiata. «Sono ancora convinto che l’idea di promuovere una quarta vettura per il campionato costruttori possa essere una opportunità per il futuro: non qualcosa di obbligatorio, ma una sorta di bonus se entrano con un’altra vettura basata magari sui rookie o piloti senza un enorme livello di esperienza in questo tipo di auto», ha argomentato il dirigente FIA, svelando di aver sentito inoltre un certo interesse per le Rally1 anche dai team privati.

Luca Santoro:
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