Come ormai sappiamo, Sébastien Loeb ha firmato un biennale con Hyundai Motorsport per disputare le prossime due stagioni del Mondiale Rally. Il team ha quindi assestato la sua line-up sia per la corsa per il titolo costruttori WRC che per quello piloti, dove le speranze vengono riposte ancora una volta su Thierry Neuville, vicecampione 2018. Accanto al francese e al belga sulle i20 WRC troveremo quindi i confermati Andreas Mikkelsen e Dani Sordo. Nulla da fare per Hayden Paddon.
Lo sbarco di Loeb in Hyundai
Vediamo prima i “vincitori” del ballottaggio in casa Hyundai: di Loeb e del suo navigatore Daniel Elena abbiamo parlato ampiamente, reazioni incluse. Ricapitoliamo: il nove volte iridato WRC correrà, tanto per cominciare, in sei appuntamenti della prossima stagione, a partire dal Rallye di Montecarlo. Galeotto fu il trionfo (79esimo in carriera, il primo dal 2013 nel Mondiale Rally) nel recente Rally di Catalogna che, parola dell’alsaziano mai sazio, ha «riacceso» il suo desiderio «di gareggiare per le prime posizioni nel WRC». Si sa, “Certi amori non finiscono / fanno dei giri immensi / e poi ritornano”, è così è stato per il transalpino che si sente rinvigorito da questa nuova avventura che lo aspetta in Hyundai, a sua volta ben felice di assecondare il desiderio di Loeb di tornare nei rally ai massimi livelli. «Siglare un contratto con uno come lui, dotato di un immenso talento e calibro dimostra quanto la nostra proposta possa essere attrattiva e competitiva nel WRC» ha giubilato il team principal Michel Nandan. «Sono rimasto colpito dall’approccio del team e dalla loro determinazione nel cercare la vittoria», ha risposto Loeb.
WRC 2019: la conferma per Dani Sordo
Ingaggiato l’alsaziano, confermato Andreas Mikkelsen e – ovviamente – Neuville, restava ancora un posto all’interno del team Hyundai, ed è stato ufficializzato per Dani Sordo. Lo spagnolo correrà ancora una volta, la sesta, con la i20 WRC, con al fianco il fidato Carlos Del Barrio. Ancora è da definire il loro programma e calendario nei dettagli (trapela comunque un impegno di otto appuntamenti a partire dal Messico), ma l’obiettivo sarà senz’altro quello di migliorare i due podi e le cinque top five (su sette tappe disputate) ottenute quest’anno. Risultati che hanno convinto il team di Nandan a confermare l’equipaggio iberico, una corrispondenza di amorosi sensi ricambiata da Sordo. «Hyundai Motorsport è diventato un team speciale per me – rivela – assieme a Carlos abbiamo molti bei ricordi lungo le stagioni disputate. E penso che il 2018 sia stato il mio anno più competitivo [ha concluso al nono posto assoluto, ma con un programma che per la prima volta dal 2014 non è stato da titolare, ndr]». Ovviamente lo spagnolo accoglie ben volentieri, alla pari dei suoi colleghi, l’«immenso ammontare di esperienza» di Loeb, che a suo dire rappresenterà un grandissimo beneficio per la squadra.
Ma veniamo ora alle dolenti note di chi ha dovuto cedere il proprio sedile.
La delusione di Paddon e i retroscena della sua mancata riconferma
Hayden Paddon rappresenta il deluso di questo win-win messo a segno da Hyundai. Il neozelandese che ha corso in sette appuntamenti quest’anno, chiudendo ottavo assoluto con due podi, al momento è fuori dal WRC 2019, come un altro fuoriuscito di lusso quale Mads Ostberg. I calcoli dei team, chiamati ad incastrare i vari piloti nella line-up ideale e a fare i conti con il budget a disposizione e le vetture schierabili, comportano necessariamente dei sacrifici. Ma è inevitabile la delusione di Paddon, dato per confermato «all’ottanta per cento» dallo stesso Nandan qualche settima fa prima dell’uragano Loeb.
In un messaggio rilasciato sulle storie del suo Instagram e su Twitter, il pilota ha espresso il suo fino ad ora unico commento ufficiale sulla vicenda. «Non è sicuramente facile da dire – esordisce con la faccia accigliata, non si sa se per il rammarico o per il sole che punta dritto sul suo viso – ma non ci sarà l’opportunità di correre nel WRC, giacché non ci sono opportunità». Ringraziando e al tempo stesso scusandosi con i fan e tutti coloro che «hanno reso questo viaggio possibile» Paddon racconta la sua versione dei fatti e i retroscena. «Gli ultimi mesi sono stati mentalmente molto difficili. Ci sono state ovviamente molte discussioni dietro le quinte e ci sono state promesse – e dette – molte cose che poi non sono diventate realtà», afferma in punta di fioretto.
«Ci hanno fatto presente la decisione di Loeb ieri [giovedì, ndr] e il fatto che ci sarebbe stata la possibilità di correre un solo rally, che nell’interesse di tutti non è certamente una opzione che potevamo considerare. Abbiamo fatto quello che ci è stato detto di fare quest’anno, abbiamo provato a fare squadra, abbiamo conquistato il secondo miglior ammontare di punti per team sui rally disputati. Abbiamo cercato di fare le cose in maniera onesta e leale e penso che dobbiamo essere fieri di noi e camminare a testa alta».
E dopo questi siluri, torna più accomodante: «Sono ovviamente deluso al momento, ma al tempo stesso comprendo che questa è la realtà dello sport professionistico, ed è questa la situazione al momento». E al riguardo del fatto che non abbia tentato altre alternative, Paddon risponde: «Lo abbiamo fatto, ma la realtà dei fatti è che semplicemente non ci sono stato tante altre opportunità nel WRC, per ora».
Ma non c’è solo rammarico nelle sue parole: il neozelandese ripercorre la sua storia con Hyundai, lunga cinque anni, in cui c’è stata anche la vittoria al Rally Argentina nel 2016. «È stato un viaggio incredibile, con tanti bei ricordi. […] Certamente ci sono alcune cose che personalmente sento di poter dare ancora, ma rimarranno nel mucchio dei se della vita».
Conclusione con una nota di speranza: «Questa non è certamente l’ultima volta che sentirete parlare di me, il rally scorre nel mio sangue e questo è solo un piccolo sobbalzo nel mio percorso».