WRC | Kris Meeke: “Non pago per correre. E se Ogier si ritira…”

Meeke a tutto campo

Rimasto fuori dal WRC 2020, Kris Meeke vuota il sacco ai microfoni di di AutoHebdo e spiega perché non corre quest'anno. E lancia un'altra frecciatina ad Esapekka Lappi
WRC | Kris Meeke: “Non pago per correre. E se Ogier si ritira…”

Il campionato WRC 2020 (che prosegue questa settimana al Rally di Svezia) ha lasciato appiedati alcuni piloti di lungo corso come Kris Meeke, fuori dalla possibilità di poter correre in un team ufficiale dopo la mancata riconferma in Toyota Gazoo Racing.

Il quarantenne britannico dopo un solo anno con la squadra di Tommi Mäkinen si è ritrovato per la seconda volta in due stagioni a doversi reinventare (nel 2018 ci fu il clamoroso licenziamento da parte di Citroen quasi ad inizio campionato). Mentre Toyota ha stravolto la propria line-up dopo l’uscita di Ott Tanak (approdato da quest’anno in Hyundai), lasciando a piedi anche Jari-Matti Latvala, Meeke ha accettato in un certo modo e con una certa dose di pragmatismo la situazione, come ha spiegato in maniera molto lucida e schietta in una intervista esclusiva rilasciata ad AutoHebdo.

Meeke: “Il trasferimento di Tanak ha innescato la mia mancata riconferma”

L’avevamo lasciato ipotizzare strade alternative, magari come navigatore, magari in una futura Dakar; in realtà Meeke non perde le speranze di poter tornare un giorno nel WRC. L’ex pilota Toyota, reduce dalla vittoriosa incursione nel mondo delle Auto Storiche al recente Legend Boucles, corso in terra belga a bordo della Ford Escort MKII, ricostruisce i fatti degli ultimi mesi che hanno comportato la sua esclusione dal Mondiale Rally, a suo dire conseguenza del trasferimento di Tanak in Hyundai: «Gli eventi si sono succeduti senza la minima discussione per via di come si era sviluppato improvvisamente l’affaire Tanak», spiega Meeke. «Mentirei se dicessi che la cosa non mi deluse affatto, ma da qui a dire che rimasi sorpreso…».

Meeke ed il confronto in Toyota con Tanak:”L’età ha giocato a mio sfavore”

Il britannico, insomma, aveva capito ormai l’antifona: i margini per restare nel WRC 2020 si stavano facendo sempre più sottili. «Quando uno ha una visione realista e globale della situazione relativa al mercato piloti nel WRC, cosa potrebbe fare per cambiare la situazione? Ho ingoiato il rospo. Tanak è nel WRC e corre con le World Rally Car dal 2012. Neuville pure. Ad oggi, hanno 31-32 anni!», prosegue Meeke riferendosi al fattore anagrafico, che lo mette in una condizione di svantaggio essendo quarantenne. «Sono sempre stato conscio di ciò: per me, riuscire a fare dei rally la mia vita è stata una sfida. Sono rimasto su un crinale sottile: in un angolo della mia mente ho sempre saputo che, un giorno, l’età avrebbe giocato contro di me. Quel giorno è arrivato». E rivela amaramente a proposito del confronto con l’estone, suo compagno di squadra nella stagione precedente: «Quando mi sono ritrovato a bordo di una vettura identica a quella di Tanak – riferendosi alla Toyota Yaris WRC guidata lo scorso anno con alterne fortune, chiudendo poi sesto nel WRC 2019 – quell’auto mi ha dominato. Lui [Tanak, ndr] era più veloce e più costante. In questi ultimi due anni è stato stupefacente!»

Meeke punzecchia ancora Lappi

Il presente resta sempre molto incerto per Meeke, che ammette: «Non ho vagliato alcuna strada. Dall’annuncio del ritiro di Citroen, ho capito come la situazione si prospettasse difficile. Ne parlai con Jari-Matti, che mi disse di essere pronto a pagare per correre con una Toyota. Questo è Latvala!». Il britannico non ha preso in considerazione questa possibilità, anzi. «Quest’anno Esapekka Lappi è stato pagato da Citroen. In pratica, era gratis. Pagare per fare la promozione di un prodotto venduto da altri non fa parte del mio modo di essere. I volanti per i quali i titolari del sedile sarebbero stati pagati erano già tutti presi, se io non valevo più sufficientemente per far parte della schiera di questi privilegiati – e non sto dicendo che non lo meritano – a che serve insistere? Non ho fatto alcun tentativo».

Vediamo di districarci nei concetti espressi da Meeke: quando si riferisce allo stipendio di Lappi parla di una voce che circolava durante l’ultimo mercato piloti, secondo cui il finlandese – che aveva ancora in essere un altro anno di contratto con Citroen – sarebbe stato liquidato dalla scuderia francese per la parte spettante, cosa che avrebbe reso vantaggioso l’ingaggio da parte di M-Sport che si assicurava così una specie di parametro zero. Voci, appunto, rilanciate ancora una volta da Meeke, mentre per quanto riguarda il diventare un pilota pagante più che pagato, l’ex Toyota fa intendere che non ha intenzione di fare come Latvala, ovvero tirare fuori il denaro di tasca propria per correre, senza guadagnarci molto.

Meeke confida nel ritorno nel WRC

Pragmatismo britannico che però non spegne le speranze del pilota in merito ad un suo ritorno nella massima serie rallistica al mondo, grazie all’imminente forfait di un suo collega. «Come si dice, mai dire mai. Ogier dice che questa è la sua ultima stagione. La cosa potrebbe rimescolare le carte», conclude sibillino.

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