Nel giro di poche ore Kalle Rovanpera ha rilasciato una serie di dichiarazioni a tutto tondo, a partire da una intervista rilasciata ai colleghi di AutoMoto.it. Ma ha avuto modo di parlare anche del futuro del WRC, ovvero l’era ibrida che si aprirà dal 2022, ai media finlandesi.
Rovanpera: “In questo momento non sono sempre in contatto con gli altri del team”
Il giovanissimo pilota di Toyota Gazoo Racing con il collega Piero Batini ha toccato vari argomenti tra passato, presente e quello che sarà della stagione. Anzitutto non si poteva non partire da quel famoso video, visibile in testa all’articolo, in cui Rovanpera ha guidato sulla neve «una Toyota Starlet blu» alla tenerissima età di otto anni. «Normalmente non posso allenarmi in quel modo. Potrei guidare qualche vecchia vettura, ma non sarebbe di grande aiuto. […] Ma se avessi la possibilità lo farei», spiega il finlandese, che come altri suoi colleghi in questo periodo di quarantena si mantiene in forma a casa. Alla domanda se si tenga in contatto con gli altri del team, a cominciare dai suoi colleghi piloti, Rovanpera rivela: «Non troppo, siamo in contatto con il team e in certi casi quando c’è bisogno, ma normalmente no, non siamo in contatto», sostenendo che ognuno è concentrato sulla propria famiglia.
L’esperienza nel CIR 2017
A proposito di famiglia, il pilota ha parlato anche del supporto datogli dal padre, che lo accompagnava alle piste ma non gli ha insegnato a guidare. Inoltre ha ricordato la sua parentesi nel nostro CIR del 2017 (miglior risultato un quarto posto assoluto al Rally di Roma Capitale): un’idea nata dal suo manager, Timo Jouhki, e da suo padre, affinché potesse allenarsi su asfalto, «visto che non abbiamo la possibilità di farlo in Finlandia ed in Svezia» (ed in effetti non è raro vedere piloti scandinavi provare campionati nazionali fuori dai loro confini, come il nostro, per testare condizioni spesso non facili da trovare nelle loro zone).
Rovanpera promuove la Toyota Yaris WRC. “Non sono sorpreso dei miei risultati”
Tornando al WRC e alla stagione corrente, Rovanpera ammette quanto sia difficile prevedere se e come procederà il campionato. «Nessuno in effetti può dire cosa succederà tra un mese o due», ma ovviamente la speranza è di tornare il più presto possibile, magari dall’evento di casa previsto ad agosto (salvo imprevisti), come ha auspicato l’alfiere Toyota. «Potrebbe essere l’highlight della mia stagione, tuttavia è difficile dirlo. Poi ha parlato della Toyota Yaris WRC, «veramente una bella vettura, è davvero molto veloce e facile da guidare. Per questo è stato facile per me passare dalla R5 [che guidava sino allo scorso anno, segnatamente con Skoda, ndr] alla Yaris», ammettendo inoltre di non aver mai avuto paura di guidare con una World Rally Car Plus («Ero un po’ nervoso, ma ha prevalso il divertimento e l’eccitazione»). Ancora, Rovanpera ha rivelato di non essere sorpreso dalla rapidità dei risultati positivi ottenuti in questo avvio di stagione (con tanto di podio in Svezia) ma che l’obiettivo di quest’anno, ha spiegato con la sua flemma ed understatement, è quello di conoscere al meglio la vettura e i rally che correrà.
Il punto di vista sulle vetture al via dal WRC 2022
A Rallit.fi, portale del proprio Paese, Rovanpera ha invece affrontato il discorso sul WRC 2022, i cui lavori procedono a ritmo serrato verso la transizione ibrida, in attesa della fase di test al via dal prossimo gennaio. Alcuni piloti si sono detti un po’ scettici, se non critici su quelle che saranno le nuove vetture (che avranno una unità ibrida accanto all’attuale Global Race Engine, con una semplificazione a livello aerodinamico e sospensivo, mentre il cambio sarà simile alle attuali R5, ovvero a cinque marce): è il caso di Thierry Neuville, mentre il compagno di squadra Ott Tanak ha confidato in un livello prestazionale simile a quello attuale e che ci possano essere più auto schierate. Sul fronte M-Sport, anche Esapekka Lappi ha espresso qualche perplessità, avanzate adesso da Rovanpera, dubbioso sui cambiamenti in vista ma che al tempo stesso sospende il giudizio sino a quando non si potranno provare le nuove auto. «È un po’ strano che la tecnologia vada indietro quando ti stai trovando bene con le vetture attuali. Non so perché si vada in questa direzione», ha spiegato il finlandese a Rallit.fi, che si è augurato comunque di poter avere sensazioni positive quando potrà finalmente guidare la vettura.