L’indiscrezione secondo cui FIA e WRC Promoter potrebbero valutare l’ipotesi di inserire Monza come ultimo round del Mondiale 2020 aleggia ancora nell’aria, collocata nell’interregno tra la boutade ed un progetto in fase di lavorazione. Forse è qualcosa di più di un ballon d’essai, chissà: sta di fatto che se i piloti stessi arrivano a commentare questa indiscrezione, forse sotto sotto qualcosa c’è.
Monza Rally, lo scetticismo di Elfyn Evans
Ai posteri l’ardua sentenza: intanto, per cominciare, hanno detto la loro due terzi dei piloti ufficiali di Toyota Gazoo Racing, ovvero l’attuale leader del WRC 2020 dopo la vittoria in Turchia Elfyn Evans e Sébastien Ogier. Il primo ha espresso una certa diffidenza in merito ad un evento che contempla anche la pista, sulla scorta del Rally Show monzese che solitamente chiude la stagione (difatti si parlerebbe di un eventuale ingresso come ultimo round del campionato a dicembre): «Ovviamente desideriamo il maggior numero di rally possibili – ha spiegato Evans su DirtFish, che ha interpellato in merito anche il compagno di squadra, e non solo – ma parliamo pur sempre del campionato del mondo rally, non eventi in un’unica sede come una pista. A mio avviso deve essere un evento vero e proprio e, ovviamente, non so davvero cosa stia succedendo dietro le quinte, ma di sicuro deve essere un vero rally più che un mero spettacolo per il pubblico, diciamo, se proprio si assegnano punti. Se si tratta di un vero e proprio rally su asfalto, ovviamente lo accoglieremo volentieri, ma quello che ho visto in passato con qualcosa simile a Monza è tutte queste vetture che si inseguono e rimangono bloccate l’una dietro l’altra facendo giri dello stesso circuito. Questo a mio avviso non è vero rally – sentenzia Evans, che non è mai stato al via del Monza Rally Show – quindi direi che dobbiamo evitare una situazione del genere».
Anche Ogier è scettico. Suninen più possibilista
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda Ogier: «Messa così, sembra un po’ una cosa insulsa per un evento WRC, ad essere completamente onesto. Ma non ci sono mai stato, quindi non posso giudicare in particolare che tipo di rally sarà». Si inserisce poi il parere di Teemu Suninen, lato M-Sport, che invece al Monza Rally Show c’è stato nel 2018, correndo con la sua Ford Fiesta WRC e classificandosi secondo dietro Valentino Rossi. «È come un rally delle prove speciali cittadine – ha commentato anch’egli su DirtFish -. Per lo più, ovviamente, [si tratta di] grandi rettilinei lunghi, ma sarebbe abbastanza diverso dai normali rally». E riconosce: «Come evento è bello, ma è altrettanto bello seguirlo come rally? Non lo so, ma come evento è stato bello da correre e uno dei migliori appuntamenti a cui sono stato. È stato fantastico per gli spettatori, un grande spettacolo, davvero bello, ma non so se potremmo avere spettatori questa volta».
Loeb intanto prepara il suo futuro alla Dakar
Mancherebbe il parere di qualcuno da Hyundai Motorsport, che nel 2019 ha schierato ben quattro piloti – Craig Breen, Andreas Mikkelsen, Thierry Neuville e Dani Sordo – sul circuito brianzolo, sia sulle i20 R5 che sulle WRC Plus. A proposito della scuderia di Andrea Adamo, apriamo una parentesi su Sébastien Loeb: dopo la partecipazione a quello che potrebbe essere stato il suo ultimo rally di stagione con Hyundai, ovvero il Turchia chiuso con uno splendido podio, il pluricampione del mondo potrebbe essere ormai destinato alla sua quinta presenza alla Dakar, correndo l’edizione 2021. Sì ma con quale team? Nei giorni scorsi il francese aveva rivelato che la riserva si sarebbe sciolta nelle prossime settimane, concetto ribadito su DirtFish confermando però allo stesso tempo i nomi della squadre con cui ha aperto i contatti: «Non voglio dire troppo oggi, però sì», ha risposto alla domanda se stesse attualmente trattando con Toyota, nome che si era fatto già nei mesi scorsi, e l’arrembante Prodrive, che intanto ha già ingaggiato Nani Roma. «Ho anche altre opzioni – ha poi ammesso, forse in maniera tattica -. Ho buone opzioni e nelle prossime settimane potrò dire qualcosa di più sui miei piani».