WRC | Il podio Hyundai al Rally Italia Sardegna ed il metodo Adamo

La vittoria sorprendente di Sordo e le parole di Adamo

Hyundai Motorsport conquista al Rally Italia Sardegna la vittoria con Sordo e il terzo posto con Mikkelsen. Il team principal Andrea Adamo raccoglie i frutti della sua gestione: il commento
WRC | Il podio Hyundai al Rally Italia Sardegna ed il metodo Adamo

Sembrava tutto già deciso, tutto stabilito, ed invece un colpo di scena negli ultimissimi minuti del Rally Italia Sardegna ha rimesso ogni cosa in discussione. Crollate le certezze, Hyundai Motorsport ottiene sul filo di lana un risultato strabordante, con la vittoria a sorpresa di Dani Sordo e il terzo posto di Andreas Mikkelsen.

Lo spagnolo sembrava ormai certo, in realtà, di un piazzamento al secondo, dietro un Ott Tanak che veleggiava placido verso la sua potenziale terza affermazione consecutiva nel WRC 2019. Peccato che i rally, soprattutto se si corre su sterrato (come quelli molto esigenti della Sardegna), possono essere imprevedibili e rovesciare situazioni che sembravano ormai acclarate. Così, la Toyota Yaris WRC dell’estone, ultima vettura a partire, si ferma durante la Power Stage finale, in cui ormai bisognava espletare le ultime formalità per un podio che pareva definito: primo Tanak, secondo Sordo e terzo Teemu Suninen.

Il colpo di scena finale al Rally Italia Sardegna

Lo spagnolo viene avvisato dell’imprevisto catastrofico per Toyota e strabiliante per Hyundai Motorsport, e sale così sul gradino più alto del podio allestito sulla spiaggia dell’Argentiera, cerimonia replicata poi al porto di Alghero con annesso tradizionale tuffo nelle acque antistanti del team vincitore (nella nostra pagina Facebook trovate il video). Sordo conquista appena la seconda vittoria della sua carriera (dopo il successo al Rally di Germania 2013) in una domenica in cui i connazionali trionfano nel motorsport, ovvero Fernando Alonso nella 24 Ore di Le Mans e nel WEC (ironia della sorte, con Toyota)e Marc Marquez al GP di Catalogna (con il rischio, afferma poi tra il serio ed il faceto il pilota iberico nella conferenza stampa finale, che mettessero in secondo piano il suo successo in Sardegna).

Lo spagnolo ha riconosciuto di non poter tenere il passo di Tanak, per il quale si dispiace sinceramente, perciò era ormai rassegnato al secondo posto. Un piazzamento che sarebbe stato comunque ottimo in un Rally Italia da protagonista dopo il flop bruciante del Portogallo, con una risalita costante verso le zone alte della classifica assoluta già dopo la PS6, approfittando anche dell’errore del precedente leader Jari-Matti Latvala. Sceso poi in terzo, fatica un po’ nella seconda tappa con la scelta delle gomme, le hard, non ottimali per il tipo di fondo, e dichiara chiaramente di preferire un passo più lento che incappare in qualche errore.

E così, mentre Sordo si limita a contenere eventuali danni e a controllare la posizione, Tanak si scatena e sale in vetta, vincendo tutte le speciali della seconda giornata. Poi è arrivato l’ultimo giro di domenica mattina e il paradosso che chiude la gara, con il pilota dalle ottime prestazioni, in pressing ma dall’andatura più cauta, vincere quando meno se lo sarebbe aspettato. «È una sensazione incredibile trionfare per la prima volta con Hyundai e ottenere il secondo successo della mia carriera nel WRC – commenta – Mi dispiace molto per Ott e Toyota per aver avuto così tanta sfortuna nella Power Stage. Sapevamo che dovevamo mantenere la pressione nel caso si verificasse questo tipo di situazione. Non riesco a credere che sia potuto succedere. Siamo stati veloci e consistenti per tutto il weekend e ora abbiamo questa fantastica vittoria come ricompensa».

Il successo però non cambia i piani per questa stagione di Sordo, che nella conferenza stampa finale assicura di voler fare le proprie otto-dieci gare stagionali senza pretendere un ruolo più incisivo alla luce delle vittoria in Sardegna.

Il podio di Mikkelsen

E la festa Hyundai prosegue con un altro insperato risultato, il terzo posto di Andreas Mikkelsen, al secondo podio stagionale dopo quello ottenuto in Argentina. Autore di buone prestazioni lungo il weekend, il norvegese dalla seconda tappa è protagonista di un esaltante battaglia con Elfyn Evans per il quarto posto. Ma domenica Mikkelsen si scatena, vincendo tutte e quattro le prove speciali previste e siglando il miglior tempo nella Power Stage. La disfatta di Tanak è – non ce ne voglia il povero estone – la ciliegina sulla torta per il pilota Hyundai, che dal quarto balza al terzo posto.

«Abbiamo spinto al massimo nell’ultima mattina, nel tentativo di ridurre il distacco da Elfyn. Ottenere tutte e quattro le vittorie delle speciali (di domenica) è stata una sensazione fantastica. Ci saremmo accontentati di prendere il quarto posto. Sfortunatamente, Ott ha avuto i suoi problemi, che ci hanno poi regalato un podio, un bonus inaspettato ma molto gradito».

Neuville in difficoltà, ma prosegue la corsa al titolo

E Thierry Neuville? Il belga con il navigatore Nicolas Gilsoul è rimasto un po’ sottotono, stazionando nelle zone basse della top ten per alcuni problemi di bilanciamento, set-up e gomme (soprattutto nel venerdì, e con il fatto di dover correre con le slick a fine giornata), oltre ad essere protagonisti di un clamoroso fraintendimento con le note nella PS6, che costa all’equipaggio l’impatto della Hyundai i20 Coupé WRC con un banco di terra e la rottura del radiatore. Nonostante l’abilità di Neuville nelle rimonte, alla fine deve accontentarsi del sesto posto e di tre punti extra nella Power Stage, abbastanza da tenere ancora in vita la sua corsa per il titolo (è attualmente terzo a sette punti dalla vetta, occupata nonostante tutto da Tanak).

«Non è stato certo il weekend che volevamo. Lo archivieremo come “uno di quei weekend” e cercheremo di riscattarci in Finlandia. Congratulazioni a Dani, sono molto felice di vedere lui e il copilota Carlos Del Barrio ottenere la loro prima vittoria con il team».

Adamo: “Non sono cattivo, faccio il meglio per il team”

Team che alla luce del podio ottenuto mantiene salda la cima della classifica costruttori, con un vantaggio di 44 punti su Toyota Gazoo Racing. Il Team Principal Andrea Adamo ha rivolto a più riprese la sua solidarietà agli avversari sfortunati, oltre a complimentarsi con Sordo e Del Barrio per il loro successo e la loro professionalità, così come gli altri due equipaggi.

Il metodo Adamo sta dando i suoi frutti: con la delicatezza di un maremoto l’ingegnere italiano ha preso il toro per le corna e condotto con piglio decisionista un team che, dopo alcuni obiettivi mancati, necessitava di una scossa. Certo, mancano ancora sei appuntamenti alla fine del WRC 2019, però il gioco di squadra che ha innestato il team principal sta dando i frutti sperati. «Mi hanno dipinto come un maestro severo, ma in realtà lavoro per fare il meglio per la mia squadra», è il sunto di un concetto che Adamo ha dovuto ribadire più volte nel weekend, a chi gli chiedeva se le scelte fatte per le line-up (con Mikkelsen estromesso ben due volte quest’anno) avessero creato delle tensioni in Hyundai Motorsport.

«Bisogna smettere con l’approccio “Adamo il cattivo, Adamo che mette a piedi Mikkelsen”: Adamo dall’inizio dell’anno sta gestendo gli equipaggi che ha nel migliore dei modi possibile quando sono al top della forma e al top della concentrazione, nel momento in cui servono», ha dichiarato ieri alla fine della gara ai giornalisti che lo attendevano ad Alghero. E prosegue, snocciolando i risultati positivi di Loeb in Cile, Mikkelsen in Argentina ed in Sardegna ed ovviamente Sordo: «Si dimostra ancora una volta che non sono la maestra cattiva che mette all’angolo le persone che non si comportando bene. Sono il fratello più grande che cerca solo di consigliare e gestire al meglio».

Il pirotecnico dirigente, a chi gli chiede inoltre se il prossimo Rally di Finlandia sarà il più duro del calendario, risponde schiettamente: «È dall’inizio dell’anno che mi si dice che la prossima gara è quella storicamente più difficile dell’anno. Alla fine ci pagano per fare quattordici gare: difficili o facili… se fossero state facili avremmo fatto i postini, con tutto il rispetto, quindi non è che la cosa mi spaventi».

Adamo ha anche detto che a tempo debito verrà ufficializzata la lista degli equipaggi per il Rally di Finlandia, questione al quale non intende pensare, almeno nel breve periodo (ma immaginiamo che abbia le idee ben chiare, in realtà. Da notare che in conferenza stampa Teemu Suninen abbia maliziosamente suggerito come ulteriore guida il pilota di casa Jari Huttunen, già con Hyundai nel WRC2).

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