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WRC | Il Mondiale Rally verso il lancio di una propria tv, attiva 24/7

Siamo entrati nel vivo del Rally di Portogallo, e intanto dal parco assistenza del quarto appuntamento del WRC 2022 arrivano delle interessanti anticipazioni sul futuro mediatico di questo campionato. 

La tv del WRC, attiva sempre

All’appuntamento sugli sterrati lusitani è presente lo stato maggiore sia della FIA che del WRC Promoter, giacché in questa tappa si celebrano i cinquant’anni del Mondiale nato nel 1973: ed è proprio Jona Siebel, amministratore delegato del promotore del WRC, a dare una notizia che farà probabilmente felice gli appassionati: «Il ​​prossimo anno lanceremo un canale televisivo di rally attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7», sono le sue parole riportate da DirtFish. «Vogliamo raggiungere nuovi mercati, perciò abbiamo questo piano per sviluppare una nostra tv, siamo molto molto fiduciosi in merito».

La rivoluzione mediatica del WRC

Nel 2018 il servizio streaming a pagamento WRC + All Live ha cambiato totalmente la modalità di fruizione di questo sport, rendendo visibile in diretta ogni singola prova speciale, cosa che un tempo pareva se non fantascienza comunque non all’ordine del giorno. Le modalità di fruizione sono cambiate grazie ai media OTT e allo streaming, e queste tecnologie di comunicazione fanno sì che il WRC (e da quest’anno anche l’ERC, entrato nella gestione del WRC Promoter) possano essere alla portata di mano degli appassionati previo un contenuto abbonamento mensile. Insomma, i rally di livello mondiale ed europeo non hanno più segreti, e il Promoter intende fare il passo successivo con un canale sempre aperto e che allarghi ulteriormente il bacino di mercato verso nuove frontiere, in un WRC che si vuole aprire verso nuovi territori (e soprattutto, mercati) globali.

“Il WRC è anche intrattenimento e spettacolo”

Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem si è detto concorde su questo piano, sostenendo il progetto con queste parole (sempre riportate da DirtFish): «Dobbiamo raggiungere le persone, dobbiamo rivolgerci a tutti coloro che vedono le auto da rally simili alle loro, ma non sono auto normali. Non possiamo dimenticare che questo sport è una questione di velocità ma anche di intrattenimento e spettacolo». Concetti già espressi poco dopo la sua elezione, quando parlò della necessità che il WRC possa essere popolare e non di nicchia, anche grazie a piloti dall’appeal mediatico.

Lanciato intanto il documentario sull’ultima stagione di Ogier

Intanto gli abbonati a WRC + possono godersi tra un rally e l’altro anche il documentario esclusivo “Sébastien Ogier: The Final Season“, incentrato appunto sulla stagione 2021 dell’otto volte campione del mondo rally, la sua ultima a tempo pieno nel WRC. Il francese parlerà inoltre della sua scelta di tirare un po’ i remi in barca, e toccherà anche qualche aspetto della sua carriera tra cui i duelli contro Sébastien Loeb (con il quale tornerà a lottare proprio nel fine settimana del Rally di Portogallo), intervistato in esclusiva così come figure che hanno giocato un ruolo importante nelle scelte compiute da Ogier quali Carlos Sainz o Malcom Wilson, amministratore delegato di M-Sport; ed inoltre nel documentario vedremo i contributi dai suoi attuali colleghi e rivali e filmati d’archivio. Ma non mancherà anche uno sguardo approfondito sul mondo del pilota francese, sulla sua preparazione alla stagione 2021 ed il suo privato. 

 

Luca Santoro:
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