Hyundai Motorsport ha ricominciato con il piede giusto il WRC 2020, tornando a casa dal Rally Estonia con una doppietta sul podio (sarebbe potuta essere anche una tripletta e concludere così l’opera, se non fosse stato per lo sfortunato imprevisto di Thierry Neuville). Ora però il livello della contesa cambia non solo di scenario ma anche di condizioni, con il test sugli sterrati diametralmente opposti rispetto a quelli estoni del Rally di Turchia.
I precedenti di Hyundai al Rally di Turchia
Il round che si disputerà nel prossimo weekend del 18-20 settembre infatti prevede un fondo terra aspro, roccioso, più lento e decisamente più rischioso (come ha dimostrato l’edizione 2018, in cui quasi tutti i big soffrirono imprevisti e problemi di ogni genere), oltre alle difficoltà date dalle temperature calde: inoltre nella penisola anatolica Hyundai Motorsport ad oggi non ha mai ottenuto vittorie, conquistando al massimo i terzi posti di Hayden Paddon nel 2018 e di Andreas Mikkelsen nel 2019, pilota che tra l’altro ha sempre fatto abbastanza bene in Turchia. Ma il norvegese non è più nel team, che si affida invece ad un Ott Tanak che proprio due anni fa vinse questo appuntamento – ma sulla Toyota Yaris WRC -, a Neuville e al rientrante Sébastien Loeb, che ha firmato per ben tre volte il successo nella gara turca, anche se parliamo di anni fa (2004, 2005 e 2010) e ai tempi di Citroen.
Il ritorno di Loeb
Hyundai è reduce dai test svolti questa settimana sugli sterrati simili della Grecia, in particolare sulle strade dell’altrettanto impegnativo Acropolis Rally: proprio lì abbiamo potuto rivedere Loeb a bordo della i20 Coupé WRC mesi dopo l’ultima volta, in occasione del Rallye di Monte Carlo di gennaio. «Sono entusiasta di tornare a gareggiare per la prima volta da Monte Carlo, nonché nel mio primo evento su sterrato dalla Catalogna la scorsa stagione», sono le parole dell’alsaziano, che potrebbe puntare al ritorno nella Dakar nel 2021 e nel frattempo però spara le sue ultime cartucce rally di quest’anno. «Abbiamo svolto una giornata di test prima della gara, quindi sono concentrato e pronto a fare del mio meglio per la squadra».
Loeb arriva alla Turchia senza grosse pressioni, a parte svolgere per bene il ruolo di uomo squadra, ma in ogni caso sempre meglio non sottovalutare il nove volte campione del mondo. Anche perché la Hyundai i20 Coupé WRC che abbiamo ritrovato dopo gli interminabili mesi di pausa sembra aver fatto un bel salto avanti in termini prestazionali, come ha dimostrato l’exploit delle vetture coreane in Estonia, rispetto alle Toyota Yaris WRC più in affanno. Attenzione però, gli sterrati turchi come abbiamo detto sono tutt’altra storia rispetto a quelli estoni, per grip, conformazione materica e velocità: come ha detto recentemente Tanak, il terzultimo round del Mondiale 2020 dimostrerà veramente a che punto sono con la i20 e se questa ha le carte in regola per trascinare la squadra al secondo titolo consecutivo tra i costruttori.
Tanak rilancia la sua corsa al titolo, Neuville cerca il riscatto
A proposito dell’estone fresco vincitore nel round di casa, quest’ultimo ha assicurato di essere ora focalizzato sulla Turchia: «Il nostro obiettivo è lottare per la vittoria e continuare la nostra scalata al titolo», e dagli pure torto. Chi invece deve assolutamente voltare pagina rispetto all’Estonia è Neuville, reduce dal disastro causato dal danneggiamento della sospensione posteriore destra della sua i20, avvenuta improvvisamente in un tratto veloce della PS7. Pur rientrato il giorno dopo, la gara del belga era bella che finita, compromessa ulteriormente da un problema tecnico prima della Power Stage finale.
Ora la voglia di riscatto in Turchia, anche per recuperare punti in classifica piloti dopo essere scivolato al quinto posto, cedendo proprio a Tanak il terzo dove stazionava. «È la nostra terza volta in questo, che è uno dei rally più difficili della stagione – ha spiegato Neuville – . Il nostro obiettivo sarà quello di ottenere il massimo punteggio possibile negli eventi con un focus sul campionato. Abbiamo sempre avuto una buona velocità in Turchia ma non siamo stati in grado di ottenere il risultato sperato [nelle due uscite precedenti il belga ha avuto come miglior risultato un ottavo posto lo scorso anno, ndr], quindi spero che questa terza volta possa essere quella fortunata».
“Il Rally di Turchia può avere momenti insidiosi”
«Abbiamo disputato un rally fantastico in Estonia – ha concluso il team principal Andrea Adamo – , grazie a mesi di duro lavoro da parte del team di Hyundai Motorsport, ma non possiamo presumere che sarà lo stesso anche in Turchia: i nostri rivali stanno lavorando altrettanto duramente. Sappiamo che questo rally può spesso avere una coda velenosa – avverte in merito agli imprevisti -, quindi dobbiamo rimanere concentrati fino alla conclusione della Power Stage ». Ricordiamo che nella classifica costruttori Hyundai è seconda, ma con un gap dai leader Toyota Gazoo Racing di soli cinque punti dopo l’Estonia.