Nel prossimo weekend il Rally del Cile debutterà ufficialmente come prova del WRC, cosa che scatena nei team sentimenti contrapposti, tra il brivido di una gara completamente inedita e le preoccupazioni per le incognite che ne conseguono. Hyundai Motorsport a questi pensieri assomma le pressioni di chi attualmente è la lepre che gli altri avversari inseguono.
Hyundai reduce da due successi consecutivi
La scuderia di Alzenau infatti è attualmente in testa sia nella classifica costruttori, con un buon vantaggio di 37 punti su Toyota, che tra i piloti con Thierry Neuville, sebbene qui il vantaggio sul secondo (un certo Sébastien Ogier) sia solo di dieci lunghezze. In ogni caso, la maratona latinoamericana dopo il Rally Argentina prosegue in Cile con una Hyundai reduce da due successi consecutivi, prima sull’asfalto del Tour De Corse e successivamente sugli sterrati del Paese del tango e di Messi.
Neuville è stato l’autore di questi due trionfi, e da qui la sua leadership in classifica: ma l’Argentina in particolare ha assunto i contorni di un trionfo per il team di Andrea Adamo, la cui reggenza a capo della squadra sta dando i primi importanti frutti: vittoria del belga e secondo posto per Andreas Mikkelsen, una doppietta che lancia Hyundai in fuga nel suo obiettivo di stagione principale, ovvero il titolo costruttori. Un successo neppure punzecchiato dalla multa di 1,500 euro inflitta dagli stewards a Neuville, reo di aver compiuto alla fine della Power Stage e davanti al podio una serie di giri derapando intorno ad un punto con la vettura (in pratica la tecnica del doughnut), tale era la sua gioia all’arrivo. Il team però non deve lasciarsi trasportare dall’entusiasmo visto che il calendario è ancora lungo e il Cile è un salto nell’ignoto (cosa valida per tutti, sia chiaro), con 17 prove speciali mai corse prima dagli equipaggi e team, al massimo visionate nei video preparati dall’organizzatore.
I commenti dei piloti e del Team Principal
A Neuville e al suo navigatore Nicolas Gilsoul toccherà in particolare l’onere riservato ai leader di classifica, ovvero aprire le strade per primi. L’equipaggio partirà quindi con questo piccolo handicap che potrebbe far risentire le prestazioni al cronometro, ma l’entusiasmo e il morale del belga è alto e difficilmente scalfibile: «Dopo le nostre due recenti vittorie ci sentiamo ancora carichi, è un momento positivo di progresso per la squadra. Ci aspetta molto lavoro, ma non vedo l’ora mettermi all’opera».
Mikkelsen in Argentina ha dato una bella sterzata al suo Mondiale dopo una serie di prestazioni opache: il secondo posto lo fa balzare al sesto nella classifica piloti, grazie ad un podio che rappresenta il miglior risultato per l’equipaggio (completato dal copilota Anders Jaeger) dal secondo posto in Svezia l’anno scorso. «Mi ha dato molta gioia la nostra performance, e sono pronto per un bis in Cile! Da quello che ho visto nelle clip, troveremo delle bellissime prove. Siamo consci di ciò che possiamo conquistare con la Hyundai i20 Coupé WRC».
Oltre a Neuville e Mikkelsen, ritroveremo Sébastien Loeb, che darà il cambio a Dani Sordo. Il pilota navigato da Daniel Elena sarà al quarto appuntamento stagionale, e pure per un volpone navigato come il nove volte campione WRC il Cile sarà una novità assoluta. «L’unica cosa che so di questo round – ammette Loeb – è che sarà su sterrato. Non è un Paese dove sono stato molto spesso, giusta una volta per vedere la Dakar. Le strade sembrano abbastanza scorrevoli nella zona boschiva e su un fondo liscio. Sarà una esperienza interessante».
Testa bassa e pedalare, o meglio full gas, con la consapevolezza – come abbiamo detto – che la stagione è ancora lunga: questo lo stato d’animo della squadra secondo le parole di Adamo. «Ci siamo goduti le nostre ultime vittorie ma adesso è tempo di concentrarsi per qualcosa in più. Abbiamo tre equipaggi pronti per competere ai più alti livelli. Come novità del calendario, penso sia lecito aspettarsi l’inaspettato in Cile».