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WRC | Hyundai e il secondo posto al Rally di Svezia “che sa quasi di vittoria”

Le aspettative non erano altissime per il Rally di Svezia dopo il disastro del Monte Carlo dello scorso mese, eppure zitta zitta Hyundai Motorsport ha recuperato quota andando a conquistarsi il primo podio di stagione, con il secondo posto di Thierry Neuville.

Certo, ci sono stati dei soliti problemi di affidabilità delle i20 N Rally1 e qualche piccolo deficit prestazionale, però nulla di veramente devastante. Si intravede insomma un inizio di inversione di rotta, sebbene il vicedirettore di Hyundai Motorsport (che praticamente per ora fa le veci di team principal, in attesa venga nominato il successore di Andrea Adamo) Julien Moncet nei giorni scorsi abbia rivelato che le migliorie alla i20 entreranno eventualmente a regime in primavera

Neuville: “Dopo questo risultato guardiamo avanti con più fiducia”

Neuville, dicevamo, si prende un ottimo secondo posto dopo essere stato tra i sei piloti in lizza per il successo nelle prime fasi, prima che Kalle Rovanpera prendesse definitivamente il comando sino alla vittoria. Ma intanto il belga ha chiuso la prima giornata in vetta, per poi lottare per mantenere almeno il terzo posto in quella successiva. Il ritiro di Elfyn Evans, allora secondo, ha aperto però a Neuville domenica le porte per la piazza d’onore, dove ha concluso  a 22 secondi da Rovanpera. «È una bella sensazione conquistare un podio qui in Svezia, il nostro primo nella nuova era ibrida», ha commentato il pilota già vincitore di questa gara nel 2018. «È giunto un po’ inaspettato dopo quello che abbiamo visto al Rally di Monte Carlo, ma la squadra ha fatto un buon lavoro. I miei ringraziamenti vanno a tutti nella base in Germania per aver spinto al massimo. Abbiamo già potuto vedere durante lo shakedown che la velocità non era male ed è stata una sorpresa essere in testa al rally venerdì sera. Dopodiché, è stato un po’ più difficile trovare la giusta messa a punto, ma avevamo abbastanza ritmo per mantenere la concentrazione e alla fine assicurarci il secondo posto. Ora abbiamo un mese e mezzo per preparare noi stessi e l’auto per la Croazia. Queste settimane saranno molto importanti e c’è molto lavoro da fare, ma dopo questo risultato possiamo guardare avanti ai prossimi eventi con più fiducia».

Tanak frustrato per i problemi tecnici

In effetti il clima che si respira in Hyundai, rispetto allo sfacelo di Monte Carlo, è decisamente meno teso. E questo nonostante Ott Tanak si sia di nuovo dovuto ritirare come nella gara precedente: tuttavia l’estone ha pagato venerdì un problema all’unità ibrida indipendente da loro, tanto è vero che il fornitore ufficiale Compact Dynamics si è scusato per il malfunzionamento che ha lasciato un po’ di stizza al pilota, che comunque è tornato in gara il giorno dopo ed è anche riuscito alla fine a conquistare il primo posto nella conclusiva Power Stage, che vale 5 punti bonus per lui e per la squadra.

In ogni caso, l’umore di Tanak è piuttosto nero: «Non ci sono davvero molti aspetti positivi da ricavare  da questo rally. Nel complesso, è stato un fine settimana frustrante e deludente. Per i lati positivi, abbiamo dimostrato di avere il ritmo per essere competitivi. Il rovescio della medaglia è che non siamo riusciti a segnare molti punti. Siamo stati fortunati a conquistare alcuni punti nella Power Stage, ma sono pochi rispetto a quello che dovremmo segnare. Non posso davvero soffermarmi troppo sulla situazione perché c’è poco che avrei potuto fare diversamente per quanto mi riguarda. La squadra ha lavorato sodo e il podio di Thierry ci offre un po’ di rivincita. Ho detto che il potenziale della vettura c’è, ha solo bisogno di lavoro per arrivare dove vogliamo essere».

Oliver Solberg comunque soddisfatto

Anche Oliver Solberg, come Neuville, ha lottato inizialmente per la vetta della sua gara di casa, sino ad arrivare al secondo posto. Contro di lui però l’usura delle gomme e dei chiodi, che ne inficiato negativamente la prestazione, ed un problema all’acceleratore sabato che lo ha fatto arrivare al controllo orario della prova con sedici minuti di ritardo, prendendosi così due minuti e quaranta di penalità. Alla fine ha chiuso comunque sesto, con cinque minuti e quaranta di ritardo. «Questo fine settimana mi è piaciuto molto», ha affermato nonostante tutto il giovane pilota. «È stato fantastico gareggiare in casa su una vettura WRC per la prima volta, meglio di così non poteva essere. La i20 ha funzionato bene per tutto il weekend e il team ha fatto un lavoro straordinario, quindi grazie a loro. Non è il risultato che volevamo dopo un po’ di sfortuna con la vettura, ma è così. Dobbiamo lavorare sodo e comunque soddisfatti perché la velocità c’è. Dobbiamo solo migliorare di più le nostre prestazioni per arrivare al top, ma non ho dubbi che ci arriveremo».

Conclude quindi Moncet: «Questo secondo posto è quasi una vittoria per noi. Non fraintendetemi, siamo qui per vincere ma dopo alcuni mesi difficili – e soprattutto la delusione di Monte Carlo – siamo tornati sul podio, ed è bello. Sappiamo che c’è ancora del lavoro da fare e dei miglioramenti che dobbiamo apportare alla vettura, ma abbiamo dimostrato che ci stiamo arrivando. I miei ringraziamenti vanno a tutti i membri del team, quelli in loco e quelli della nostra base di Alzenau, che hanno lavorato tutti davvero duramente. Questo è un risultato importante, ma speriamo sia solo l’inizio del nostro ritorno al top».

 

Luca Santoro:
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