Andrea Adamo l’aveva fatto capire: all’Arctic Rally Finland l’obiettivo minimo sarebbe stato la vittoria, e così fu. Dopo il mezzo flop del Rallye di Monte Carlo Hyundai Motorsport ha dovuto raccogliere i cocci di una gara, sempre ipse dixit del team principal, «non preparata a dovere» e nel successivo round del WRC 2021 ha rimesso invece le cose a posto, vincendo con Ott Tanak.
Il dominio di Tanak all’Arctic Rally
Più che altro, il breve weekend in quel della Lapponia (solo 10 prove speciali per 251 km di competizione) è stato un monologo dell’estone, primo nello shakedown e primo dopo ogni singola PS affrontata. Tanak avrà avuto quella cazzimma (intesa in senso positivo, s’intende) utile per trionfare forse perché sospinto da una voglia di rivalsa, dopo il ritiro con disonore al Monte Carlo (dove ha rimediato una clamorosa squalifica sospesa), o avrà anche aiutato alla causa la trovata brillante di Adamo di schierarlo, assieme a Thierry Neuville, all’ Otepää Winter Rally, gara anch’essa invernale disputata prima dell’Arctic nella sua Estonia e tra l’altro pure vinta: sta di fatto che in questo fine settimana non c’è stata storia, Tanak ha dominato senza che niente e nessuno potesse seriamente impensierirlo, a parte un piccolo brivido con i tergicristalli nella mattinata di sabato.
«Questa vittoria è molto importante e ci permette di conquistare buoni punti per il campionato. Sapevamo che sarebbe stato complicato affrontare la battaglia ma, alla fine, abbiamo fatto un ottimo weekend. Ho pungolato parecchio gli ingegneri, ma il loro duro lavoro è stato davvero ripagato. Questo è stato un posto fantastico in cui gareggiare. È più di una degna aggiunta al campionato del mondo», ha commentato l’estone, ora quinto in classifica giacché, ricordiamo, a Monte Carlo ottenne zero punti.
Neuville nuovamente sul podio in questo 2021
L’Arctic Rally è stato insomma promosso, offrendo una gara breve ma spettacolare, non infernale ma comunque molto impegnativa: il mix ideale insomma, che ha premiato anche Thierry Neuville. Per la seconda volta quest’anno il belga conquista il terzo posto, disputando anch’egli un’ottimo weekend seppur alle prese con qualche problema di comunicazione con le note (per via di un problema all’interfono) e di comprensione con il suo navigatore Martijn Wydaeghe nella giornata di venerdì. Ma in ogni caso nessuna sbavatura di sorta e un’ottima gestione delle Pirelli Sottozero, messe a dura prova con i loro chiodi sulle strade lapponi, hanno consentito all’equipaggio di salire sul podio, a 19,8 secondi da Tanak. «Sono molto soddisfatto della nostra terza posizione, anche se la seconda era così vicina [solo 2,3 secondi dal piazzamento occupato da Kalle Rovanpera, ndr]», ha spiegato Neuville, ora terzo in classifica a sole otto lunghezze dal nuovo leader, ovvero Rovanpera per Toyota. «Abbiamo preso dei buoni punti per entrambi i campionati, che erano davvero necessari dopo Monte Carlo. La vettura è stata davvero fantastica in queste condizioni. Mi sono sentito a mio agio, abbiamo trovato un buon ritmo e sono riuscito a spingere immediatamente».
La frustrazione di Breen
Lamenta una certa frustrazione invece Craig Breen, che esordiva in questo 2021 nella veste ufficiale di terzo pilota per tutto l’anno con Hyundai. Inizialmente in lotta per il podio, l’irlandese nella penultima giornata scivola verso il quarto posto, dove alla fine conclude. A fine Arctic dichiara: «Devo dire grazie agli ingegneri, mi hanno dato alcune informazioni sulle cose che stavo sbagliando. È stato davvero difficile mentalmente per me questo fine settimana. Sapevo che la velocità era lì, quindi è stato bello conquistare alcuni punti per la squadra nella Power Stage [dove è terminato secondo, ottenendo così 4 punti bonus, ndr] e concludere il weekend con una nota positiva».
L’Arctic Rally di Loubet e Solberg
Ricordiamo inoltre che c’erano altre due i20 Coupé WRC, entrambe private: una vedeva a bordo Pierre-Louis Loubet, che però vive un fine settimana da incubo tra forature e problemi al motore dopo un impatto con la neve, per chiudere poi con una girata nella Power Stage; tutt’altro discorso per Oliver Solberg, che debuttava per volontà di Adamo sulla World Rally Car dimostrando il fatto che non era lì per farsi una gita di piacere con siffatta vettura, tutt’altro. Il pilota che per Hyundai corre nel WRC2 con la i20 R5 ha disputato un Arctic da incorniciare per un esordiente nella categoria, segnando alcuni ottimi tempi vicini ai primi tre e concludendo con un buon settimo posto finale. Il team principal lo aveva schierato per dare una scossa alla squadra («La presenza di Solberg è stata decisa durante la Power Stage di Monte Carlo – ha spiegato nella conferenza stampa finale dell’Arctic – perché ci sono cose nella vita che decidi senza usare troppo il cervello ed usando invece l’istinto»), e così è stato, portando al team pure un po’ di fortuna.
“Abbiamo bisogno delle nuove leve per mantenere vivo il futuro dei rally”
Certo, la classifica costruttori per ora non premia Hyundai, che resta seconda seppure con un gap contenuto da Toyota, ovvero 11 punti di distanza. Ma comunque il successo è incontestabile. «Dopo Monte Carlo dissi che solo una vittoria sarebbe stata sufficiente per permetterci di tornare al livello in cui dovevamo stare. Il team ha fatto un lavoro straordinario e questo risultato lo riflette. Vincere e finire primi sono concetti molto diversi. Oggi abbiamo vinto», ha sottolineato Adamo, che si è compiaciuto per il fatto che giovani piloti come Rovanpera possano guidare il campionato, anche se quest’ultimo corre per la concorrenza. «Abbiamo bisogno delle giovani leve per attirare le nuove generazioni nei rally e per mantenere vivo il futuro dei rally», ha quindi sottolineato, per poi concludere: «Grazie agli organizzatori dell’Arctic Rally Finland per averci permesso di venire qui e goderci un rally emozionante; abbiamo dimostrato ancora una volta che il motorsport può reagire rapidamente in circostanze molto difficili per mettere su uno spettacolo in sicurezza, e per garantire che tutti possano condividere un po’ di intrattenimento in tempi difficili». Ricordiamo che l’evento in Lapponia ha sostituito in corsa il Rally di Svezia, cancellato causa Covid.
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport