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WRC | Gli obiettivi raggiunti da Tanak al Rally Alba. Adamo sul momento di Hyundai: “La squadra ha sempre la mia fiducia”

Il Rally di Alba dello scorso fine settimana ha visto Hyundai Motorsport schierare nuovamente nell’appuntamento valido del Campionato Italiano WRC Ott Tanak, ovviamente in via del tutto eccezionale. L’estone ha gareggiato con la i20 Coupé WRC Plus nella categoria speciale RA Plus, avulsa dalla classifica ufficiale, per poter proseguire il suo percorso di apprendimento e costruzione del feeling giusto con la vettura su asfalto.

Lo scorso anno, debutto di Tanak in Hyundai, le possibilità per correre su cemento per il già campione del mondo rally 2019 sono state molto poche, se non inesistenti in un calendario WRC ridotto ai minimi termini per colpa della pandemia. Motivo per cui il team lo fece partecipare già allora al Rally di Alba, dove si classificò secondo tra le WRC Plus dietro al compagno di squadra Thierry Neuville, che anche per un fatto di esperienza con un team con il quale milita dal 2014 è una spanna avanti rispetto al compagno estone quando si tratta di affrontare l’asfalto con la i20.

“Il Rally di Alba serviva più per l’apprendimento, che per i risultati”

Il debutto in una prova del WRC su cemento, ovvero il Rally di Croazia dello scorso aprile, non aveva dato a Tanak le risposte sperate con la vettura; la seconda volta ad Alba è servita anche a raddrizzare la barra nel rapporto con la i20, visto che nella seconda metà di stagione torneranno gli appuntamenti asfaltati, tra cui il decisivo Rally del Giappone a novembre. «L’obiettivo era chiarire alcune sensazioni provate in Croazia», ha spiegato l’estone, come riporta RallyeSport. «Eravamo lì per confermare alcuni aspetti su cui dobbiamo ancora lavorare quest’estate prima del ritorno dei rally su asfalto [già ad agosto ci sarà l’Ypres Rally in Belgio, ndr]. In Croazia, la guidabilità e il bilanciamento della vettura non mi andavano molto a genio. Abbiamo ancora qualche settimana prima di Ypres, quindi vedremo i risultati dei nostri sforzi. Abbiamo anche provato cose diverse, ma questo rally era più sull’apprendimento che sulla ricerca di soluzioni. L’obiettivo non era vincere, ma imparare di più e raccogliere dati. Questo è esattamente quello che abbiamo fatto». Per la cronaca, Tanak ha corso sino alla PS6 mantenendo la testa della gara, inseguito dal compagno di squadra Oliver Solberg, alla sua prima uscita su asfalto con la i20 Coupé WRC Plus; successivamente, nelle ultime tre prove speciali il vantaggio dell’estone si è dissolto per una penalità di due minuti e mezzo causa ritardo ad un controllo orario, cosa che ha consegnato la leadership e la vittoria al diciannovenne figlio d’arte.   

Imprevisto o tattiche di squadra, chissà. Nel frattempo il prossimo impegno di entrambi, e del resto della compagine Hyundai, sarà il Safari Rally del 24-27 giugno, valido come sesto appuntamento del WRC. Per il team guidato da Andrea Adamo la necessità di ricucire il gap nella classifica costruttori da Toyota Gazoo Racing, che nel frattempo è diventato una piccola voragine con 49 punti a dividere Hyundai Motorsport dai rivali in vetta.

“In Hyundai Motorsport non c’è nulla da cambiare, la squadra gode della mia fiducia”

Il team principal però ha smentito che verrà cambiato qualcosa nella preparazione al Safari, dopo le ultime uscite un po’ deludenti per la squadra (che ha vinto una sola volta quest’anno, ovvero con Tanak all’Arctic Rally Finland, mentre Neuville è stato il più costante in termini di podi): «Se facessimo qualcosa di diverso, significa che abbiamo fatto qualche errore nella preparazione del precedente Rally Italia Sardegna. Non credo sia così, perché in Portogallo eravamo in testa, in Italia pure». Il che è vero, ma imprevisti, errori dei piloti e qualche deficit di affidabilità hanno poi compromesso le ottime prestazioni delle i20 Coupé WRC.

«Non vedo perché dovrei cambiare qualcosa – ha proseguito Adamo -, non vedo nessun errore evidente fatto qui da chicchessia. […] Il quadro è abbastanza chiaro: non credo nella fortuna o nella sfortuna, ma quando hai un pilota [si riferisce a Dani Sordo, ndr] che cappotta la vettura e un altro [Tanak, ndr] che è passato sopra una pietra che ha trovato sul percorso perché qualcuno davanti l’ha spostata… Non posso andare davanti al mio pilota e far spazzare la strada da uno della mia squadra. Penso che in questo momento, l’ultima cosa che dobbiamo fare è farci prendere dal panico, andare in giro a piangere o cercare abbracci. Devi capire se c’è forse qualcosa da fare meglio, piuttosto, per la preparazione del Safari. È un tipo di cose che bisogna fare ora. […] Non devo ricostruire la mia squadra, […] e non ho bisogno di ridarle fiducia. Non hanno mai perso la fiducia».

Nuovi test per la Hyundai i20 N Rally1

Infine, dal presente passiamo al futuro: oltre alla preparazione del Safari Rally, Hyundai Motorsport è impegnata anche con i lavori e i test della nuova i20 N Rally1 ibrida che debutterà nel WRC il prossimo anno. Proseguono le prove sugli sterrati, in particolare in quel della Finlandia per la sessione più recente, con la vettura camuffata ma con qualche dettaglio già visibile, come l’aerodinamica rivisitata e semplificata nell’anteriore più i bocchettoni di raffreddamento ai lati del mezzo. A bordo, e qui chiudiamo il cerchio, Ott Tanak.

Luca Santoro:
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