WRC | Forature al Rally Portogallo: i commenti dei piloti e la difesa di Pirelli

Le gomme Pirelli ancora discusse

Le gomme Pirelli ancora fonte di discussione tra team e piloti del WRC. Il caso delle forature del Rally di Portogallo
WRC | Forature al Rally Portogallo: i commenti dei piloti e la difesa di Pirelli

Ancora una volta fanno discutere gli pneumatici Pirelli che la multinazionale fornisce al WRC, e che in questa stagione pare stiano dando prova di qualche foratura di troppo. Non lo diciamo noi ma alcuni piloti e team, che hanno avuto problemi di questo genere con le gomme sia su asfalto – al Rally di Croazia – che su terra, e qui parliamo del Rally di Portogallo dello scorso fine settimana. Andando verso il Rally Italia Sardegna, con altri sterrati selettivi, le preoccupazioni continuano ad esserci.

I piloti che hanno subito forature al Rally di Portogallo

Come in Croazia, anche all’evento lusitano molti piloti sulle Rally1 hanno accusato forature, come Sébastien Ogier, la cui gara è stata compromessa anche da questo fatto, o Craig Breen ed Ott Tanak: è la punta dell’iceberg di problemi che, come vediamo, hanno afflitto Toyota Gazoo Racing, Hyundai Motorsport ed M-Sport. Ogier in particolare è stato lapidario, come riporta Autosport: «Ho corso sino ad ora due rally: a Monte Carlo ho perso la vittoria per una foratura e in Portogallo, dove ero in lotta per il successo, mi sono ritirato per lo stesso motivo [dopo la PS6, ndr]. Non credo di dover aggiungere altro. C’è sicuramente del lavoro da fare sotto questo aspetto».

Gus Greensmith, altro pilota che ha avuto problemi con le Pirelli, ha commentato: «Dobbiamo esaminare perché ci sono state quattro forature questo fine settimana [al Rally di Portogallo, ndr] e cinque nell’ultimo rally [Croazia, ndr]: tutti ne stanno avendo di lente, c’è qualcosa di molto sbagliato da qualche parte». Anche se non c’è unanimità tra i protagonisti del WRC, altri piloti hanno affermato la necessità di ulteriori miglioramenti alle gomme Pirelli, che hanno debuttato nella versione Scorpion da terra in Portogallo, con degli aggiornamenti per renderli più resistenti con le Rally1 dal peso più alto rispetto alle precedenti World Rally Car Plus e più performanti.

La spiegazione di Pirelli: “Lo stile di guida ha avuto effetto sulle forature”

Di nuovo come in Croazia, il Rally Activity Manager di Pirelli Terenzio Testoni ha dovuto difendere la bontà dei loro pneumatici, spiegando: «Quello che posso dire è che eravamo in linea con quello che è successo venerdì prima dell’inizio del rally perché le condizioni erano difficili. Sicuramente, dopo il passaggio di un centinaio di auto, che è un numero molto alto rispetto agli anni precedenti [erano una novantina gli iscritti a questa gara, ndr], la strada si è molto usurata. C’erano molti sassi e solchi profondi e di sicuro non era facile affrontare strade così. I piloti che hanno terminato il rally, i primi quattro, non hanno avuto forature, quindi lo stile di guida ha avuto effetto sulle forature», è la tesi difensiva di Testoni, riportata da Autosport. Il manager poi ha concluso: «Sono contento delle prestazioni della gomma. Non riesco a pensare a un rally senza forature […]. Sicuramente se avessimo meno forature sarebbe meglio per noi ma non possiamo controllare le condizioni della prove. Venerdì le PS erano in condizioni terribili».

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